Non sono d'accordo sulla descrizione che fa rinata4 della disassociazione, non è vero che si parli in modo sprezzante di un disassociato, anzi, io ho visto fratelli e sorelle piangere per loro e pregare perfino per loro.
La disassociazione è un provvedimento ESTREMO che viene realizzato solo dopo ripetuti amorevoli consigli ad abbandonare una condotta errata, non si viene disassociati per aver fumato una sigaretta o alzato un pò il gomito, non si viene disassociati neppure per adulterio, rapporti omosessuali o fornicazione. Si viene disassociati per aver peccato in modo sfacciato contro le leggi di Dio, quindi si tratta di PRATICA di peccato senza PENTIMENTO. I peccati sono gravi, tali che una persona potrebeb diventare un pericolo sopirituale o materiale per altri.
Lo scopo è sempre di ricondurre il peccatore al pentimento, e quindi non si disassocia con leggerezza, lo scopo non è espellere il peccatore ma far in modo che cambi condotta.
Alla fine, se si espelle, questo ci rende molto tristi, ma la persona non è abbandonata... atti di normale benignità o rapporti sociali sul lavoro o nel commercio sono del tutto normali, inoltre ogni sei mesi il disassociato riceve la visita di anziani per essere incoraggiata. Non cambiano i rapporti con i famigliari. I casi in cui questo avviene sono di solito estremi, e di solito è per volere del disassociato che non rispetta più la religione dei perenti, non viceversa.
La descrizione fatta da rinata4 mi pare esagerata, non escludo che quella sia la sua esperienza, la mamma degli stupidi è sempre incinta in qualunque religione, per cui anche noi abbiamo la nostra dose di persone poco sensibili o pettegole, ma questo non è un atteggiamento generalizzato, almeno non è il mio o di quelli che gravitano tra le mie amicizie.
Ciao
m3: