00 05/04/2005 20:45
Re:

Scritto da: barnabino 05/04/2005 14.23
L'apostolo Paolo in Atti 20,20 dice chiaramente:

"Non mi sono trattenuto dal dirvi alcuna delle cose profittevoli nè dall'insegnarvi pubblicamente è di casa in casa"

Allora, testo originale alla mano: "Sapete come non mi sono mai sottratto a ciò che poteva essere utile, al fine di predicare a voi e di istruirvi in pubblico e nelle vostre case..." questo perchè come era solito allora si sostava in una casa e lì vi si teneva la predicazione.

E ancora a Gerusalemme i primi cristiani perseguitati (Atti 5,42:

"e ogni giorno (non solo nel giorno del Signore o di Sabato) nel tempio e di casa in casa continuavano senza posa ad insegnare e a dichiarare la buona notizia"

Anche quì non c'è di casa in casa ma "a casa"se nella TNM è tradotto con di casa in casa, certamente non è dall'originale greco.



Lo storico Aube parla di "predicazione modesta fatta non puibblicamente, sulle piazze, ma in sordina nell'ombra del focolare domestico" (appunto di casa in casa).

Appunto, in una casa dove gli apostoli cercavano ospitalità come da comando del Signore. La tua è una interpretazione e pertanto può essere opinabile.

Celso si lamenta che i cristiani non hanno propri maestri o scuole ma piuttosto hanno come maestri "tessitori, calzolai e manovali". Lo stesso Celso parla di predicatori itineranti che "percorrevano le città e le campagne".

Appunto, città e campagne ma non andavavno di casa in casa.Se poi qualcuno traduca di casa in casa dove non c'è nell'originale greco allora stiamo parlando di altra cosa.

Ciao



Shalom