Invito tutti a visitare di nuovo il mio sito internet
www.logonomics.it in quanto è stato appena aggiornato con l’aggiunta di un’animazione.
Colgo l’occasione per ricordarvi
almeno due delle mie scoperte
1- il primo versetto (le prime 28 lettere della Bibbia) è stato “steganografato” mediante una compressione di tipo lossless (cioè senza perdita di dati)
2 – decomprimendo queste prime 28 lettere, e ripristinando così le 42 lettere originali, è possibile leggere un incipit segreto costituito da 14 nuove lettere che costituiscono il Titolo di tutta la Bibbia (la parola Bibbia non è mai stata un Titolo, se non provvisorio, infatti deriva dal greco antico e vuol dire corteccia o papiro)
Il fenomeno della decompressione del testo originale biblico, anche se in misura microscopica rispetto a quello che ho scoperto, in parte era già noto. Infatti i Masoreti, alcuni secoli dopo Cristo, suddividendo in parole distinte il testo attualmente conosciuto (testo masoretico) sono stati costretti ad inserire decine di migliaia di nuovi caratteri (spazi e vocali), "decomprimendo" appunto il testo originale (privo di spazi e vocali).
Vi sono alcune analogie tra le precedenti scoperte e il "principio olografico" del Tutto nell'Uno e l'Uno nel Tutto : il Titolo della Bibbia dentro il primo versetto e viceversa, proprio come Antico e Nuovo Testamento, che sono l'Uno "dentro" l'Altro. Tale "tecnica olografica", oltre a risultare ottima per comprimere grandissime quantità di informazioni in un testo piccolissimo, è in grado di proteggere il testo biblico, proprio come gli ologrammi utilizzati in campo finanziario per combattere la falsificazione, contraffazione e la manomissione fraudolenta di titoli di credito. L’estrema improbabilità di tutti questi nuovi fenomeni, rafforza molto l’ipotesi della presenza nel testo biblico originale di un "ordine implicito", ancora tutto da scoprire e contenuto all’interno dell’ "ordine esplicito" già conosciuto.