Poi dice di predicare nelle case. Il vers. 13 dice che, se qualcuno non aveva interesse e quindi non era meritevole, dovevano andarsene. Ma dove andavano? Logicamente si ripete il versetto 11 e 12 e trovavano altri, in altre case.
Personalmente sono tutt'altro che dogmatico a questo proposito. Ho tranquillamente accettato il senso di "non passare di casa in casa" come istruzione di non stabilire contatti superficiali, il punto è che secondo me questo si applica alle persone che, per motivi puramente logistici, ospitavano gli apostoli tra una tappa e l'altra delle loro peregrinazioni.
Sancire viceversa la piena liceità di una del tutto putativa e non attestata predicazione itinerante "casa per casa" ignorando un altro possibile significato di questo comando, mi pare privo di argomenti.
E' infattti del tutto ovvio che gli apostoli continuassero a seguire quanto già avevano fatto quando Gesù era in vita. Ed in nessun caso leggiamo che la predicazione avvenisse passando da una privata abitazione ad un'altra. Risulta invece l'esatto contrario, dacché evinciamo che la predicazione si svolgesse per la quasi totalità in luoghi pubblici, come del resto era costume dell'epoca.
I villaggi avevano una sinagoga? Quasi tutti. Ed in ogni caso tutti avevano una sinagoga ad una distanza ragionevole. Questo è l'archeologia a dircelo, non Teodoro. E sappiamo altresì che era prassi che il sacerdote facesse tenere l'orazione ad un volontario tra gli astanti, e questo era il mezzo preferito di predicazione di Gesù, almeno agli inizi della sua vita pubblica, prima di essere conosciuto dalle grandi folle.
Quindi attenzione. E' vero che non bisogna peccare di eccessiva letteralità, ma non capisco in base a quale principio si possa aprioristicamente escludere che il comando di "non passare di casa in casa" si riferisca non solo al fatto dell'ospitalità ma anche alla predicazione in sé, visto che non risulta che nei 3 anni circa di vita pubblica di Gesù, seguì mai questo comportamento pratico.
“28 Entrato nella casa, i ciechi vennero da lui, e Gesù chiese loro: “Avete fede che io possa far questo?” “
Qui Gesù si trovava in una casa e sappiamo che Gesù predicava sempre, anche nelle case
Il fatto che Gesù abbia occasionalmente parlato nelle case, non implica che passasse sistematicamente "di casa in casa", questo è del tutto evidente.
Matte 9:35
“E Gesù intraprese un giro di tutte le città e i villaggi…”
Durante questi giri Gesù parlava con chiunque incontrava. Non diceva, "guarda sono diretto in quel villaggio, vienimi ad ascoltare nella sinagoga o tempio."
Cerano sinagoge in ogni villaggio, anche in quelli più piccoli? Penso di no e quindi dove andava Gesù? Nelle case. Ma anche se cerano delle sinagoge in ogni villaggio più piccolo e sperduto, sappiamo che Gesù non limitava la sua predicazione solo in quei posti
Ho già abbondantemente risposto a questo. Le conclusioni si basano su premesse errate.
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In conclusione, cerchiamo di riassumere gli argomenti.
Siamo concordi che il comando di non passare di casa in casa si riferisca al momento dell'ospitalità durante i viaggi apostolici.
Quello che sostengo io è che, oltre a questo, si possa rintracciare anche un'indicazione sulla predicazione in sé. La riprova è nella stessa prassi apostolica che, sia prima che dopo la morte di Gesù, si svolse per la quasi totalità in luoghi pubblici.
Giammai è attestato, negli scritti canonici, nella patristica, negli apocrifi, da nessuna parte, che si svolgesse una predicazione "porta a porta".
Non ho ancora udito argomenti contrari, solo qualche polemicuccia.
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PS. Le citazioni delle Bibbie confessionali non sono consentite dal regolamento, nei passi in cui differiscono sostanzialmente dalle altre. E' il caso di axios tradotto con "meritevole" (invece di degno) o di "trasferirsi" invece di "passare". Se vuoi citare la TNM, devi affiancare una versione che traduca in modo diverso. Oppure postare una citazione di una bibbia non confessionale.
[Modificato da Teodoro Studita 14/11/2005 11.25]