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Religione e Armi come stanno le cose

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    00 13/10/2005 11:36
    Vogliamo approfondire partendo dalla Bibbia , la Bibbia quanto ripudia l'uso delle armi , o incita l'uso .....le religioni quanto hanno attinto da ciò
    Analisi Grazie
    [Modificato da Viviana.30 27/08/2008 08:49]

    «Il Mondo non sarà mai abbastanza vasto, né l’Umanità abbastanza forte per essere degni di Colui che li ha creati e vi si è incarnato»
    (P. Teilhard de Chardin, La vision du passé, in “Inno dell’universo”, Queriniana, Brescia 1995, p. 76)>>



  • Seabiscuit
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    00 13/10/2005 12:09
    Rino nel altro post hai menzionato la seguente scrittura intendendo che si tratta di letterarismo:
    "Lettera a Filemone
    1Paolo, prigioniero di Cristo Gesù, e il fratello Timòteo al nostro caro collaboratore Filèmone, 2alla sorella Appia, ad Archippo nostro compagno d'armi e alla comunità che si raduna nella tua casa: 3grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo."

    Paolo si definisce "prigioniero di Cristo", secondo te Cristo era uno che faceva prigionieri, magari usando armi letterali?

    Qua l'apostolo Paolo usa la parola "armi" simbolicamente così come intese la parola "prigioniero". Sicuro che non era in una prigione dove Cristo lo rinchiudeva letteralmente.
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    00 13/10/2005 12:13
    D'altra parte Paolo spesso usa la figura del soldato e l'accomuna al cristiano (vedi Efesini dove viene decsritta una simbolica armatura in cui varie qualità cristine fungono o da armi o da strumenti di difesa)...
    Paolo scrisse anche che i cristiani hanno un combattimento non letterale,carnale, ma simbolico, contro malvage forze spirituali...
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    00 13/10/2005 12:37
    re
    2° Corinzi 10

    1 Io poi, Paolo, vi esorto per la mansuetudine e la mitezza di Cristo, io che quando sono presente fra voi son umile, ma quando sono assente sono ardito verso voi,

    2 vi prego di non obbligarmi, quando sarò presente, a procedere arditamente con quella sicurezza onde fo conto d'essere audace contro taluni che ci stimano come se camminassimo secondo la carne.

    3 Perché sebbene camminiamo nella carne, non combattiamo secondo la carne;

    4 infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti nel cospetto di Dio a distruggere le fortezze;

    5 poiché distruggiamo i ragionamenti ed ogni altezza che si eleva contro alla conoscenza di Dio, e facciam prigione ogni pensiero traendolo all'ubbidienza di Cristo;

    6 e siam pronti a punire ogni disubbidienza, quando la vostra ubbidienza sarà completa.

    «Il Mondo non sarà mai abbastanza vasto, né l’Umanità abbastanza forte per essere degni di Colui che li ha creati e vi si è incarnato»
    (P. Teilhard de Chardin, La vision du passé, in “Inno dell’universo”, Queriniana, Brescia 1995, p. 76)>>



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    00 13/10/2005 12:46
    Re

    15 Ma il sacerdote Jehoiada diede i suoi ordini ai capi-centurie che comandavano l'esercito, e disse loro: 'Fatela uscire di tra le file; e chiunque la seguir sia ucciso di spada!' Poich il sacerdote avea detto: 'Non sia messa a morte nella casa dell'Eterno'.

    16 Cos quelli le fecero largo, ed ella giunse alla casa del re per la strada della porta dei cavalli; e quivi fu uccisa.

    17 E Jehoiada ferm tra l'Eterno, il re ed il popolo il patto, per il quale Israele doveva essere il popolo dell'Eterno; e ferm pure il patto fra il re ed il popolo.

    18 E tutto il popolo del paese entr nel tempio di Baal, e lo demol; fece interamente in pezzi i suoi altari e le sue immagini, e uccise dinanzi agli altari Mattan, sacerdote di Baal. Poi il sacerdote Jehoiada pose delle guardie alla casa dell'Eterno.

    19 E prese i capi-centurie, le guardie del corpo, i soldati e tutto il popolo del paese; e fecero scendere il re dalla casa dell'Eterno, e giunsero alla casa del re per la strada della porta dei soldati. E Joas si assise sul trono dei re.

    20 E tutto il popolo del paese fu in festa, e la citt rimase tranquilla, quando Athalia fu uccisa di spada, nella casa del re.


    «Il Mondo non sarà mai abbastanza vasto, né l’Umanità abbastanza forte per essere degni di Colui che li ha creati e vi si è incarnato»
    (P. Teilhard de Chardin, La vision du passé, in “Inno dell’universo”, Queriniana, Brescia 1995, p. 76)>>



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    00 13/10/2005 16:21
    RELIGIONI E ARMI
    CONNUBIO AZZECCATO AL 100%...siano esse "carnali" (di acciaio inox o di fuochi d'artificio), siano esse spirituali (guerra ai fandamentali diritti umani, ed in particolare guerra per la soppressione delle libertà di pensiero, di parola, di scelta e di coscienza). E' tutto anche scritto da millenni.

    tazp fdgtr ftrytry

    Ciao
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    00 14/10/2005 09:23
    2 Cor. 10:3, 4: “Benché camminiamo nella carne, non facciamo guerra secondo ciò che siamo nella carne. Poiché le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti mediante Dio per rovesciare cose fortemente trincerate”.

    Giustino Martire (II secolo E.V.), nel Dialogo con Trifone (110, 3), dice: “Noi che eravamo pieni di guerre, assassinii e di ogni malvagità, in ogni angolo della terra abbiamo trasformato ciascuno i propri strumenti di guerra, le spade in aratri, le lance in attrezzi per coltivare”. In La Corona (XI, XII), considerando “se sia assolutamente confacente ad un Cristiano il fare il soldato”, Tertulliano sostiene con le Scritture l’“illiceità in sé della professione di soldato”, e dichiara “esclusa con tutte le argomentazioni più serie la possibilità di fare il soldato”.
    “Un’attenta rassegna di tutte le informazioni disponibili mostra che, fino al tempo di Marco Aurelio [121-180 E.V.] nessun cristiano faceva il soldato; e nessun soldato, divenuto cristiano, rimaneva nell’esercito”. (E. W. Barnes, The Rise of Christianity, 1947, p. 333) “Si noterà che l’evidenza dell’esistenza di un solo soldato cristiano fra il 60 e il 165 A.D. è minima; . . . almeno fino al tempo di Marco Aurelio, nessun cristiano avrebbe fatto il soldato dopo il battesimo”. (C. J. Cadoux, The Early Church and the World, 1955, pp. 275, 276) “Già nel secondo secolo, il Cristianesimo aveva affermato che ‘non è lecito [per il cristiano] essere uomo di spada’ . . . onde al militare cristiano nessun’altra via rimane, fuorchè quella di ‘abbandonare subito l’esercito’”. (G. Ferrero e C. Barbagallo, Roma antica, 1921-22, vol. III, pp. 154, 155) “Il comportamento dei cristiani era molto diverso da quello dei romani. . . . Poiché Cristo aveva predicato la pace, essi rifiutavano di fare il soldato”. (N. Platt e M. J. Drummond, Our World Through the Ages, 1961, p. 125) “I primi cristiani pensavano che fosse sbagliato combattere, e non prestavano servizio nell’esercito neanche quando l’Impero aveva bisogno di soldati”. (R. e W. M. West, The New World’s Foundations in the Old, 1929, p. 131) “I cristiani . . . rifuggivano da cariche pubbliche e dal servizio militare”. (F. P. G. Guizot, “Persecuzione dei cristiani in Gallia nel 177 A.D.” in The Great Events by Famous Historians, a cura di R. Johnson, 1905, vol. III, p. 246) “Mentre inculcavano le massime dell’ubbidienza passiva, [i cristiani] rifiutavano di prendere parte attiva nell’amministrazione civile o nella difesa militare dell’impero. . . . Era impossibile che i cristiani, senza rinunciare a un dovere più sacro, potessero assumere il ruolo di soldati, di magistrati o di principi”. — Edward Gibbon, The Decline and Fall of the Roman Empire, vol. I, p. 416.
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    00 14/10/2005 13:55
    Re:

    Scritto da: =innuendo80= 14/10/2005 9.23
    2 Cor. 10:3, 4: “Benché camminiamo nella carne, non facciamo guerra secondo ciò che siamo nella carne. Poiché le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti mediante Dio per rovesciare cose fortemente trincerate”.

    Giustino Martire (II secolo E.V.), nel Dialogo con Trifone (110, 3), dice: “Noi che eravamo pieni di guerre, assassinii e di ogni malvagità, in ogni angolo della terra abbiamo trasformato ciascuno i propri strumenti di guerra, le spade in aratri, le lance in attrezzi per coltivare”. In La Corona (XI, XII), considerando “se sia assolutamente confacente ad un Cristiano il fare il soldato”, Tertulliano sostiene con le Scritture l’“illiceità in sé della professione di soldato”, e dichiara “esclusa con tutte le argomentazioni più serie la possibilità di fare il soldato”.
    “Un’attenta rassegna di tutte le informazioni disponibili mostra che, fino al tempo di Marco Aurelio [121-180 E.V.] nessun cristiano faceva il soldato; e nessun soldato, divenuto cristiano, rimaneva nell’esercito”. (E. W. Barnes, The Rise of Christianity, 1947, p. 333) “Si noterà che l’evidenza dell’esistenza di un solo soldato cristiano fra il 60 e il 165 A.D. è minima; . . . almeno fino al tempo di Marco Aurelio, nessun cristiano avrebbe fatto il soldato dopo il battesimo”. (C. J. Cadoux, The Early Church and the World, 1955, pp. 275, 276) “Già nel secondo secolo, il Cristianesimo aveva affermato che ‘non è lecito [per il cristiano] essere uomo di spada’ . . . onde al militare cristiano nessun’altra via rimane, fuorchè quella di ‘abbandonare subito l’esercito’”. (G. Ferrero e C. Barbagallo, Roma antica, 1921-22, vol. III, pp. 154, 155) “Il comportamento dei cristiani era molto diverso da quello dei romani. . . . Poiché Cristo aveva predicato la pace, essi rifiutavano di fare il soldato”. (N. Platt e M. J. Drummond, Our World Through the Ages, 1961, p. 125) “I primi cristiani pensavano che fosse sbagliato combattere, e non prestavano servizio nell’esercito neanche quando l’Impero aveva bisogno di soldati”. (R. e W. M. West, The New World’s Foundations in the Old, 1929, p. 131) “I cristiani . . . rifuggivano da cariche pubbliche e dal servizio militare”. (F. P. G. Guizot, “Persecuzione dei cristiani in Gallia nel 177 A.D.” in The Great Events by Famous Historians, a cura di R. Johnson, 1905, vol. III, p. 246) “Mentre inculcavano le massime dell’ubbidienza passiva, [i cristiani] rifiutavano di prendere parte attiva nell’amministrazione civile o nella difesa militare dell’impero. . . . Era impossibile che i cristiani, senza rinunciare a un dovere più sacro, potessero assumere il ruolo di soldati, di magistrati o di principi”. — Edward Gibbon, The Decline and Fall of the Roman Empire, vol. I, p. 416.




    Caro Innuendo,

    Ne puoi citare altri diecimila di sedicenti cristiani del primo secolo, il senso del discorso non cambia.
    Neel'AT i credenti imbracciavano le armi e correvano laddove vi fosse necessità con l'ordine che il loro occhio non doveva commiserare nessuno, vecchi, donna, giovane, bambino: dovevano essere passati tutti al "fil di spada" (semplicemente orribile, particolarmente perchè guerre combattue nel nome di Dio).

    I critiani del 1° secolo, che non sono i cristiani che tu pensi in chiave moderna (in quanto già esistenti prima della venuta del Maestro), erano divisi fra chi faceva ricorso alle armi e fra quelli considerati moderati, pacifici in perenne attesa d'un messia vincitore sul male e portatore di pace e sicurezza. Il fatto è che Topsy ha abbandonato, almeno per ora, questo forum, ma queste informazioni le aveva già fornite.
    Il problema più grosso è che con i moderni cristiani è assoluto tabù parlare e chiarire sul movimento cristiano del 1° secolo e precedente, perchè è argomento considderato scandaloso.
    Così finiscono per sovrapporre i cristiani del 2° secolo (di cui parlano alcuni cosidddetti primi padri della chiesa) con i cristiani, morti nelle arene e crocifissi, o appesi a pali, del 1° secolo o del secolo precedente.
    So che tutto ciò che ho detto risulterà confusionario, ma l'ho scritto per dire che i martiri cristiani di cui spesso parlano i cosiddetti primi padri della chiesa potrebbero essere confusi con i cristiani successivi di madre chiesa.

    Tanti saluti
    Chidoqua
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    00 14/10/2005 14:04
    Chi, ti rispondo veloce veloce perchè ho fretta...
    I cristiani erano quelli che seguivano gli insegnamenti di Cristo e quindi successivi alla sua venuta..(i cristiani a cui si rivolgevano Paolo o Pitero nelle loro lettere).
    Tra l'altro in quelle riportate ci sono anche testimonianze di studiosi e non solo di cristiani primitivi tipo Tertulliano ecc..
    Il discorso sull'antico testamento è talmente vasto che meriterebbe una discussione a parte...
    Ora non ho tempo..buon week end..
  • La Sacra Bibbia
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    00 18/10/2005 09:26
    Re: re

    Scritto da: mioooo 17/10/2005 14.48
    Volevo riprendere questo post , perchè non ho capito alcune cose , esempio se le piccole religioni non riconoscono , i padri della chiesa , e se le piccole religioni non riconoscono i martiri della chiesa , ma dai post si evince l'uso delle armi scritto dagli Apostoli ai tempi di Cristo
    la domanda sorege spontanea , si poteva usare le armi ?


    10 Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori e colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l'orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco. 11 Gesù allora disse a Pietro: «Rimetti la tua spada nel fodero; non devo forse bere il calice che il Padre mi ha dato?».

    Giovanni 18
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