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Pedofilia

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    benimussoo
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    00 01/06/2007 19:47
    Re: Re:

    Scritto da: (Upuaut) 01/06/2007 14.16
    Quell'ignorantone di Introvigne è legato ad ambienti clericali vicinissimi all'Opus Dei, e con questo avrei già detto tutto.

    Sappiamo che uno dei motti non scritti dell’Opus dei è “negare l’evidenza!”, infatti Introvigne nega l’evidenza: la percentuale di preti denunciati dalle curie è infima. Le curie proteggono i preti pedofili. A noi persone non importa per quale tipo di documento o sega mentale di diritto canonico/civile/penale lo facciano o chi l’abbia scritto, a noi persone importano i fatti.

    Questi fatti dicono che la Chiesa, protegge il pedofilo a danno del giovane stuprato! Si chiama FAVOREGGIAMENTO! E se non vuoi parlare di codice penale, si può chiamare anche comportamento da PEZZI DI MERDA: far male a dei minori è la cosa peggiore che si possa imputare ad una qualsiasi entità, sia essa laica o religiosa. Non importa il se e il come: quando uno stupratore viene difeso, si è complici e basta, non si possono accampare scuse, tanto meno se queste vengono da un avvocato-politico, che dovrebbe chiedere il rispetto della legge italiana, non certo difendere chi cerca di aggirarla!

    Ti consiglio di non dare retta ai lavatori di cervello come Introvigne, altrimenti potresti trovarti con tuo figlio penetrato da dietro da un prete represso, privo di scrupoli e per di più protetto dai suoi superiori.




    Annozero su sacerdoti e pedofilia: le pagelle di Massimo Introvigne

    Michele Santoro. Voto: 5. Inizia in tono minore un dibattito che a lungo non riesce a far decollare. Ossessionato dal fantasma di Giuliano Ferrara, che cita quattro volte, dimostra che in una settimana di lavoro non è riuscito a imparare a non confondere segreto del processo e segreto del delitto, processo canonico e processo civile. Lo staff non lo aiuta: traducendo, parla dell’ex-sacerdote Oliver O’Grady come di un “imputato in una causa civile”. Non è così, stava collaborando con gli avvocati che cercavano di spillare risarcimenti miliardari alla Chiesa: ma chi ha mai visto “imputati” in un processo civile? Per provare che Panorama della BBC è un programma serio (davvero lo è ancora?) chiede referenze a un collaboratore che gli cita il vaticanista “inglese” John Allen, che in realtà è americano e quando ha visto il documentario ha parlato della “prestigiosa serie televisiva Panorama” (forse con riferimento alle glorie passate) solo per rilevare che la specifica puntata “Sex Crimes and the Vatican” presenta una “preoccupante disinvoltura quando si tratta dei fatti”. Si fa confondere da don Di Noto e pasticcia sulle statistiche. Dopo una vita da giustizialista, vorrebbe mettere in discussione perfino l’esistenza della prescrizione. Giacobino.

    Monsignor Rino Fisichella. Voto: 8. È un vescovo, e forse per questo Santoro lo lascia parlare. Non perde la calma, ma non si fa neppure mettere i piedi in testa. Spiega con chiarezza il significato canonico dei documenti e l’azione di Joseph Ratzinger, da cardinale prima e da Papa poi, per reprimere la piaga della pedofilia (altro che tolleranza). Santoro e la Borromeo non lo capiscono, i telespettatori probabilmente sì. Efficace.

    Colm O’Gorman. Voto: 4. A differenza di monsignor Fisichella, non mantiene la calma, anzi interpreta alla perfezione la macchietta dell’irlandese rissoso appena uscito dal pub. Si contraddice ripetutamente (prima sostiene che la Chiesa non ha agenzie che si occupino dei bambini vittime di episodi di pedofilia che coinvolgono preti, poi ammette che esistono ma sostiene che non funzionano abbastanza bene). Urla e sbraita (una specialità della casa della trasmissione Panorama della BBC, vedi per esempio il siparietto dell’autore di un’inchiesta su Scientology). Involontariamente rende un grande servizio ai telespettatori: nessuno potrà più pensare che una “inchiesta” realizzata da un simile energumeno sia pacata e obiettiva. Esagitato.

    Don Fortunato Di Noto. Voto: 7. Ha l’intelligenza di lasciare le questioni tecniche sul documentario a monsignor Fisichella. Quando Santoro la butta sui casi umani (“tutto vero”, come direbbe la Gazzetta dello Sport, ma l’errore è generalizzare, dimenticando che i casi umani ci sono anche fra chi è stato vittima di abusi nelle scuole coraniche o negli asili laici), fa valere la sua esperienza di persona che lotta contro i pedofili a colpi di fatti e non di documentari. Solido.

    Beatrice Borromeo. Voto: 5. Poche battute e poche idee, ma confuse. Come da copione e da preview di Annozero diffusa via Internet afferma di avere letto le obiezioni di chi non voleva che si proiettasse il documentario ma ne ha capito poco o nulla, dal momento che continua a chiedere dove siano le falsità del documentario dopo oltre un’ora che se ne parla. Giuliva.

    Marco Travaglio. Voto: 4. Apre il programma con una prevedibile tirata su Montanelli e Berlusconi. Il laicismo un po’ frusto alla Piazza Navona non riesce a farlo entrare nel tema della puntata. Scontato.

    Piergiorgio Odifreddi. Voto: 5. Un punto in più per avere limitato gli interventi su un tema di cui, come si è bene inteso, non sa nulla. Quando parla, però, lo fa a vanvera, cominciando a citare a vanvera documenti mal tradotti, facendo insorgere in monsignor Fisichella il dubbio che non sappia il latino. Non basta avere venduto molte copie di un libro che paragona i cristiani ai cretini per essere, come vorrebbe Santoro, “un grande intellettuale”. Inconsistente.

    Bruno Vespa. Voto: 9. Spiazza completamente Santoro e gli ruba la scena allestendo per la stessa serata una trasmissione dove addirittura il cardinale segretario di Stato per la prima volta fa vedere le buste che contengono il terzo segreto di Fatima, e dove si mostra che cos’è l’informazione religiosa seria. Santoro non se l’aspettava, ma mai sottovalutare i vecchi democristiani. Volpone.

    Joseph Goebbels. Voto: 0 per le idee, 9 per le tecniche di propaganda. Dal 1933 al 1937 scatena la maggiore campagna di propaganda contro la Chiesa cattolica sul tema dei “preti pedofili”, denunciandone oltre settemila (ma siccome anche sotto il nazismo c’era il famoso giudice a Berlino, otterrà solo 170 condanne, molte per abusi commessi da ex-preti dopo avere lasciato la Chiesa o per episodi di omosessualità, allora puniti dalle leggi, non collegati alla pedofilia; e alcune certamente di innocenti che finiranno a Dachau). I cinegiornali nazisti mostrano bambini flagellati - come oggi si sa, non da preti ma dai produttori dei cinegiornali -, gemiti e catene come in un film di Murnau. E, alla fine, mostrano Pio XI, colpevole di avere condannato il nazismo, accusando il Papa di proteggere i preti pedofili. Come si vede, nulla di nuovo sotto il sole. Ma i documentari di Goebbels avevano una loro sinistra e malefica efficacia cui non può aspirare un qualunque O’Gorman: che non è un nazista, ma solo un documentarista di serie B. Pericoloso: ma la Chiesa è sopravvissuta a Goebbels, sopravvivrà anche ad Annozero.
    leggilo bene amico e poi faccis apere
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    Kohan
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    00 02/06/2007 16:57
    Santoro come Goebbels: stesso attacco alla Chiesa

    Il 14 marzo del 1937 Papa Pio XI emana l'enciclica Mit Brennender Sorge contro l'ideologia del razzismo ariano

    Il 28 Maggio del 1937 Goebbels, ministro della propaganda nazista, spara a zero sulla Chiesa denunciando "" i delitti contro natura che sono ormai praticati in massa nei conventi"".
    Dopo il successo del Family Day, che difende la famiglia naturale, cioè quella vera fatta da un uomo e da una donna ( che è l'unica a dare origine all'umanità ),
    la sinistra ripesca e ritrasmette, con Santoro, un vecchio e FALSO documentario della BBC contro la Chiesa Cattolica accusata di pedofilia e di copertura degli abusi di pedofilia.

    FALSITA' DEL DOCUMENTO

    1 )Le statistiche scientifiche sulla pedofilia ( Jenkins ) dicono che la percentuale, la quale vede coinvolti preti della Chiesa Cattolica, negli ultimi 50 anni , è la più bassa rispetto a tutte le altre categorie: ovvero preti sposati delle altre religioni, medici, pediatri, avvocati, insegnanti ecc

    2) Il documento Crimen Sollicitationis della Chiesa ( ovvero il crimine di adescamento mediante abuso del sacramento della confessione ) NON COPRE AFFATTO I PRETI CHE ABUSANO MA, ANZI, OBBLIGA OGNI RELIGIOSO ALLA DENUNCIA DEL PEDOFILO PENA LA SCOMUNICA

    3) Il prete Pedofilo O'Grady ( che, grazie all'accusa di copertura fatta alla Chiesa - concordata con gli avvocati - ha avuto uno sconto di pena ed è ora perfettamente LIBERO ) NON FU AFFATTO COPERTO MA, ANZI, FU DENUNCIATO TEMPESTIVAMENTE DAL SUO VESCOVO ALL'AUTORITA' CIVILE MA LA POLIZIA LO RIMISE IN LIBERTA' PER ASSOLUTA MANCANZA DI PROVE, ANCHE DOPO IL PARERE FAVOREVOLEDI DUE PSICOLOGI.

    Chi, fra le autorità della Chiesa, ha veramente nascosto abusi, che "veramente" conosceva con dati di fatto inoppugnabili, merita la condanna religiosa, ovvero la scomunica, e poi la condanna civile prevista dallo stato

    PERCHE' QUESTO FALSO DOCUMENTO?

    ATTACCANO LA CHIESA SOLO PER ATTACCARE LA FAMIGLIA NATURALE: CIOE' LA FAMIGLIA VERA, QUELLA FATTA DA UN UOMO E DA UNA DONNA CHE E' ORIGINE DELLA UMANITA'

    PONETEVI UNA DOMANDA:

    ""COSA SAREBBE SUCCESSO SE RATZINGER AVESSE COLLABORATO CON LE ASSOCIAZIONI DEI PEDOFILI?""

    Se Ratzinger avesse collaborato con i pedofili americani ( NAMBLA) per dieci anni, come ha fatto l’internazionale dei Gay e delle lesbiche, cosa sarebbe successo?

    Se Ratzinger, quando si è laureato in teologia, avesse scritto una tesi come quella del filosofo omosessualista Mario Mieli, esponente del FUORI- fronte degli omosessuali italiani ( che promuove, come esperienza redentiva , la pedofilia), cosa sarebbe successo?

    Se Ratzinger avesse chiesto e ottenuto la legalizzazione dei rapporti sessuali fra adulti e minorenni, come hanno fatto le associazioni omosessualiste Olandesi ( COC ), cosa sarebbe successo?

    I REGOLAMENTI DELLA CHIESA PREVEDONO LA ""SCOMUNICA ""PER SACERDOTI E VESCOVI CHE NON DENUNCIANO TALI CRIMINI : IL documento della BBC, pertanto, dice il FALSO.

    SCOMUNICA ED ERGASTOLO PER PRETI E VESCOVI CHE NON DENUNCIANO, PONENDOSI, IN QUESTO MODO, CONTRO DOTTRINA E REGOLAMENTI DELLA CHIESA STESSA.

    E PER CHI PROMUOVE LA LEGALIZZAZIONE DELLA PEDOFILIA?

    NOTA:

    CHI PROMUOVE LA LEGALIZZAZIONE DELLA PEDOFILIA?

    In una dichiarazione della North American Man/Boy Love Association sulla
    propria posizione nella ILGA, datata 15 novembre 1993, si afferma che:NAMBLA
    ( associazione legale pederasto-pedofila)
    è stata membro dell'International Lesbian and Gay
    Association per 10 anni, contribuendo alla stesura dello
    statuto dell'ILGA e alle sue posizioni ufficiali sui diritti sessuali della
    gioventù.

    ILGA HA FATTO DIECI ANNI DI POLITICA SESSUALE INSIEME CON IL NAMBLA.

    Poi, quando sono arrivati i primi matrimoni Gay, ILGA si è separata dal
    NAMBLA.

    LE BATTAGLIE COMUNI DI ILGA E NAMBLA PRIMA DELLA SEPARAZIONE:

    1) Nel 1985, ILGA adottò una posizione sull'«età del consenso/Pedofilia/
    Diritti dei bambini» che sollecitava le organizzazioni aderenti a "far
    pressione
    sui propri governi perché abolissero la legge sull'età del consenso"

    2)Nel 1986, ILGA adottò una posizione con cui affermava di "appoggiare il
    diritto dei giovani all'autodeterminazione sessuale e sociale"

    3) Nel 1988, ILGA
    dichiarò che "le attuali leggi sull'età del consenso tra persone dello
    stesso sesso spesso agiscono per opprimere e non per proteggere (...)
    e che perciò le organizzazioni aderenti sono sollecitate a considerare
    come meglio consentire a bambini, adolescenti e persone di ogni età
    di ottenere maggior potere, dando loro sostegno contro la coercizione e
    l'oppressione sessuale".Da:

    VEDI www.qrd.org/qrd/orgs/NAMBLA/1993 . se.to.ilga

    I promotori "legali" della pedofilia ( con il permesso
    della legge, il nulla osta del bambino e il consenso dei genitori ) sono
    strettamente collegati con il movimento internazionale di riforma sessuale.

    Sono state le organizzazioni omosessuali ( come quelle olandesi) a
    promuovere, in Europa, campagne di legalizzazione della pedofilo-pederastia.

    LE ASSOCIAZIONI OMOSESSUALI ( COC ), FONDATE DA JEF LAST ( PEDOFILO OMOSESSUALE E AMICO DI ANDRE' GIDE ), NEI PAESI BASSI hanno voluto e ottenuto la depenalizzazione dei contatti sessuali con giovanetti al di sopradei 12 anni .

    UNA CORRENTE DEL MATERIALISMO DIALETTICO MARXISTA APRE LE PORTE ALLA
    PEDOFILIA:

    SI TRATTA DELL''OPERA MARXISTA-OMOSESSUALISTA DEL FILOSOFO MARIO MIELI "coprofago" dichiarato e senza vergogna, CHE APRE LA RIVOLUZIONE SESSUALE, CONTINUAZIONE DI QUELLA POLITICA, ALL'EROS
    LIBERO E POLIMORFO E, QUINDI, ANCHE ALLA PEDOFILIA

    Il filosofo Mario Mieli ( figlio dell'industriale della seta, morto
    suicida ), fu tra i fondatori del FUORI, scrisse " Elementi di critica
    omosessuale ", che è considerata la Bibbia dei Gay

    ( sulla definizione di Bibbia Gay, vedi Gianni Rossi Barilli, Il Movimento
    Gay in Italia, Feltrinelli, Milano 1999, p.93).


    Nell'opera marxista-omosessualista di Mieli VENGONO CONSIDERATE ESPERIENZE
    REDENTIVE, da PROMUOVERE, LA PEDOFILIA, LA NECROFILIA E LA COPROFAGIA.


    ( vedi Mario Mieli, Elementi di critica omosessuale, Feltrinelli, Milano
    2002, p.255)

    Riflessione finale:

    I pasdaran dei DICO-Pacs e delle nozze omosessuali, nei paesi in cui queste sono legali, sono passati a sostenere la depenalizzazione della pedofilia.

    Fra un po' la pedofilia non sara' piu' reato: quindi no reato, no scandalo, no processi ai preti pedofili omosessuali.....

    Cari progressisti e libertari, com’è che i pedofili vi fanno schifo?

    E allora parliamo di pedofilia! Visto che i
    sostenitori dell’eugenetica, i fautori dell’aborto,
    i paladini delle mamme-nonne, degli
    ibridi e delle chimere, della poligamia come
    “fatto biologico”, si scandalizzano, sbuffano e
    si sbracciano contro i pedofili ecclesiastici…
    Sì, tra gli uomini di chiesa, vi sono dei pedofili,
    e anche dei briganti, dei ladri, dei bugiardi,
    dei simoniaci… tutta gente che Dante metterebbe
    all’Inferno. Tutta gente che a mio parere
    passerà davanti, in Paradiso, a Santoro,
    Augias, Odifreddi e a tanti altri. “Ladri e prostitute
    – ha detto Gesù – vi precederanno nel
    Regno dei Cieli”. Noi cattolici lo sappiamo, di
    essere peccatori, temiamo l’inferno, ci confessiamo
    e ci battiamo il petto. Però viva ladri
    e prostitute, viva i pedofili, quelli che lo fanno
    di nascosto, che se ne vergognano, e che
    poi, giustamente, pagano. Meglio loro, nel segreto
    delle loro stanze, nel putridume del loro
    cuore, nell’abominio del loro segreto vizio,
    degli intellettuali progressisti e farisei che negano
    per iscritto il diritto naturale, che avversano
    il matrimonio dalle loro cattedre ben pagate,
    che esaltano ogni tipo di libertinaggio,
    per divenire improvvisamente acidi moralisti.
    In nome di cosa condannano la pedofilia? I
    greci non erano spesso pedofili? Il relativismo
    culturale non è necessario, per essere al
    passo coi tempi? La morale naturale non è
    una invenzione della chiesa? Se i sessi sono
    cinque, perché non possono diventare sei? Se
    il bambino è un “perverso polimorfo”, perché
    non può da subito soddisfare i suoi istinti? Se
    l’incesto non è contro natura, come sostiene
    Dacia Maraini, sulla scia di filosofi illuministi
    che lo praticavano persino con i figli, in base
    a cosa, per Dio, la pedofilia sarebbe cattiva?
    Non ci avete insegnato questo, in tanti anni?
    Non ci avete detto, a partire dal 1968, che l’unica
    regola è che non ci sono regole, che è
    “vietato vietare”? Non avete clamorosamente
    taciuto di fronte alla nascita del partito pedofilo
    in Olanda? Perché diventate ora, a un
    tratto, così reazionari, bigotti, oscurantisti?
    Suvvia riscoprite altre radici, riabbracciate
    un passato più laico. La chiesa non può vantare,
    tra le sue file, teorici della pedofilia, il
    pensiero progressista sì. Ricordate la rivoluzione
    del 1968? Ricordate Gerd Koenen? Scriveva:
    “Negli asili infantili più radicali le attività
    sessuali divennero parte integrante dei
    giochi”. In quegli stessi anni Jean-Paul Sartre,
    Simone de Beauvoir, Michel Foucault, Jack
    Lang, futuro ministro francese, firmarono una
    petizione in cui si reclamava la legalizzazione
    dei rapporti sessuali coi minori. Daniel Cohn-
    Bendit, capogruppo dei Verdi a Bruxelles,
    raccontò addirittura di avere sperimentato e
    favorito la pedofilia e il sesso coi minori a
    scuola, come insegnante. Oggi Aldo Busi, forse
    il più venduto autore omosessuale italiano,
    spesso ospite di programmi televisivi e radiofonici,
    candidato nelle liste radicali, scrive:
    “E’ probabile che nella mia omosessualità
    ci sia una forma di attrazione non verso i maschi,
    ma verso l’odio che mi suscitano tutti gli
    uomini, odio che il fare sesso con loro non fa
    che aumentare…”. Dopo di che spiega che
    l’età per rapporti omosessuali che lui ritiene
    lecita è a partire dai tredici anni, in quanto a
    questa età un ragazzo, secondo lui, sarebbe
    adulto, e libero di decidere di avere rapporti
    con un altro uomo (“Manuale per il perfetto
    papà”, Mondadori). Il grande Nichi Vendola,
    governatore della Puglia, in una intervista del
    1985 a Repubblica affermava: “Non è facile
    affrontare un tema come quello della pedofilia
    ad esempio, cioè del diritto dei bambini ad
    avere una loro sessualità, ad avere rapporti
    tra loro, o con gli adulti, e trattarne con chi la
    sessualità l’ha vista sempre in funzione della
    famiglia…”. Caro Santoro, facci vedere il filmato
    ciofeca sui preti pedofili, dicci che è tutto
    vero, e spiegaci quello che pensi: che per
    una volta sei d’accordo con la chiesa, che si è
    finalmente aperta, che è divenuta comprensiva…
    e spiega ai cattolici progressisti che, per
    fortuna, i preti non sono tutti come Ruini e
    Bagnasco… Poi tornatene a Strasburgo, dove
    ti eri fatto eleggere.

    [Modificato da Kohan 02/06/2007 17.00]

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    Seyia
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    Benvenuto
    00 02/06/2007 18:50
    Il documentario sui preti pedofili: tante bugie sul caso O'Grady
    di Massimo Introvigne

    Chi ha visto su Internet o vedrà in televisione il documentario Sex Crimes and the Vatican tratto dal programma Panorama della BBC rimarrà senz’altro colpito dalla sinistra figura dell’ex prete Oliver O’Grady. Il documentario si apre o si chiude con l’ex sacerdote irlandese, che ha vissuto negli Stati Uniti dal 1971 al 2000, ripreso mentre descrive in termini piuttosto espliciti come adescava le sue vittime e quali tipi di ragazzini gli piacevano. Queste riprese sono un pugno nello stomaco: ma sono, a loro modo, anch’esse una bugia.

    Non si tratta infatti di uno scoop della BBC ma di sequenze tratte dal film del 2006 Deliver Us from Evil (“Liberaci dal male”) della regista Amy Berg. Un film tecnicamente ben fatto, che ha ricevuto perfino una nomination per l’Oscar, ma dove il ruolo di O’Grady ha sollevato molte perplessità fra i sociologi e i criminologi che studiano i casi di pedofilia di cui sono stati protagonisti sacerdoti. Infatti la collaborazione di O’Grady con Amy Berg non è stata gratuita. È la conseguenza di un accordo con gli avvocati delle sue vittime che – dopo che O’Grady era stato condannato nel 1993 a quattordici anni di reclusione – hanno citato per danni in sede civile la diocesi americana di Stockton, ottenendo trenta milioni di dollari ridotti poi a sette in secondo grado. Gli avvocati che attaccano le diocesi per responsabilità oggettiva di solito lavorano secondo il principio della contingency, il che significa che una buona parte delle somme finisce nelle loro tasche, secondo accordi che per di più sono tenuti nascosti alla stampa. O’Grady si è prestato alle video-interviste degli avvocati – e di Amy Berg – e in cambio essi non si sono opposti al suo rilascio dal carcere dopo sette anni, accompagnato dall’espulsione dagli Stati Uniti verso la natia Irlanda, dove oggi il pedofilo è un uomo libero. Molti hanno criticato la Berg per avere collaborato con un individuo i cui crimini sono francamente ripugnanti, e le cui blande espressioni di pentimento non appaiono sincere. Ma per chi vede il documentario della BBC l’importante è capire che le dichiarazioni di O’Grady s’inquadrano in un accordo con avvocati che avevano bisogno soprattutto di sentirsi dire che il sacerdote pedofilo era stato protetto dalla Chiesa, cui speravano di spillare qualche milione di dollari.

    Uno sguardo ai documenti del processo civile di secondo grado – dove i danni sono stati ridotti a meno di un terzo – mostra che O’Grady non la racconta del tutto giusta. Egli afferma – con evidente gioia degli avvocati – che il vescovo di Stockton (e oggi cardinale di Los Angeles) Roger Mahoney sapeva che era un pedofilo e, nonostante questo, lo aveva mantenuto nel ministero sacerdotale. La causa racconta un’altra storia. Mahoney diventa vescovo di Stockton nel 1980. Tra il 1980 e il 1984 deve occuparsi di tre casi di preti accusati di abusi sessuali su minori. Fa qualche cosa che stupirà i fan del documentario della BBC: non solo indaga, ma segnala i sacerdoti alla polizia. In due casi la polizia conferma che, dietro al fumo, c’è del fuoco: e i sacerdoti sono sospesi a divinis, cioè esclusi dal ministero sacerdotale. Nel terzo caso, quello di O’Grady, la polizia nel 1984 archivia il caso e dichiara il sacerdote innocente. Mahoney si limita a trasferirlo, dopo che due diversi psicologi che lo hanno esaminato per conto della diocesi hanno dichiarato che non costituisce un pericolo. Tutti sbagliano: non solo perché già nel 1976 O’Grady aveva “toccato in modo improprio una ragazzina” (tutto si era risolto con una lettera di scuse e, contrariamente a quanto dice l’ex prete, gli avvocati non hanno potuto provare che il vescovo lo sapesse) ma perché si trattava di un soggetto pericoloso, che finirà arrestato e condannato.

    Errori? Certo. Complotti? È un po’ difficile sostenerlo, dal momento che il vescovo e poi cardinale Mahoney – uno dei “cattivi” del documentario – di fronte a tre preti accusati di abusi nella diocesi ne sospende due dal sacerdozio ma non il terzo, fidandosi in tutti e tre i casi delle indagini della polizia e del parere degli psicologi. Mahoney avrebbe potuto fare di più? Certamente oggi, dopo anni di ricerca scientifica sul tema, la Chiesa spesso agisce in modo più radicale (e lo fa seguendo le direttive del cardinale Ratzinger prima e di Benedetto XVI poi) di quanto non facesse nel 1984. Ma prendere per oro colato le bugie di un delinquente non è mai buon giornalismo.

    www.cesnur.org/2007/mi_ogrady.htm

    [Modificato da Seyia 02/06/2007 18.51]

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    00 03/06/2007 14:34
    Ma la Chiesa Cattolica deve sempre farla franca?
    Solo lei, l'unica presunta detentrice della verità Assoluta, poteva fare in modo che NON i preti pedofili bensì I GIORNALISTI CHE LI DENUNCIANO diventassero dei mostri da condannare.
    A tutto questo io non ci sto. I preti pedofili sono tuttoggi impunti, e i loro superiori anche. Ratzinger, il protettore dei violentatori di bambini, faccia qualcosa.
    Si faccia processare, almeno.

    [Modificato da (Upuaut) 03/06/2007 14.34]

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    00 04/06/2007 21:01
    www.youtube.com/watch?v=nZABY9ws3VI

    Filmato che dovete assolutamente vedere.

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    spirito!libero
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    00 05/06/2007 20:32
    Ho finalmente visto la puntata per intero.

    La questione secondo me è molto lineare:

    1° ci sono stati tanti, troppi abusi da parte di preti (che ricordiamolo dovrebbero essere di conforto e di aiuto e questo aggrava notevolmente il crimine)

    2° in tutti i casi mostrati i superiori, la curia e persino le più alte gerarchie non hanno denunciato alle autorità competenti i criminali

    3° nella maggioranza dei casi, è stato "consigliato" alle vittime di tacere e come massimo provvedimento disciplinare si è trasferito il pedofilo in un'altra curia (senza alcuna vigilanza supplementare, quindi libero di reiterare il reato)


    Questi sono i fatti emersi e incontestabili, nessuno infatti, nemmeno il vaticano li nega.

    Ora si tratta di interpretare questi fatti cercando di capire se questo diffuso senso di omertà e di "copertura" del crimine sia stata una libera decisione dei vescovi e dei cardinali locali o se tali comportamenti siano una prassi diffusa perchè direttamente o implicitamente imposta dal vaticano cioè dalle massime gerarchie centrali.

    Il fatto che tali pratiche ( consigliare il silenzio, spostare il prete senza prendere provvedimenti, non ridurlo allo stato laicale, non denunciarlo alle autorità civili competenti ecc...) siano identiche nonostante siano diffuse geograficamente in tutto il mondo (brasile, nord america, irlanda, italia, ecc...) a voi cosa fa venire in mente ?

    Come è possibile che tanti vescovi e cardinali diversi dislocati nel mondo in parti così distanti tra loro, con usanze, idee e culture così eterogenne si comportino tutti nella medesima maniera di fronte a tali crimini ?

    La sola spiegazione che a me pare logica è che ci sia dietro una precisa indicazione da parte delle alte gerarchie centrali romane. Non si spiegherebbe altrimenti la sorprendende identicità di comportamenti omertosi volti a insabbiare e a salvare le apparenze e il buon nome della "chiesa" piuttosto che tutelare le vittime presenti e future, nonchè assicurare il criminale alla giustizia.


    Un'altra cosa scandalosa e che denota la chiara volontà di cercare di tenere nascosta la questione è che LE AUTORITA' ECCLESIASTICHE, IN TUTTI I CASI TRATTATI, SI SONO MOSSE SOLO DOPO CHE LA NOTIZIA E' STATA DIVULGATA ALL'OPINIONE PUBBLICA !!

    Questo è semplicemente schifoso, perchè è chiara la motivazione che spinge le gerarchie ad agire, che non è il bene della vittima, della comunità o il senso di giustizia, ma bensì IL DOVER SALVARE LA PROPRIA IMMAGINE DI FRONTE A SIMILI SCANDALI !!

    Questo è il vero problema ! Cioè in tutti i casi trattati si è notato che in un primo momento si cerca di mettere tutto a tacere, spostando al massimo il prete, solo quando il caso viene alla luce, allora si agisce in maniera più incisiva.

    Non ho notizia di NESSUNO CASO DENUNCIATO ALLE AUTORITA' DA PARTE DEL VATICANO, IL QUALE HA AVOCATO A SE TUTTI I PROCESSI CANONICI DI CASI DI PEDOFILIA !!!

    Durante la trasmissione Fisichella ha sostenuto che il provvedimento religioso nei confronti dei preti pedofili è di ridurli allo stato laicale, chiedo, a vostra conoscenza, quanti dei casi trattati nel filmato si sono conclusi con questo provvedimento ? ve lo dico io: NESSUNO !

    Che altro ci sarebbe da dire ? Ci si chiede ancora cosa volesse dire nei fatti quel documento ? Basta vedere come hanno agito caso per caso le autorità ecclesiastiche e si avrà la risposta.

    Saluti
    Andrea

    [Modificato da spirito!libero 05/06/2007 20.34]

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    ClintEastwood82
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    00 06/06/2007 12:46
    Purtroppo mi tocca dire che dalla puntata di anno zero la chiesa cattolica non si è difesa granche' bene, e purtroppo non c'è stata un'affermazione del tipo :" adesso la Chiesa prenderà provvedimenti", o cose del genere. Qui si tratta di passare a setaccio ogni parrocchia e vagliarne le condizioni sociali, così da cercare di buttare fuori la zavorra, spero che grazie alla puntata di Santoro qualcosa si smuova.

    Adesso passo a un altro punto, e che riguarda la pedofilia fuori dalla chiesa cattolica, ma sempre rimanendo in ambiente cristiano. Pochi in questo treadh si sono presi la briga di andare a vedere il marcio che c'è anche in altre denominazioni, ma più che altro ci si è divorate le carni solamente del cattolicesimo, di moda qui in Italia.

    Metto qui sotto un link ad abusi sessuali in ambiente protestante, magari può tornare utile a qualcuno che pensa che la pedofilia ci sia solo nel cattolicesimo:

    http://www.reformation.com/CSA/startPage.html

    [Modificato da Justee 30/06/2011 17:54]
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    00 07/06/2007 14:55
    Re:

    Scritto da: ClintEastwood82 06/06/2007 12.46
    Purtroppo mi tocca dire che dalla puntata di anno zero la chiesa cattolica non si è difesa granche' bene,


    Del resto, non c'era davvero nessun pretesto reale per difendersi: i fatti esposti durante la trasmissione, nel filmato e in studio, erano REALI in tutta la loro grave tragicità. La Chiesa non ha mosso un dito per consegnare quei preti alla Giustizia.




    Scritto da: ClintEastwood82 06/06/2007 12.46
    e purtroppo non c'è stata un'affermazione del tipo :" adesso la Chiesa prenderà provvedimenti", o cose del genere. Qui si tratta di passare a setaccio ogni parrocchia e vagliarne le condizioni sociali, così da cercare di buttare fuori la zavorra, spero che grazie alla puntata di Santoro qualcosa si smuova.


    Esatto. Purtroppo, se qualcosa si muove, è sempre e solo perchè qualcuno denuncia gli abusi, e NON perchè la Chiesa stessa fa qualcosa per correggersi.



    Scritto da: ClintEastwood82 06/06/2007 12.46
    Adesso passo a un altro punto, e che riguarda la pedofilia fuori dalla chiesa cattolica, ma sempre rimanendo in ambiente cristiano. Pochi in questo treadh si sono presi la briga di andare a vedere il marcio che c'è anche in altre denominazioni, ma più che altro ci si è divorate le carni solamente del cattolicesimo, di moda qui in Italia.

    Metto qui sotto un link ad abusi sessuali in ambiente protestante, magari può tornare utile a qualcuno che pensa che la pedofilia ci sia solo nel cattolicesimo:

    http://www.reformation.com/CSA/startPage.html



    La pedofilia esiste certamente in molti altri ambienti.
    Tuttavia, questo non è una buona scusa per dimenticarsi di denunciare gli abusi commessi da membri della Chiesa, protetti e nascosti dai loro superiori.

    Per Ratzinger, purtroppo, la difesa della "buona immagine" dell'istituzione "Chiesa Cattolica", vale molto di più del rendere giustizia a migliaia di bambini abusati.

    [Modificato da (Upuaut) 07/06/2007 14.55]

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    00 08/06/2007 17:49
    Re: Re:

    Scritto da: (Upuaut) 07/06/2007 14.55

    La pedofilia esiste certamente in molti altri ambienti.
    Tuttavia, questo non è una buona scusa per dimenticarsi di denunciare gli abusi commessi da membri della Chiesa, protetti e nascosti dai loro superiori.

    Per Ratzinger, purtroppo, la difesa della "buona immagine" dell'istituzione "Chiesa Cattolica", vale molto di più del rendere giustizia a migliaia di bambini abusati.

    [Modificato da (Upuaut) 07/06/2007 14.55]




    Sai cosa , mi ponevo questa domanda , avete ragione , ma perchè non proviamo ad analizzare quanti abusi laici , quanti pedofili ci sono nel ambiente di chi non crede , di chi non crede nel divino , insomma nel mondo le persone come te , prova a portarci qualche link qualche dimostrazione qualche scritto che ci dia la sensazione che tu sia CONTRO TUTTA LA PEDOFILIA
    Grazie
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    00 08/06/2007 20:01
    Re: Re: Re:

    Scritto da: Justeee 08/06/2007 17.49


    Sai cosa , mi ponevo questa domanda , avete ragione , ma perchè non proviamo ad analizzare quanti abusi laici , quanti pedofili ci sono nel ambiente di chi non crede , di chi non crede nel divino , insomma nel mondo le persone come te , prova a portarci qualche link qualche dimostrazione qualche scritto che ci dia la sensazione che tu sia CONTRO TUTTA LA PEDOFILIA
    Grazie


    A parte il fatto che la pedofilia in realtà è una cosa diversa dalla pederastia...
    Piuttosto, perchè non dimostri che tu sia veramente contro la violenza sui bambini ammettendo che Ratzinger, avendo coperto gli abusi dei preti sui bambini per 20 anni, si è reso complice degli abusi stessi, e che quindi oggi dovrebbe essere processato per questo?

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