| | | Post: 5 Post: 4 | Registrato il: 19/03/2022 | Sesso: Maschile | Scripta Manent... | | OFFLINE |
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Ciao Alenis, un credente prima di tutto deve guardare alle leggi perfette del Padre e rispettarle. Nel vecchio Patto c'è tutto l'aspetto giuridico che regolamenta ogni cosa nella vita dell'essere umano, compresi i rapporti coniugali. Per arrivare al dunque, chi dice di credere e di voler camminare nella sola ed unica Verità rivelataci dal Messyah, allora deve rendersi conto che la SUA Parola è Via, Verità e Vita, non quella dell'uomo o delle sue leggi lontane da quelle dell'Onnipotente.
Ti allego due scritture del Nuovo Patto che sono quanto va fatto in Verità e stabiliscono le condizioni sine qua non, senza intromissioni dottrinali o legali da parte dell'uomo. Sappiamo infatti che il Figlio di Dio è venuto non per abolire la Legge ma per completarla, come sta scritto in Matteo 5:17 "Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento." Perciò, quello che marito e moglie sono tenuti ad osservare è quanto segue:
Matteo 19:9 - "Ma io vi dico che chiunque manda via sua moglie, quando non sia per motivo di fornicazione, e ne sposa un'altra, commette adulterio"
1 Corinzi 7:10-11 - Ai coniugi poi ordino, non io ma il Signore, che la moglie non si separi dal marito (e se si fosse separata, rimanga senza sposarsi o si riconcili con il marito); e che il marito non mandi via la moglie.
Il divorzio è una condizione 'automatica' che accade solo ed esclusivamente in presenza di adulterio dell'uno o dell'altra. Non può esserci solo per una scelta di comodo o un qualche tipo di necessità ritenuta tale. È sottinteso che il rapporto tra i due coniugi debba basarsi sul rispetto reciproco e prima di tutto nei confronti del Creatore, perchè insieme i due divengono una cosa sola, così come stabilito ed operato dal Padre stesso al momento della creazione dell'uomo e della donna, da lui derivata. Il divorzio motivato da scelte 'carnali' e quindi al di fuori delle leggi di Dio è peccato, ed in presenza di adulterio sancisce come detto dal Messyah la condizione per cui i due non sono più uno ed automaticamente si esporranno ed esporranno a loro volta altre persone a questo medesimo grave peccato. L'unione carnale tra due persone al di fuori de matrimonio equivale in sostanza ad un omicidio, perchè ciò che Dio ha unito l'uomo non deve dividere, ed il Messyah nel passaggio di Matteo ne sancisce la sostanza. |