00 27/01/2005 10:30
Genesi 38:6-10:

"6 Giuda prese una moglie per il suo primogenito Er, la quale si chiamava Tamar. 7 Ma Er, primogenito di Giuda, si rese odioso al Signore e il Signore lo fece morire. 8 Allora Giuda disse a Onan: «Unisciti alla moglie del fratello, compi verso di lei il dovere di cognato e assicura così una posterità per il fratello». 9 Ma Onan sapeva che la prole non sarebbe stata considerata come sua; ogni volta che si univa alla moglie del fratello, disperdeva per terra, per non dare una posterità al fratello. 10 Ciò che egli faceva non fu gradito al Signore, il quale fece morire anche lui."

Questo scrive la Bibbia. Queste parole nel corso della storia sono state interpretate in milioni di modi diversi... interpretiamoli ognuno a modo suo:

Punto 7: Ingenuo questo passo. Chiaramente chi scrive pensava che Dio uccidesse chi non gli aggradava, cosa assurda. Se fosse così, un sacco di gente dovrebbe essere morta a questo mondo.

Punto 8: Qui viene messa in bocca a Dio una regola che si applicava al tempo. Adesso sembra assurdo. Se ti muore il fratello, non é considerato molto bene andare a letto con sua moglie. Anzi, la chiesa di oggi direbbe che é sbagliato, a meno che non ci siano sentimenti veri e sinceri tra i due. Insomma, lo scrittore cerca di far giustificare da Dio una usanza.

Punto 9: Onan qui pensa qualcosa che penserei anch'io... perché avrebbe dovuto dare a questa donna dei figli che non sarebbero mai stati considerati suoi? Logico.

Punto 10: Dio fa morire un'altra persona. Bah, lo scrittore anche qui scrive delle leggi del suo tempo. Probabilmente la pena per il rifiuto di fecondare quella donna era la morte.

Direi che questo passaggio cerca in modo arbitrario e ingiusto di imporre la legge dell'uomo per bocca di Dio... mi ricorda la strumentalizzazione che é stata fatta di alcune religioni più antiche...
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Dalle ombre, sono affascinato dalla morte...


Fiero Narratore