00 17/01/2005 16:29
Vorrei però che ti fosse chiaro che i provvedimenti della disassociazione e della lapidazione sono un pò diversi tyui la disassociazione non è un provvedimento definitivo ed è limitato ad un piccolo gruppo di persone. La disassociazione non corrispende ad una forma di vessazione o di ostracismo. Lo scopo non è quello di "punire". Tieni conto che si arriva alla diosassociazione solo in casi estremi emolto spesso chi si "allontana" dai testimoni di Geova è solo considerato inattivo.

Al disassociato, socialemente, non viene tolta nessuna dignità, non ci sono manifestazioni di disprezzo nei suoi confronti e il suo "peccato" non viene divulgato pubblicamente.

Cambia solo il rapporto in merito a condividere con esso argomenti spirituali ma i rapporti di lavoro, commerciali, famigliari e scolastici rimangono praticalemte inalterati. Anche le normali manifestazioni di "benignità umana" come aiutare chi è nel bisogno non sono (e non devono) essere influenzate da questo provvedimento che ha solo uno scopo amorevole.

Ricordo fratelli e sorelle della mia congregazione che avevano aiutato la madre disassociata di una sorelle che gravemente malata.

Insomma, mi pare che se posso essere d'accordo con te che le religioni non devono interferire con la dignità dei cittadini mi pare comunque necessario fare dei distinguo per evitare di fare di tutta l'erba un fascio o incorrere in facile generalizzazioni.

Ciao fdetr