00 15/05/2006 22:00
Per la cronaca la TNM traduce in questo modo Matteo 2,1:

"Essendo Gesù nato a Betleem di Giudea ai giorni del re Erode, ecco, degli astrologi vennero da luoghi orientali a Gerusalemme"

Circa il termine magoi Erodoto spiega che erano una tribù della Media [I, 101] asserivano di interpretare i sogni e avevano l’incarico ufficiale dei sacri riti. In breve erano la classe dotta e sacerdotale, e si supponeva che avessero l’abilità di trarre dai libri e dall’osservazione delle stelle una percezione soprannaturale di eventi futuri.

Giustino Martire, Origene e Tertulliano considerarono i màgoi degli astrologi. Tertulliano (De idolatria, IX) dice: "Conosciamo la mutua alleanza fra magia e astrologia. Gli interpreti delle stelle furono dunque i primi a presentare [a Gesù] doni”. Lo stesso termine è usato in Atti 13:6,8 e 8:9,13 per indicare coloro che praticavano arti magiche, dei maghi.

In tutti i casi mi pare che nel caso di Cristo la loro visità si rivelò funesta, infatti causò la strage di fanciulli e la fuga di Cristo e la sua famiglia in egitto.

In quanto alla stella che videro sono state fatte molte ipotesi, da una supernova a una stella cometa, ma sembra strano che un fenomeno naturale potesse fermarsi "sopra il luogo dov’era il fanciullino". Inoltre, a quanto pare solo loro videro quella stella e non altri. L'ipotesi è che Satana, o Lucifero, angelo di Luce, colui che di fatto, secondo le scritture ispira le arti magiche, abbia dato a quegli astrologi una visione allo scopo di mettere in pericolo la vita del messia indifeso.

Shalom