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Nel decimo anniversario dello scoppio del conflitto
"Rinnovo il mio accorato appello alle parti in conflitto, affinchè manifestino segni di buona volontà, così che possa aprirsi uno squarcio di speranza per la popolazione stremata". Otto giorni fa, all'Angelus del 14 marzo il Papa ha ricordato che dieci anni fa iniziava "il sanguinoso conflitto in Siria, che ha causato una delle più gravi catastrofi umanitarie del nostro tempo: un numero imprecisato di morti e feriti, milioni di profughi, migliaia di scomparsi, distruzioni, violenze di ogni genere e immani sofferenze per tutta la popolazione, in particolare per i più vulnerabili, come i bambini, le donne e le persone anziane". Francesco si è poi rivolto alla comunità internazionale, per "un deciso e rinnovato impegno, costruttivo e solidale, in modo che, deposte le armi, si possa ricucire il tessuto sociale e avviare la ricostruzione e la ripresa economica".