Questo accade perchè non siamo solo noi e Dio, ma c'è anche un'antagonista personale ed intrapprendente che ha come scopo quello di allontanare ogni essere umano dal motivo della sua ricerca, Dio.
Se non l'hai ancora fatto prova a leggere "Il Falsario" di Padre Livio Fanzaga.
Trovi tutti i metodi del maligno per ingannare l'uomo, fra questi c'è anche quello dello scoraggiamento, dell'immettere nel pensiero degli uomini altre preoccupazioni.
Ti cito un punto fondamentale:
I pensieri, le preeoccupazioni e le ansietà della vita
Il nemico è invidioso della pace e della gioia che Dio ci dona e tenta di privarcene. Non sempre e non con tutti ha successo, riuscendo a trascinarli nel peccato. Allora cerca di lavorare a livello psicologico per creare in noi inquietudine ed affanno. Lo fa adoperandosi ad offuscare la nostra fiducia in Dio creatore, nella sua onnipotenza e provvidenza. Ci ossessiona con l'incertezza del domani, rendendoci ansiosi per il lavoro, la casa, la famiglia, la salute e tutto ciò che sfugge al nostro controllo. Ci opprime con pensieri spesso funesti su cose che poi non avverranno mai.
Gesù ci mette in guardia da questa strategia del tentatore, il cui obbiettivo è di farci dimenticare che sopra di noi veglia un Padre buono, che sfama gli uccelli del cielo e veste i gigli del campo.
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Per sfuggire a questa insidia non ti resta che vivere nel presente che il Padre ti dona, cercando di compiere la sua volontà istante dopo istante e affidando a lui il tuo futuro, perchè nelle sue mani stanno tutte le cose e nulla accade senza che egli lo voglia o lo permetta.
Non dubitare mai della bontà, della provvidenza e della onnipotenza dell'Altissimo. Infatti, come nota S.Tommaso d'Aquino, la volontà di Dio si realizza sempre. Fai dunque il bene e testimonia l'amore durante la giornata che Dio ti dona, affidandogli tutte le preoccupazioni, le angosce e le paure con le quali satana ti vuole abbattere.Quante volte il maligno riesce a turbarci e a impaurirci con ciò che non esiste affatto se non nella nostra fantasia e che non accadrà mai in futuro!
E' la preoccupazione per il futuro, una delle armi che satana usa contro di noi.
Ci si affanna per ricercare la ragazza, la casa, il lavoro, la salute...
Ci si preoccupa e si mette al primo posto questi obbiettivi.
Per questo si tralascia Dio...
Non si segue quello che Gesù ha detto:
29Gesù gli rispose: «In verità vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, 30che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna.
e ancora.
MT 6,[25]Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? [26]Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? [27]E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? [28]E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. [29]Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. [30]Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? [31]Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? [32]Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. [33]Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. [34]Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.
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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)