00 23/01/2005 17:00
..pur essendo agnostica ho trovato questa preghiera molto significativa ed ho voluto condividerla con voi...



PREGHIERA A DIO



Non più dunque agli uomini mi rivolgo ma a te, Dio di tutti gli esseri, di tutti i mondi

e di tutti i tempi: se è lecito a deboli creature sperdute nell'immensità, e impercettibili

dal resto dell'universo, osare chiedere qualche cosa a te, a te che hai dato tutto, a te i

cui decreti sono immutabili quanto eterni, degnati di guardare con pietà gli errori

legati alla nostra natura; che questi errori non generino le nostre calamità. Tu non ci

hai dato un cuore perchè ci odiamo e mani perchè ci sgozziamo; fa' che ci aiutiamo

l'un l'altro a sopportre il fardello di una vita penosa e passeggera; che le piccole

differenze tra i vestiti che coprono i nostri deboli corpi, tra tutte le nostre lingue

insufficienti, tra tutti i nostri usi ridicoli, tra tutte le nostre leggi imperfette, tra tutte le

nostre opinioni insenssate, tra tutte le nostre condizioni così diseguali ai nostri occhi, e

così eguali davanti a te; che tutte queste piccole sfumature che distinguono questi

atomi chiamati "uomini" non siano segnali di odio e di persecuzione; che coloro che

accendono ceri in pieno mezzogiorno per celebrarti sopportino coloro che si

accontentano della luce del tuo sole; che coloro che coprono la loro veste con una tela

bianca per dire che bisogna amarti non detestino coloro che dicono la stessa cosa sotto

un mantello di lana nera; che sia uguale adorarti in un gergo che deriva da una lingua

morta, o in uno più nuovo; che coloro il cui abito è tinto di rosso o di viola, che

dominano su una piccolissima parte di un piccolo mucchio di fango di questo mondo,

e che posseggono alcuni frammenti arrotondati di un certo metallo, godano senza

orgoglio di ciò che essi chiamano "grandezza" o "ricchezza", e che gli altri li guardino

senza invidia:poichè tu sai che in queste cose vane non vi è nè di che invidiare, nè di

che inorgoglirsi.Possano tutti gli uomini ricordarsi che sono fratelli! Che essi abbiano

in orrore la tirannia esercitata sugli animi, così come hanno in esecrazione il

brigantaggio che strappa loro a forza il frutto del lavoro e dell'industria pacifica! Se i

flagelli della guerra sono inevitabili, non odiamoci, non dilaniamoci gli uni gli altri

quando regna la pace, e impieghiamo l'istante della nostra esistenza per benedire

egualmente in mille lingue diverse, dal Siam fino alla California, la tua bontà che ci ha dato questo istante.





( Voltaire, "Trattato sulla tolleranza", 1763)