..::Tematiche di Religione::.. Forum di discussione su tematiche religiose

Rivedicare una prevalenza culturale.

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    Libero Barbera
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    00 28/10/2004 12:53
    Mi chiedo perchè un credente, che pensa che la sua fede sia qualcosa di interiore e assoluto (nel senso di valore e motore assoluto di tutte le cose) sia interessato a veder riconosciuta come prevalente, rispetto ad altre, la propria fede, da un'atto formale di un'organo burocratico-amministrativo qual'è l' U.E.
    Non è un po' sminuente fare i capricci perchè quel foglio non dice..."ma noi eravamo di più e più importanti"? La religione non insegna che tutti gli uomini sono uguali? Che chi aiuta il povero (magari metafora anche di minoranza) aiuta Gesù? Perchè si sente il bisogno di essere più forti? Io continuo ad illudermi che la religione sia un fatto interiore e personale. Se ho una convinzione, su un fatto che tocca solo la sfera personale (perchè il riconoscimento di radici giudaico-cristiane, non avrebbe in teoria messo in discussione la laicità dello stato e quindi le sue scelte) cosa mi importa di farlo scrivere su un foglio che parla di tutt'altro?


    Lo stato per me, deve restare assolutamente laico e pluralista. Nessuna opinione può avere un ruolo di riguardo. lo stato regola il fenomeno religioso in base al peso che ogni comunità religiosa ha, con intese che facciano anche in modo di salvaguardare le minoranze religiose. Via i crocefissi, via i richiami religiosi e qualsiasi simbolo propagandistico (ogni simbolo ha una forza suggestiva e "pubblicitaria" che può turbare la coscienza) dallo stato e i suoi organi. Vuoi una scuola confessionale? Te la paghi, ti metti assieme con tutti gli altri che la pensano come te e la istituisci. Lo stato, deve offrire un servizio "neutro" dove tutti hanno pari dignità e le opinioni vengono trattate con criterio. Un musulmano, un ateo, un chèssòio...non può essere forzato alla dottrina altrui. Si può parlare di religioni, ma ognuno la professi e "propagandi" nei luoghi a ciò adibiti.

    ...sfoghetto[SM=g27994]m6: A voi la parola
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    00 28/10/2004 14:06
    Parole sante.
    Concordo vivamente.
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    00 02/11/2004 16:54
    Tanto per sapere; l'argomento è trattato da qualche altra parte o non frega proprio a nessuno?[SM=g27994]m8:
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    00 02/11/2004 17:36
    Chissà perché le discussioni più interessanti e piccanti sono sempre le meno seguite, mentre quelle su cavilli di traduzione della Bibbia hanno un successone...
    La risposta mi spaventa.
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    Re:

    Scritto da: Libero Barbera 02/11/2004 16.54
    Tanto per sapere; l'argomento è trattato da qualche altra parte o non frega proprio a nessuno?[SM=g27994]m8:




    Hai espresso una tua opinione, peraltro rispettabilissima, non credo ci sia da farci su un dibattito, ne verrebbe fuori un muro contro muro che non è nella filosofia del forum.

    Ciao
    Matteo
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    00 02/11/2004 18:27
    Parlami del tuo muro [SM=g27994]m5:
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    00 02/11/2004 19:14
    Re:
    Scritto da: Libero Barbera 28/10/2004 12.53

    Lo stato per me, deve restare assolutamente laico e pluralista.

    Anche per me.


    Via i crocefissi, via i richiami religiosi e qualsiasi simbolo propagandistico dallo stato e i suoi organi. Si può parlare di religioni, ma ognuno la professi e "propagandi" nei luoghi a ciò adibiti.

    Condivido.
    E dopo aver espresso ed esaurito il mio personale punto di vista,torno a interessarmi del modo in cui un versetto o un brano biblico possa essere diversamente interpretato da fedi e tradizioni religiose diverse.
    So che a Square può sembra banale,ma vedi, in un forum che promuove il dialogo interreligioso è proprio una banalità del genere che va opportunamente trattata.
    A presto!
    [SM=g27994]m1:

    [Modificato da Topsy 02/11/2004 19.17]

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    00 02/11/2004 19:46
    Topsy, non intendevo dire che è banale (anche perché non l'ho scritto). Quello che ho scritto è che mi sembra semplicemente strano che le discussioni sulle traduzioni strabordino di post e quelle che mettono in dubbio il ruolo della chiesa nella società siano più deserte del Sahara.
    Praticamente:
    1) le discussioni che trattano di cose che influenzano pesantemente la nostra vita quotidiana sono vuote oppure sono dei quasi-flames senza senso.
    2) le discussioni sulla teologia, molto più sobrie e neutre, sono colme di interessantissime riflessioni, sudate e studiate a fondo.

    Quindi, perché non mettere un pò dell'impegno e della precisione delle discussioni 2 anche nelle discussioni 1?
    Per ora ho visto un atteggiamento simile a quello di Teo: "Tanto sarebbe un muro contro muro".
    Questo si che è dialogo interreligioso.
    Muro contro muro.
    Straordinario.

    PS L'esempio delle traduzioni era il primo che mi è venuto in mente e serviva per evidenziare per contrasto il vuoto che c'era dall'altro versante. Che non vuol mica dire che i discorsi sulle traduzioni sono scemenze. Anzi, non dice assolutamente nulla sulla qualità, ma solo sulla quantità.

    [Modificato da Squarepusher 02/11/2004 19.53]

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    00 02/11/2004 20:06
    Re:

    Scritto da: Squarepusher 02/11/2004 19.46
    Topsy, non intendevo dire che è banale (anche perché non l'ho scritto). Quello che ho scritto è che mi sembra semplicemente strano che le discussioni sulle traduzioni strabordino di post e quelle che mettono in dubbio il ruolo della chiesa nella società siano più deserte del Sahara.



    Square quando scrivi "le discussioni più interessanti sono sempre le meno seguite, mentre quelle su cavilli di traduzione della Bibbia ...ecc" ...ecco, io intendo che tu ritieni "meno interessanti"(io ho scritto banali) i cavilli di traduzioni della Bibbia rispetto ad altro.


    L'esempio delle traduzioni era il primo che mi è venuto in mente e serviva per evidenziare per contrasto il vuoto che c'era dall'altro versante.


    Forse,ai foristi interessa poco,oppure una volta espresso la propria opinione sull'argomento, la discussione si esaurisce e, si preferisce affrontare altro.Ti sembra così strano?
    [SM=g27994]m2:



    Che non vuol mica dire che i discorsi sulle traduzioni sono scemenze. Anzi, non dice assolutamente nulla sulla qualità, ma solo sulla quantità.

    Non ho capito cosa intedi dire.Perdona,ma non ci arrivo,potresti rispiegarmi questo ultimo concetto.[SM=g27994]m1:


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    Libero Barbera
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    00 02/11/2004 22:44
    Dai topsi, non fare l'acidella mo'![SM=g27994]m1:
    Square dice che è strano, anche se si tratta di un forum di religiosi (più che sulla religione direi) che scervellarsi sull'interpretazione del singolo versetto risquota maggior successo, rispetto ad un discorso (sicuramente incompetente) sul senso e significato della fede o sulle scelte che i credenti fanno nella vita quotidiana, politica, sociale e non.

    A noi, sembra interessante sentire l'opinione di chi si fa portatore di ideologie ed agisce con la forza dei numeri nella vita collettiva, tanto da voler veder scritto sulla carta che regolerà i futuri equilibri tra gli stati europei, il riconoscimento di un egemonia culturale.
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