> la traduzione del tetragrama in Geova è una assurdità
è una traduzione arbitraria
Caro Spinoza... Non sono affatto d'accordo con il tuo giudizio. Cosa vuol dire che Geova "non è la traduzione del tetragramma"? Quale sarebbe la traduzione italiana accreditata dai dizionari?
E' vero, del tetragramma non conosciamo la la pronuncia esatta (come d'altronde non conosciamo neppure quella di Gesù... non dovremmo usare la forma italianizzata?) ma altro è parlare di "traduzione".
La traduzione è solo la parola italiana che "storicamente" rende un termine di una lingua in un'altra lingua anche se questo, naturalmente, non ha nulla a che vedere con la lingua di origine. Per esempio "cane" non ha nulla a che vedere con la parola inglese "dog" ma è quella parola che in italiano rende quel significato, per cui traduciamo con cane.
Ora, a parte il fatto che la tua affermazione su "Geova" è la ripetizione papa-gallesca
m5: solo di una ipostesi (ci sono infatti anche ipotesi contarie alla tua) comunque se pure Geova fosse frutto di una pronuncia errata nella nostra lingua, in italiano, è il termine che indica senza confusione il Dio della Bibbia.
Anche Umberto Eco fu accusato di usare tale forma ne "Il nome della Rosa" e rispose su una bustina di Minerva dell'Espresso:
"mi hanno fatto notare che non devo dire Geova per indicare il dio dell'Antico Testamento, ma 'Iahveh' o 'Yahveh', perché Geova lo dicono solo i testimoni del medesimo. Questa è una balla, perché i dizionari registrano 'Geova' come la italianizzazione corrente di Iahveh".
Ciao
[Modificato da barnabino 11/02/2005 17.36]