16/09/2010 07:53 |
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nevio63, 16/09/2010 7.43:
la sintetica ma intensa cronaca di storia ecclesiasistica, che va dal 400 d.C. al 1100 d.C. scoprirete, con sorpresa grande, che tra tutti i personaggi coinvolti in queste vicende, papi, cardinali, vescovi e imperatori, non v'è traccia, nè di Cristo, nè di crisianesimo, Mario mio che dramma.
Tu non ti preoccupare di questo, intanto si tratta sempre della medesima chiesa, del resto chissenef...
Ma lo vuoi capire o no,... successione apostolica, la tradizio, infallibilità dei concili ( oppure no ) grazie all'assitenza dello Spirito Santo proprio dovuto alla la stessa successsione apostolico, what will you more????
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)
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16/09/2010 08:05 |
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| | | Post: 18.156 Post: 237 | Registrato il: 28/08/2010 | Sesso: Femminile | Scripta Manent... | Benvenuto | | OFFLINE |
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Guarda un po' la liturgia ortodossa...
Ti immagini il nostro fratellino Mario di assistere ad una bella messa cosi?????
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)
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16/09/2010 08:23 |
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Questi altissimi prelati si sono fatti guerre, imprigionati a vicenda, esiliati e tagliati mani, lingue e persino uccisi tra loro, con la scusa del monotelismo, del monofisismo e del filioque, quando i miliardi di cristiani, vissuti sotto le loro giurisdizioni, di queste dottrine non hanno mai saputo niente di niente. Provati a chiedere alla frequentatrice assidua di parrocchia e di chiesa, impegnata nel volontariato, cosa sia il monotelismo. Pazzesco! |
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16/09/2010 08:31 |
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| | | Post: 18.156 Post: 237 | Registrato il: 28/08/2010 | Sesso: Femminile | Scripta Manent... | Benvenuto | | OFFLINE |
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nevio63, 16/09/2010 8.23:
Questi altissimi prelati si sono fatti guerre, imprigionati a vicenda, esiliati e tagliati mani, lingue e persino uccisi tra loro, con la scusa del monotelismo, del monofisismo e del filioque, quando i miliardi di cristiani, vissuti sotto le loro giurisdizioni, di queste dottrine non hanno mai saputo niente di niente. Provati a chiedere alla frequentatrice assidua di parrocchia e di chiesa, impegnata nel volontariato, cosa sia il monotelismo. Pazzesco!
Che dirti Sergio...
la penso uguale...
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)
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16/09/2010 08:32 |
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| | | Post: 18.156 Post: 237 | Registrato il: 28/08/2010 | Sesso: Femminile | Scripta Manent... | Benvenuto | | OFFLINE |
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Pasqua nella chiesa ortodossa a Sarajevo!
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)
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16/09/2010 08:51 |
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| | | Post: 18.156 Post: 237 | Registrato il: 28/08/2010 | Sesso: Femminile | Scripta Manent... | Benvenuto | | OFFLINE |
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Con tutto il rispetto per l'ortodossia e chi ne asserisce, ...non so voi
ma io preferisco la semplicità, la sostanza oltre la forma e l'apparenza
guardate che bel cantico che ti tocca l'anima,... che bella voce che ha questa sorellina pentecostale e come canta di cuore
E poi i cattolici si meravigliono che i "fedeli" in sudamerica se ne vanno nelle chiese evangeliche, ma per forza, chiediamoci pure Cristo e i suoi apostoli dove si sarebbero sentiti più a loro agio?
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)
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16/09/2010 09:23 |
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| | | Post: 9.983 Post: 1.802 | Registrato il: 06/06/2005 | Sesso: Maschile | Scripta Manent... | Junior Forum | | OFFLINE |
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"la sintetica ma intensa cronaca di storia ecclesiasistica, che va dal 400 d.C. al 1100 d.C. scoprirete, con sorpresa grande, che tra tutti i personaggi coinvolti in queste vicende, papi, cardinali, vescovi e imperatori, non v'è traccia, nè di Cristo, nè di crisianesimo, Mario mio che dramma. "
E' proprio questo il punto... Se leggi una "storia sintetica", allora, visto quello che significa fare storia in occidente, cioè raccontare quali sono state le guerre e i giochi di potere, della santità non vedrai mai traccia. Ci sono stati ben 159 papi fino al 110, e chissà quanti altri prelati, un numero esponenziale? Conosci forse la vita di tutti costoro? Sai forse anche solo il nome di almeno venti di queste persone? E' improbabile. E allora come fai a dire, senza essere Dio, che hai fatto un bilancio di 1100 anni di cristianesimo, e che in tutte queste vicende di papi e cardinali di Dio non c'è traccia? E' un po' presuntuoso pretendere di giudicare un millennio di storia avendo letto una pagine su internet.
Il problema è sempre lo stesso: 1)il bene non fa notizia, e non lo si riporta sui libri di storia, perché quella che è la nostra deformazione su che cosa costituisca un evento storico fa sì che lo storiografo resti indifferente a chi ha avuto una vita normale e non è stato implicato in scandali vari.
2)Io sono convinto del contrario, cioè che le luci abbiano abbondantemente superato le ombre, anche se non c'è modo di dimostrarlo, vista la vita dei milioni di chierici vissuti nell'arco di tempo da te indicato che dovrei conoscere per poter fare un bilancio di luci ed ombre. E proprio per questo mi astengo dallo sparare giudici. La storia va troppo in profondità per poterla conoscere, e l'oggetto che ti sei scelto è troppo vasto per farne un bilancio. Giù che c'eri potevi fare un bilancio di tutta la storia dell'umanità come fanno i TdG... L'errore è lo stesso, credere di conoscere la storie e le vite di santità e di dannazione di milioni, anzi, miliardi di persone...
3)La CHiesa non è detta santa in virtù dei suoi membri, ma perché è santificata dall'essere corpo mistico di Cristo. Gli esseri umani sono peccatori, e di per sé non sarebbero in grado di santificare proprio niente, è la Grazia divina che rende santa e santificante la Chiesa nei sacramenti.
"quando i miliardi di cristiani, vissuti sotto le loro giurisdizioni, di queste dottrine non hanno mai saputo niente di niente."
No, veramente questo è sbagliato. Nel IV secolo le cronache ci dicono che persino i pescatori discutevano se avesse ragione Ario oppure Atanasio. Vedi, il punto è che una volta questo menefreghismo verso la religione non c'era, ed il cristianesimo non era la religione "di tutti", quindi quelli che ci credevano lo facevano con coscienza e alla luce dei problemi.
Per Cristiana
"Con tutto il rispetto per l'ortodossia e chi ne asserisce, ...non so voi
ma io preferisco la semplicità, la sostanza oltre la forma e l'apparenza"
Purtroppo bisogna penetrare a fondo la liturgia ortodossa per capirla. Essa è infinitamente meditativa, e molto profonda. Ma mi rendo conto che lo scoglio linguistico impedisca di vedere quale sia la profondità dei misteri ivi enunciati. Comunque sia, io preferisco la liturgia della chiesa cattolica d'Occidente, ovviamente...
La bellezza della liturgia latina è a mio avviso incomparabile. Vi propongo il canto che si canta il giorno di Pasqua, all'entrata in Chiesa, il Victimae Paschali Laudes, con traduzione ovviamente:
Victimae Paschali laudes
Lodi alla vittima pasquale
immolent Christiani,
i cristiani immolano.
Mors et vitae duello
La morte e la vita
conflixere mirando
Si sono combattute in un duello mirabile
dux vitae, mortus,
Il signore della vita, morto,
regnat vivus.
regna vivo!
Dic nobis, Maria,
Dicci, Maria,
quid vidisti in via?
che cosa hai visto sulla via?
Sepulchrum Christi viventis
Il sepolcro ho visto del Cristo vivente
et gloriam vidi resurgentis;
e la gloria del risorgente...
angelicos testes
testimoni angelici
sudarium et vestes;
il sudario e la veste
surrexit Christus, spes mea
E' risorto Cristo mia speranza
praecedet suos in Galilaeam.
precede i suoi in Galilea!
Scimus Christus surrexisse
Sappiamo che Cristo è risorto
a mortuis vere
veramente dai morti,
Tu nobis, victor Rex, miserere.
Tu, re vincitore, abbi pietà di noi!
Amen. Alleluia.
Amen, lodate il Signore!
Ad maiora ---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης) |
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16/09/2010 09:36 |
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è molto bello anche questo canto sacro, quello che mi chiedo è perchè Dio che deve farmi pervenire i parametri, che io mi faccia un giudizio assennato, mi ha fatto pervenire quella Storia che tu consideri solo la più chiassosa? Che colpa ne ho io se non sono intelligente come te da sapere scavare per capire la Storia giusta? Mi baso su quello che mi è arrivato e la sincerità è fuori di dubbio, intendo la mia di credente. |
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16/09/2010 09:55 |
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| | | Post: 9.983 Post: 1.802 | Registrato il: 06/06/2005 | Sesso: Maschile | Scripta Manent... | Junior Forum | | OFFLINE |
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PEr Nevio
"è molto bello anche questo canto sacro, quello che mi chiedo è perchè Dio che deve farmi pervenire i parametri, che io mi faccia un giudizio assennato, mi ha fatto pervenire quella Storia che tu consideri solo la più chiassosa? Che colpa ne ho io se non sono intelligente come te da sapere scavare per capire la Storia giusta? Mi baso su quello che mi è arrivato e la sincerità è fuori di dubbio, intendo la mia di credente."
Dio deve? Dio non deve niente? Dovrebbe a tutti la salute, la vita, ma non mi sembra che tutti abbiano questa fortuna. Allora perché tu credi che Dio debba farti conoscere la storia e rendertela semplice?
Inoltre, se anche Dio volesse darti la conoscenza della storia, perché dovrebbe farlo? Questo tuo modo di ragionare cela il seguente pregiudizio: giudicare la Chiesa sulla base della sua storia
Questo pregiudizio ce l'hai ereditato dai TdG, e dallo storicismo in generale, cioè l'idea che si possano giudicare epoche, intere categorie di persone, e dunque stabilire se quello che dicono è vero è falso. Come ho spiegato più volte invece, tutto il clero cattolico potrebbe essere composto da cloni di Adolf Hitler e non per questo quello che predicano sarebbe meno vero. In conclusione io ritengo che se anche la storia della Chiesa fosse stata dieci volte peggio di quella che è stata, non dovrebbe importarcene niente, perché gli atti dei singoli non hanno nulla a che vedere con la veridicità delle dottrine della Chiesa cui appartengono. Quindi, paradossalmente, Dio non ha alcun interesse a farti pervenire informazioni storiche sulla vita dei singoli membri delle CHiese nel passato, perché non è quello il criterio per valutare la veridicità di una Chiesa. Con un simile parametro non ci salverebbe alcuna religione, giacché purtroppo gli errori di molti chiese non vengono affatto dalla dottrine di quelle chiese, ma dal fatto che i loro membri se ne infischiavano di queste dottrine. Dunque si applicherà la frase di Gesù "riconoscete l'albero dai frutti" solo qualora determinati atteggiamenti negativi siano stati fatti seguendo le dottrine del gruppo, come nel caso del nazismo, marcio sulla carta e marcio negli uomini, mentre la frase non è applicabile ad una religione che predica di non uccidere, che non ne ha colpa se un suo membro diventa assassino. Inoltre, prima di giudicare l'albero dai frutti, principio sacrosanto, chiediamoci se i frutti li conosciamo davvero. Nel caso della Chiesa cattolica questi frutti sono miliardi di persone in venti secoli, e sfido chiunque a fare un bilancio di questa "frutta" per poi poter giudicare l'albero... Impossibile... Meglio dunque rifarsi al mero aspetto dottrinale per stabilire dove stia la verità.
"Che colpa ne ho io se non sono intelligente come te da sapere scavare per capire la Storia giusta? Mi baso su quello che mi è arrivato e la sincerità è fuori di dubbio, intendo la mia di credente."
Ognuno fa quello che si sceglie. Chi sceglie di diventare abile musicista, e allora potrà giudicare concerti, e chi vuole diventare uno storico, e allora giudicherà la storia. Semplicemente, ognuno si sceglie il proprio campo. Forse DIo s'aspetta da noi solo l'assennatezza di sospendere il giudizio se ci rendiamo conto che qualcosa è fuori dalla nostra portata. E' ovvio poi che, almeno nella prospettiva cattolica, DIo giudicherà sulla base di quello che uno sapeva. Se la Chiesa Cattolica non è stata presentata a qualcuno in modo credibile a causa della disinformazione, è ovvio che questa persona non ha nulla colpa, e dunque non c'è la condizione per un peccato mortale. Esso richiede piena consapevolezza e deliberato consenso. ---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης) |
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16/09/2010 10:01 |
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| | | Post: 18.156 Post: 237 | Registrato il: 28/08/2010 | Sesso: Femminile | Scripta Manent... | Benvenuto | | OFFLINE |
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Nel IV secolo le cronache ci dicono che persino i pescatori discutevano se avesse ragione Ario oppure Atanasio.
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Quale cronache e di quale pescotori si tratta?
Non perchè non mi fido... ma ormai, noi poveri ignorà' ci stiamo facendo una cultura presso di te e questo tutto gratis...
E grazie del canto, molto suggestivo, sai l'organo poi ti suggerisce di per se qualcosa di sacro.
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)
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