Scritto da: damaride 09/04/2005 17.34
Indubbiamente ci sono aspetti di Dio che non riusciremo mai a comprendere con la nostra mente, ma che non riguardano la nostra salvezza.
Dio ci rende perfettamente consapevoli in merito a quella verità e a quella conoscenza necessaria per pervenire alla nostra salvezza.
In questa ottica và vista la dichiarazione di Gesù in Giovanni
17:3 " Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato , Gesù Cristo".
Possiamo acquistare in pieno quella conoscenza di Dio e di colui mandato da Dio necessaria per la salvezza e la vita eterna, senza andare oltre i confini dell'inconoscibile a mente umana.
L'accettazione del mistero della trinità, inconoscibile a mente umana, ma pure necessario dal punto di vista cattolico ai fini della salvezza, pone tale dogma al di fuori della dottrina cristiana della salvezza.
Contraddice in pieno la dichiarazione di Gesù rendendo impossibile acquistare conoscenza di un Dio che in effetti diventa un mistero che sfugge a qualunque conoscenza umana.
MARIA
Maria, a tua insaputa hai detto una sacrosanta verità!
Dio ci rende perfettamente consapevoli in merito a quella verità e a quella conoscenza necessaria per pervenire alla nostra salvezza.
CI RENDE! Questa è la grazia di Dio che bussa costantemente al nostro cuore e noi gli dobbiamo aprire la porta.
Non è cosa che dipende da noi e dalla nostra conoscenza della Parola di Dio.
E' da Dio che proviene questa grazia...qualunque credo, qualunque cultura l'uomo abbia.
Però è ovvio che se si cade nella trappola del demònio che punta ad indurirci il cuore in maniera che noi, a quella grazia, non apriremo la porta tanto facilmente.
E non è questione di conoscienza, lo ripeto...
I bambini non hanno problemi nel vedere in Gesù Cristo Dio...
Ce l'ha chi si indurisce il cuore con la sua speculazione umana distante dalla Parola di Dio.
Dinnanzi ai misteri l'uomo deve rivolgersi a Dio ed ascoltare...
Nessun ragionamento porta l'uomo a Dio.
Solo il cuore aperto al mistero del suo amore.
x Chidovequando,
Hai centrato la questione.
Dio vuole un amore che proviene dal cuore e non dal cervello.
Anche l'ignorante, anche colui che non può venire a contatto con la Sacra Scrittura si può salvare...perchè è Dio che bussa alla porta del nostro cuore.
Noi dobbiamo ricercarlo, e lo ricerchiamo come felicità assoluta, come bene assoluto...
Dobbiamo fare la sua volontà, perchè scritta nel nostro cuore...cioè "amare il nostro prossimo come noi stessi".
Ma viene da Lui la "grazia" di rivelarsi al nostro cuore...
Non è il più saggio che si salva...
La salvezza è per tutti gli uomini.
Se però l'uomo viene a contatto con la sua Parola, le cose cambiano per lui...
Si corre il pericolo, in questo caso, di travisare tale Parola...ed il pericolo che si corre è LA ROVINA:
"...In esse (lettere) ci sono alcune cose difficili da comprendere e gli ignoranti e gli instabili le travisano, al pari delle altre Scritture,
per loro propria rovina " (2Pt. 3,16).
Condizione migliore è quella dell'uomo che non conosce...piuttosto di quella dell'uomo che conosce e travisa....
Perchè il primo non è venuto a contatto con la Parola di Dio.
Il secondo non riconosce "il pilastro e fondamento della verità" e la Parola di Dio travisata, lo devia e gli indurisce il cuore invece di prepararlo alla "grazia di Dio" e alla rivelazione del mistero che è Dio.
Quindi sono importanti anche quelle caratteristiche che possono essere conosciute in maniera imperfetta...se si viene a contatto con la Parola di Dio.
Perchè possono essere motivo di
redenzione o di rovina.
Parola di Dio.
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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)