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VATICANO: RAVASI, RINGRAZIO IL PAPA E MI RIMETTO A STUDIARE

(AGI) - CdV, 3 set. - ‘All’inizio dovro’ studiare, capire, confrontarmi con un orizzonte del tutto nuovo, cercare di far mia la lezione del cardinale Poupard, una figura molto significativa della cultura cattolica’. Lo afferma mons. Gianfranco Ravasi in un’intervista a ‘Famiglia Cristiana’, rilasciata per esprimere tutta la sua gratitudine a Papa Ratzinger per la nomina alla guida del Pontificio Consiglio della Cultura, un dicastero che, ricorda il neo arcivescovo, ’scaturisce come idea dal Concilio e ha due sezioni: una, di taglio piu’ teologico, riguarda la fede e la cultura, l’altra il dialogo con le culture dei non credenti, uno dei capitoli piu’ vivaci e tormentati degli ultimi tempi’. Nell’intervista, Ravasi parla del conflitto tra le culture e dice che ‘dobbiamo abbandonare la logica dello scontro, del duello, in cui il confronto diventa aspro, carica tutte le sue polveri, anche se con le armi intellettuali piu’ sofisticate. Io al duello preferisco il duetto, come nella lirica, quando le due voci rimangono differenti, ma armoniose, anche tra due registri antitetici come quelli di un basso e di un soprano. Dobbiamo ricercare l’unita’ del molteplice, mille iridescenze di una luce unica, le mille facce dell’unico diamante. Perche’ l’urgenza e’ quella di ritrovare l’unita’: siamo in un periodo di grande dispersione. Il diamante si e’ spezzato, ognuno si guarda il suo frammento, convinto di possedere la Verita'’. Mons.Ravasi intende puntare anche sul dialogo, partendo dal presupposto che c’e’ un islam fondamentalista, ‘il blocco che tutto respinge (per fortuna l’islam non e’ tutto cosi’)’ e che, quindi ‘il lavoro da fare sara’ proprio quello di potenziare il dialogo culturale’. Per ora il nuovo presidente non si sbilancia sui programmi futuri del Pontificio Consiglio, dei quali rivela solo l’intenzione di introdurre i blog nel sito del dicastero, soprattutto per dialogare con il ‘mondo della non credenza’. ‘Il Pontificio consiglio - spiega - pubblica una bella rivista trimestrale in quattro lingue dal titolo Fede e Cultura. Vorrei portarla su Internet. Cosi’ come vorrei potenziare il sito on-line del Pontificio Consiglio, con blog e altri strumenti di questo genere. Poiche’ credo che siano questi gli strumenti moderni per il confronto e il dialogo’. Di se stesso, mons. Ravasi parla invece in un’intervista alla Radio Vaticana: ‘per molti versi - confida - devo dire che ho trascorso buona parte della mia esistenza nel mondo della cultura, nel mondo del dialogo, con un orizzonte cosi’ mutevole, come quello della cultura, delle arti, della letteratura e cosi’ via. D’altra parte - conclude - c’e’ anche una dimensione che mi e’ molto consona, quella cioe’ di stare sulla frontiera, per vedere anche questo mondo della non credenza, il mondo che si interroga, il mondo che qualche volta rifiuta, ma che ha dentro di se’ sottilmente un’ansia di ricerca’. (AGI)