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Cosa è la Scienza per La Bibbia/quantistica

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    Justee
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    00 14/09/2004 21:29
    Numeri 24:16 così dice colui che ode le parole di Dio,
    che conosce la scienza dell'Altissimo,
    che contempla la visione dell'Onnipotente,
    colui che si prostra e a cui si aprono gli occhi:

    Giobbe 15:2 «Il saggio risponde forse con vana scienza?
    Si gonfia il petto di vento?

    Giobbe 21:22 S'insegnerà forse a Dio la scienza?
    A lui che giudica quelli di lassù?

    Giobbe 36:3 Io trarrò la mia scienza da lontano
    e renderò giustizia a colui che mi ha fatto.

    Giobbe 36:4 Per certo, le mie parole non sono bugiarde;
    ti sta davanti un uomo dotato di perfetta scienza.

    Giobbe 37:16 Conosci tu l'equilibrio delle nuvole,
    le meraviglie di colui la cui scienza è perfetta?

    Proverbi 1:7 Il timore del SIGNORE è il principio della scienza;
    gli stolti disprezzano la saggezza e l'istruzione.

    Proverbi 1:22 «Fino a quando, stolti, amerete la stoltezza?
    Fino a quando i beffardi prenderanno gusto a schernire
    e gli stolti avranno in odio la scienza?

    Proverbi 1:29 Poiché hanno odiato la scienza,
    non hanno scelto il timore del SIGNORE,

    Proverbi 2:5 allora comprenderai il timore del SIGNORE
    e troverai la scienza di Dio.

    Proverbi 2:6 Il SIGNORE infatti dà la saggezza;
    dalla sua bocca provengono la scienza e l'intelligenza.

    Pr 4:13-27; 5:1-11
    Proverbi 2:10 Perché la saggezza ti entrerà nella mente,
    la scienza sarà la delizia del tuo cuore,

    Proverbi 3:20 Per la sua scienza gli abissi furono aperti,
    e le nuvole distillano la rugiada.

    Proverbi 5:2 affinché tu conservi l'accorgimento,
    e le tue labbra custodiscano la scienza.

    Proverbi 8:9 Sono tutte rette per l'uomo intelligente,
    giuste per quelli che hanno trovato la scienza.

    Proverbi 8:10 Ricevete la mia istruzione anziché l'argento,
    e la scienza anziché l'oro scelto;

    Proverbi 8:12 Io, la saggezza, sto con l'accorgimento
    e ho trovato la scienza della riflessione.

    Proverbi 10:14 I saggi tengono in serbo la scienza,
    ma la bocca dello stolto è una rovina imminente.

    Proverbi 11:9 Con la sua bocca l'ipocrita rovina il suo prossimo,
    ma i giusti sono liberati grazie alla loro scienza.

    Proverbi 12:1 Chi ama la correzione ama la scienza,
    ma chi odia la riprensione è uno stupido.

    Proverbi 14:6 Il beffardo cerca la saggezza e non la trova,
    ma per l'uomo intelligente la scienza è cosa facile.

    Proverbi 14:7 Vattene lontano dallo stolto;
    sulle sue labbra certo non hai trovato scienza.

    Proverbi 14:18 Gli sciocchi ereditano stoltezza,
    ma i prudenti s'incoronano di scienza.

    Proverbi 15:2 La lingua dei saggi è ricca di scienza,
    ma la bocca degli stolti sgorga follia.

    Proverbi 15:7 Le labbra dei saggi diffondono scienza,
    ma non così il cuore degli stolti.

    Proverbi 15:14 Il cuore dell'uomo intelligente cerca la scienza,
    ma la bocca degli stolti si pasce di follia.

    Proverbi 17:27 Chi modera le sue parole possiede la scienza,
    e chi ha lo spirito calmo è un uomo prudente.

    Proverbi 18:15 Il cuore dell'uomo intelligente acquista la scienza,
    e l'orecchio dei saggi la cerca.

    Proverbi 19:25 Percuoti il beffardo, e l'ingenuo diventerà prudente;
    riprendi l'intelligente, e imparerà la scienza.

    Proverbi 19:27 Cessa, figlio mio, d'ascoltare l'istruzione,
    se ti vuoi allontanare dalle parole della scienza.

    Proverbi 20:15 C'è dell'oro e abbondanza di perle,
    ma le cose più preziose sono le labbra ricche di scienza.

    Proverbi 21:11 Quando il beffardo è punito, l'ingenuo diventa saggio;
    e quando s'istruisce il saggio, egli acquista scienza.

    Proverbi 22:12 Gli occhi del SIGNORE proteggono la scienza,
    ma egli rende vane le parole del perfido.

    Proverbi 22:17 Porgi l'orecchio e ascolta le parole dei saggi,
    e applica il cuore alla mia scienza;

    Proverbi 23:12 Applica il tuo cuore all'istruzione,
    e gli orecchi alle parole della scienza.

    Proverbi 24:4 mediante la scienza, se ne riempiono le stanze
    di ogni specie di beni preziosi e gradevoli.

    Proverbi 24:5 L'uomo saggio è pieno di forza,
    chi ha scienza accresce la sua potenza;

    Ecclesiaste 1:16 Io ho detto, parlando in cuor mio: «Ecco io ho acquistato maggiore saggezza di tutti quelli che hanno regnato prima di me a Gerusalemme; sì, il mio cuore ha posseduto molta saggezza e molta scienza».

    Ecclesiaste 1:18 Infatti, dov'è molta saggezza c'è molto affanno, e chi accresce la sua scienza accresce il suo dolore.

    Ecclesiaste 7:12 Infatti la saggezza offre un riparo, come l'offre il denaro; ma l'eccellenza della scienza sta in questo, che la saggezza fa vivere quelli che la possiedono.

    Ecclesiaste 9:10 Tutto quello che la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze; poiché nel soggiorno dei morti dove vai, non c'è più né lavoro, né pensiero, né scienza, né saggezza.

    Timore di Dio e ubbidienza
    Pr 1:1-7 (De 10:12-13; Gb 28:28; Mi 6:8; Ap 20:11-15)
    Ecclesiaste 12:11 L'Ecclesiaste, oltre a essere un saggio, ha anche insegnato al popolo la scienza, e ha ponderato, scrutato e messo in ordine un gran numero di sentenze.

    Isaia 44:25 io rendo vani i presagi degli impostori
    e rendo insensati gli indovini;
    io faccio indietreggiare i saggi
    e muto la loro scienza in follia;

    Isaia 47:10 Tu ti fidavi della tua malizia
    e dicevi: "Nessuno mi vede",
    la tua saggezza e la tua scienza ti hanno sviata
    e tu dicevi in cuor tuo:
    "Io, e nessun altro fuori di me".

    Malachia 2:7 Infatti le labbra del sacerdote sono le custodi della scienza
    e dalla sua bocca si ricerca la legge,
    perché egli è il messaggero del SIGNORE degli eserciti.

    Luca 11:52 Guai a voi, dottori della legge, perché avete portato via la chiave della scienza! Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l'avete impedito».

    Romani 11:33 Oh, profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto inscrutabili sono i suoi giudizi e ininvestigabili le sue vie!

    1Corinzi 13:2 Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla.

    Ti 1:13-14; 2:15-18
    1Timoteo 6:20 O Timoteo, custodisci il deposito; evita i discorsi vuoti e profani e le obiezioni di quella che falsamente si chiama scienza;


    sostantivo femminile

    1) saggezza, larga e piena di intelligenza; usato della conoscenza di materie molto diverse

    1a) la saggezza che appartiene agli uomini
    1a1) specificamente la conoscenza varia di cose umane e divine, acquisita da acutezza ed esperienza, e riassunta in massime e proverbi
    1a2) la scienza e cultura
    1a3) l'atto di interpretare sogni e dare sempre il consiglio più saggio
    1a4) l'intelligenza mostrata nello scoprire il significato di qualche numero misterioso o visione
    1a5) abilità nella gestione degli affari
    1a6) prudenza devota e propria in rapporti con gli uomini che non sono discepoli di Cristo, abilità e discrezione nell'impartire la verità cristiana

    1a7) la conoscenza e pratica del requisiti per una vita devota e retta
    1b) intelligenza suprema, come appartenente a Dio
    1b1) di Cristo
    1b2) la saggezza di Dio come mostrata nella formazione ed esecuzione di consigli nella formazione e governo del mondo e nelle Sacre Scritture
    La "parola di sapienza" è un dono dello Spirito Santo che dà rivelazioni sovrannaturali. Si deve distinguere questo dono dalla sapienza normale che è naturale e data a chiunque la desideri 1Corinzi 12:8; Giacomo 1:5.

    «Il Mondo non sarà mai abbastanza vasto, né l’Umanità abbastanza forte per essere degni di Colui che li ha creati e vi si è incarnato»
    (P. Teilhard de Chardin, La vision du passé, in “Inno dell’universo”, Queriniana, Brescia 1995, p. 76)>>



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    eliysciuah
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    00 22/10/2004 18:23
    scienza come realizzazione del verbo divino
    vorrei mettere a vostra disposizione un esempio molto interessante.

    attraverso lo studio della genesi, ho scritto 2 anni fa un trattato sulla fisica quantistica che porta l'ipotesi di una energia statica originata dallo stesso moto fermo che caratterizza Dio.

    ora mi è scesa sempre nello stesso modo e tutta in una notte, con disegni, grafici ed equazioni che confermavano la validità della tesi.

    se volete ve la introduco in questa sede, in quanto io di Fisica quantistica non ne so nulla, eppure grazie all'alito di Dio, ho proferito con numeri e concetti che vorrei voi deste un occhiata, e magari un opinione.

    se dite di si, domani ve la inserisco, però attenzione che è molto lunga, e forse prende troppo spazio.

    fatemi sapere.

    ciao.........:-)

    ciro.
    keter immà'u'ish malkutà
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    Squarepusher
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    00 22/10/2004 21:15
    Al posto di inondare il 3ad potresti mettere un simpatico link.
    Sarebbe interessante che noi potessimo leggere quello che lo Spirito Santo ti detta ma, concorderai con me, non possiamo concedere così tanto spazio alle Sue dichiarazioni sulla fisica quantistica, perché il 3ad diventerebbe di difficile lettura.
    Ti consiglio di mettere un link, così siamo tutti contenti.
    -----------------------------------
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    -Frank Zappa
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    eliysciuah
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    00 23/10/2004 15:46
    differenza
    non da Spirito Santo, ma da spiriti di Matematici del tempo antico.

    il mondo avvenire è grande, e miriadi di anime vi risiedono.

    cmq farò così: se uno vuole leggerlo, anche per avere un idea di cosa produce l'inconscio umano, mi scrive nella posta privata, dandomi la sua mail, ed io dalla mia gli mando il file.

    spero che possiate aprire il file con i grafici se così non fosse, ditemelo, che trovo un'altra soluzione.


    il mio obbiettivo, non era tanto l'esibizione di concetti astrali, ma per farvi vedere un ipotesi di come grandi menti della scienza del 900 possano aver attinto ai segreti dell'universo e di quant'altro risiede in seno alla scienza. Dio è scienza perfetta, e se un uomo medita Torah e Vangelo, ha le chiavi di ogni lingua, di ogni materia, perchè Dio è uno.


    ciao

    ciro. [SM=g27994]m2:
    keter immà'u'ish malkutà
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    Scripta Manent...
    00 28/10/2004 10:59
    fisica quantistica
    mi interessa moltissimo la tua ipotesi, posso controllarla e verificarne la correttezza.
    Anche se personalmente dubito moltissimo che si possa dimostrare l'esistenza di Dio con la quantistica.
    Del resto anche Einstein, grande credente in Dio, non la mai accettata, in quanto la meccanica quantistica tendenzialmente nega l'esistenza di Dio

    Famosa la frase di Albert Einstein riferita alla meccanica quantistica:
    "Dio non gioca a dadi"
    molto bella invece la risposta di Steven Hawking:
    "Einstein si sbagliava, non solo l'universo gioca a dadi, ma li nasconde"

    ciao Mario
    ......Immagina non ci siano paesi
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    Scripta Manent...
    00 05/11/2004 10:52
    piccola storia della quantistica
    non vorrei essere fuori tema
    ma volevo solo un attimo fare una piccola storia, molto semplificata sulla fisica quantistica per far comprendere quanto essa sia la negazione di Dio e quante "discussioni" abbia creato nella sua storia

    La prima interpretazione della meccanica quantistica, che fu proposta da alcuni scienziati negli anni '20, includeva la figura dell'osservatore come parte del sistema fisico osservato! Così la figura dell'osservatore cosciente fece capolino in una scienza fino ad allora considerata rigorosamente oggettiva (la fisica). Non a caso le grandezze fisiche misurabili in meccanica quantistica, come la posizione, l'energia, la quantità di moto, eccetera, vengono chiamate osservabili. Infatti si sottintende che la loro esistenza ha senso solo in funzione di una possibile osservazione.

    Questo rivela la strana situazione in cui gli scienziati si trovano nell'analisi dei sistemi quantistici. Con la meccanica quantistica la scienza sembra essere arrivata a rivelare quella misteriosa frontiera tra soggetto ed oggetto che in precedenza era stata del tutto ignorata a causa del principio (nascosto e sottinteso) dell'oggettivazione: fino agli anni ‘20 la realtà poteva essere considerata del tutto "oggettiva" ed indipendente dall'osservazione di eventuali esseri coscienti. Ma con la formulazione della meccanica quantistica sembrò che si dovesse tener conto necessariamente della figura dell'osservatore cosciente!

    La critica di Einstein e di altri fisici fu molto più radicale: essi sostennero che la meccanica quantistica era una teoria incompleta e provvisoria, che avrebbe dovuto essere perfezionata col tempo per eliminare alcuni aspetti indesiderati, sebbene funzionasse perfettamente sul piano sperimentale.

    Le obiezioni di Einstein appaiono molto "logiche" e "realistiche", ma erano errate. Col senno di poi, possiamo dire che questa fu una delle poche intuizioni errate di Einstein: la sua "fedeltà" alla concezione puramente oggettiva dell'universo fu così forte da indurlo a dubitare di una teoria - la meccanica quantistica - che lui stesso aveva contribuito a fondare!

    Anzitutto Einstein non accettava che esistesse un'indeterminazione sulle misure quantistiche, ovvero che i risultati non fossero pienamente determinabili in anticipo: ciò, secondo Einstein, introduceva nella fisica l'influenza del "caso cieco", per lui assolutamente inaccettabile. A questo proposito è rimasta celebre la sua frase: "Dio non gioca a dadi con il mondo". Meno famosa è la risposta di Bohr: "Non è compito degli scienziati dire a Dio come funziona il mondo, ma solo scoprirlo".

    Inoltre Einstein non credeva alla possibilità di caratteristiche fisiche "non-oggettive", ma riteneva che i valori delle osservabili esistessero oggettivamente anche prima della misura, indipendentemente dal fatto che venissero misurati o meno. Insomma, secondo Einstein (come probabilmente secondo qualsiasi persona che non abbia ancora accettato il nuovo messaggio implicito nella meccanica quantistica) l'universo deve esistere oggettivamente, sia che noi l'osserviamo o meno! Per questo egli considerava la meccanica quantistica "incompatibile con ogni concezione ragionevole e realistica dell'universo".

    Secondo il "realismo" di Einstein, gli stati quantistici devono esistere oggettivamente, indipendentemente da tutte le limitazioni imposte dalla teoria quantistica, che perciò secondo Einstein è incompleta e provvisoria. Esisterebbero quindi delle "variabili nascoste" che descrivono la realtà oggettiva dei sistemi quantistici, ma non sono ancora riconosciute dall'attuale teoria.

    Per fare un paragone banale, immaginiamo che in una partita di carte il vostro avversario abbia in mano una certa carta. Noi deduciamo che tale carta può essere l'asso di denari o il re di cuori, ma siccome non possiamo vederla, non sappiamo quale delle due sia realmente. Questa, secondo Einstein è la "conoscenza incompleta" che ci può dare la meccanica quantistica. Comunque, dice Einstein, la carta in questione è di fatto una delle due carte, ad esempio l'asso di denari (variabile nascosta), anche se noi non sappiamo ancora per certo se sia l'una o l'altra (indeterminazione). All'atto della misura noi possiamo finalmente constatare di quale carta si tratta, ma secondo Einstein la carta era quella già prima della misura.

    Secondo la meccanica quantistica invece non è così! La carta in precedenza era in uno stato indefinito: "50% asso di denari e 50% re di cuori", e solo all'atto della misura la carta è "diventata" (per esempio) l'asso di denari. Se si ritorna a quello stesso identico stato fisico e si rieffettua la misura, stavolta la carta potrebbe diventare un re di cuori!

    Secondo Einstein questi "giochi di prestigio" quantistici erano del tutto inaccettabili, e per dimostrare questo negli anni '30 egli iniziò a formulare vari paradossi concettuali, che però Bohr risolveva ogni volta, salvando così la validità della meccanica quantistica.

    Diversi esperimenti condotti negli anni '90 risultano ancora più sconcertanti e ormai riducono a zero la possibilità che la località ed il realismo di Einstein siano validi. Sorprendentemente tali esperimenti riportano decisamente alla ribalta la figura del soggetto cosciente, nonostante il provvisorio rimedio che negli anni '20 Bohr pose a tale "problema".

    Resta il fatto che questi incredibili esperimenti restano sconosciuti ai profani, ed anche alla maggior parte degli scienziati (cioè i non fisici), che continuano ingenuamente a credere all'oggettività della fisica.

    Mario

    [Modificato da darktrue 05/11/2004 15.53]

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    00 05/11/2004 11:36
    Re: piccola storia della quantistica
    Scritto da: darktrue 05/11/2004 10.52
    non vorrei essere fuori tema
    ma volevo solo un attimo fare una piccola storia, molto semplificata sulla fisica quantistica per far comprendere quanto essa sia la negazione di Dio e quante "discussioni" abbia creato nella sua storia

    -------------

    Sicuramente molto interessante il tuo esposto, però non comprendo il nesso fra la frase tua introduttiva, di cui sopra, e quella conclusiva che recita:

    "Resta il fatto che questi incredibili esperimenti restano sconosciuti ai profani, ed anche alla maggior parte degli scienziati (cioè i non fisici), che continuano ingenuamente a credere all'oggettività della fisica."

    Ti sarebbe possibile chiarire con più semplicità?:smi31:

    Grazie!
  • Topsy
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    00 05/11/2004 12:14
    Re: piccola storia della quantistica
    Scritto da: darktrue 05/11/2004 10.52
    ...
    non vorrei essere fuori tema ma volevo solo un attimo fare una piccola storia, molto semplificata sulla fisica quantistica per far comprendere quanto essa sia la negazione di Dio e quante "discussioni" abbia creato nella sua storia...

    ___________________________________


    Ciao,ho letto tempo fa un manuale che riportava considerazioni simili a quelle che tu hai esposto,(lo avevo consigliato anche in lista)ma non giungeva alle stesse conclusioni,o almeno non concludeva che lo studio della fisica quantistica giunga a negare Dio,ma piuttosto che noi abbiamo una visone distorta e ridotta di Dio.
    Non appena posso ti riporto in breve qualche brano sull'argomento...il tempo di cercare dove ho riposto il manuale![SM=g27994]m10

    A presto!

    [Modificato da Topsy 05/11/2004 15.43]

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    00 14/11/2004 15:56
    La teoria è nata dall'esigenza di descrivere il comportamento degli atomi e delle particelle che li costituiscono: essa si occupa quindi in primo luogo del micromondo. All'inizio del secolo si riteneva che l'atomo fosse sostanzialmente un sistema planetario su scala infinitesimale e che i corpuscoli che lo costituiscono orbitassero con la meccanica esattezza dei pianeti intorno al Sole. Ora sappiamo che questa visione era completamente sbagliata. Negli anni venti si scoprì che invece il mondo dell'atomo è caratterizzato dalla confusione e dal caos.
    La teoria dei quanti, prende atto di questa indeterminazione. Sua conseguenza diretta è l'imprevedibilità. Tutti gli eventi hanno una causa? Verrebbe istintivo rispondere di si e si ricorre spesso al rapporto di causa-effetto per dimostrare ad esempio l'esistenza di Dio, che è la Causa Prima. Il fattore quantico però, rompe la catena delle cause e fa sì che si verifichino effetti privi di causa !

    Dio e il libero arbitrio


    Dio può esercitare il libero arbitrio e compiere le sue scelte ? Se l'uomo gode del libero arbitrio a maggior ragione ne godrà Dio. Quindi anche la divinità risulta coinvolta nei problemi che sorgono con il concetto di libertà e inoltre ci ritroviamo con le solite perplessità connesse all'infinitezza e all'onnipotenza di Dio.
    Se Dio ha un piano riguardo l'universo, - piano che si realizza in quanto manifestazione della Sua volontà - perché non si è limitato a creare un universo perfettamente determinato in cui i fini che Egli si propone siano automaticamente raggiunti? O meglio ancora, perché non ha creato un universo in cui tali fini siano già realizzati ? E se l'universo non è determinato, ciò non significa forse che il potere della divinità è limitato dal fatto che essa non può prevedere o decidere quale sarà l'esito delle Sue decisioni? Si potrebbe però dire che Dio è perfettamente libero di rinunciare a una parte del suo potere: controbattere che tale rinuncia si manifesta nel conferimento all'uomo del libero arbitrio, che ci permette di opporci a Lui se così desideriamo, e nell'attribuzione al mondo atomico del fattore quantico, che trasforma la Sua creazione in un gioco d'azzardo cosmico. Rimane però un problema logico: come può un agente onnipotente limitare il proprio potere pur rimanendo onnipotente ?

    L'eventuale onnipotenza di Dio è ben diversa dal libero arbitrio dell'uomo; quest'ultimo può scegliere tra due o più cose, fare indubbiamente delle scelte ma comunque esaudire solo una piccola parte dei suoi desideri. Al contrario un Dio onnipotente non è sottoposto a questi limiti: Egli può realizzare tutto ciò che desidera. Ma l'attributo dell'onnipotenza solleva alcune ardue questioni teologiche. Dio è libero di impedire il male? Se è onnipotente, si. Perché dunque esiste il male nel mondo? E' questo un interrogativo terribilmente insidioso, come dimostra l'analisi che ne fa David Hume.

    Se il male esiste perché Dio ha così deciso, Dio non è buono; se il male esiste contrariamente alle intenzioni divine, Egli non è onnipotente. In conclusione, Dio non può essere contemporaneamente buono e onnipotente, come afferma la maggior parte delle religioni.

    Si può controbattere l'argomento affermando che il male deriva solo dall'uomo: poichè Dio ci ha creati liberi, siamo liberi anche di fare il male e di frustrare quindi i suoi piani. Ma giacchè Dio avrebbe potuto crearci diversi, incapaci di fare il male, anch'Egli è parzialmente responsabile del male che noi facciamo. La responsabilità dei danni provocati da un bambino, ricade anche sui genitori. Si deve quindi concludere che il male (o almeno certi limitati aspetti del male) rientra nei piani di Dio per il mondo? Oppure che Dio non è libero di far sì che non ci opponiamo ai suoi disegni? I problemi non finiscono qui; altri ne sorgono se riteniamo che la divinità trascenda il tempo.

    Infatti il concetto di libertà di scelta ha un carattere essenzialmente temporale. Il concetto stesso di scelta implica il tempo: una scelta atemporale è un assurdo semantico. E se Dio conosce il futuro, ha senso parlare di segni divini e della nostra partecipazione ad essi? Un Dio infinito ed onnisciente conosce ciò che avviene in ogni istante. Ma come si evince dalle moderne conoscenze scientifiche , non esiste un presente universale: quindi la conoscenza divina, se si estende nello spazio, deve estendersi anche nel tempo.

    Se ne deve concludere che un Dio eterno qual'è quello dei cristiani non ha libertà di scelta: ma è possibile che invece l'uomo sia dotato di un attributo di cui il suo creatore sia privo? Si è costretti a concludere paradossalmente, che la libertà di scelta non è un privilegio, ma una limitazione di cui noi soffriamo: corrisponde cioè, alla nostra incapacità di conoscere il futuro. Dio non è costretto nel carcere del presente, non ha bisogno del libero arbitrio. Il problema appare irrisolubile.
    Questo è un semplice esempio di quanto la Quantistica crei problemi molto complessi da risolvere per i credenti

    Vi lascio con la mitica frase "Eppur si muove"

    Auguroni a tutti Mario
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  • Topsy
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    00 14/11/2004 17:12
    Re:
    Scritto da: darktrue 14/11/2004 15.56

    ...Al contrario un Dio onnipotente non è sottoposto a questi limiti:

    _______________________________________________________


    Un ebreo potrebbe rispondere così:
    "Poiche' non ha limiti puo' fare cio' che vuole quindi, puo' anche imporsi dei limiti ...e nessuno glielo può vietare!"

    Ovviamente questa risposta è solo un maniera ironica di mettere gli individui in guardia: è meglio desistere dal cercare di dimostrare ciò che Dio è.

    Un salutone!
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