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La Geenna/Inferno

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    claudio.42
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    00 29/11/2005 23:47
    metto un link, dove si parla di testimonianze di "visioni" dell'inferno, precisando che non condivido tutte le "credenze" dell'autore del sito, ma queste testimonianze non sono di lui. se qualcuno legge TUTTO il sito, sappia che io non lo condivido in tutto e per tutto.

    http://linfernoesiste.lanuovavia.net/
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    sandraN
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    00 30/11/2005 03:55
    Posso chiederti in che misura lo condividi?

    Sandra.
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    claudio.42
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    00 30/11/2005 06:12
    Re:

    Scritto da: sandraN 30/11/2005 3.55
    Posso chiederti in che misura lo condividi?

    Sandra.


    Intendi, le idee di Lui, oppure quello che riguarda l'inferno?
  • Teodoro Studita
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    00 25/12/2005 17:05
    Ciao Mau,
    che ne pensi della teoria di van Balthesar dell'inferno vuoto?
    Hai qualche indicazione bibliografica sugli sviluppi recenti della questione?

  • Teodoro Studita
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    00 27/12/2005 00:48
    Precisazione
    Per i non addetti:

    Mi riferisco alla teoria del fu Hans U. von Balthasar nel suo volume Sperare per tutti. Breve discorso sull'inferno. Apocatastasi (Jaca Book, 1997).
    Nel volumetto, il quasi-cardinale postula che l'infinita misericordia di Dio saverebbe tutti gli uomini (non Satana o i demoni) dall'inferno.... prima o poi.

    Argomenti pro:
    - la dannazione eterna sembra una pena "eccessiva" per un peccato temporalmente delimitato dalla lunghezza della (breve) vita umana
    - L'esclusione di parte della creazione dal paradiso da parte di Dio sembra quasi un fallimento del "progetto-creazione"

    Argomenti contro:
    - praticamente tutti i brani in cui Gesù o il Battista parlano dell'inferno come realtà di dannazione eterna (e si rivolgono a uomini).
    - Condanna dell'apocatastasi origeniana

    C'è da dire che i sostenitori di Balthasar argomentano che i suddetti brani (dal ricco epulone in poi) siano solo "istruzioni" o "ammonimenti", quindi abbiano intento "edificante" e non di descrizione di realtà escatologiche.

    Aspetto la vostra. Pregasi astenersi tdg, ci sono tanti altri bei post in cui raccontare che non credete nell'inferno.
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    00 27/12/2005 12:58
    “L’inferno, signora, è non amare più “(George Bernanos)

    E’ mio parere che questa teoria dell’inferno vuoto sia non solo antiscritturale ma anche contro la logica. Il paradiso che cos’è se non la comunione con Dio? E che cos’è l’inferno se non l’assenza di Dio? A questo punto vi chiedo: Dio può infrangere la volontà degli uomini e non rispettare le loro scelte? Si dice spesso che Dio non manda all’inferno nessuno ma è l’uomo a mandarsi all’inferno da solo con le sue scelte. Se una persona muore atea e negando Dio allora Egli si limita a ratificare la sua decisione anche post-mortem, sarà in assenza di Dio come era in vita. Io trovo che sarebbe ingiusto verso la libertà umana che un ateo convinto dopo la morte si ritrovi nella comunione perfetta con l’Altissimo, poiché Dio non avrebbe rispettato la sua scelta. Quanto al dilemma: “Perché a causa di colpe finite sono condannato ad una pena infinita?” penso che sia un falso problema. L’eternità dell’inferno non è un tempo infinito ma l’assenza di tempo, e la pena dell’inferno non è fuoco e fiamme(le quali sono solo simbolo di sofferenza), bensì la lontananza da Dio.
    Dio non odia i dannanti, né potrebbe farlo, il peccato che fa sì che loro stessi non accedano alla visione di Dio è l’orgoglio ateo. Che ci sia qualcuno all’inferno è testimoniato da Cristo stesso: “Quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!” (Mt 7,14) Senza dubbio qui, in puro stile orientale, Gesù usa un’iperbole dai toni accesi, ma sebbene enfatizzata la frase non può voler dire il contrario di quel che c’è scritto.

    Ad maiora

    [Modificato da Polymetis 27/12/2005 13.00]

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    00 27/12/2005 13:43
    Sono d accordo con Poly
    l'inferno non è una realtà fisica ma un simbolo.

    Dio è amore e perdona tutti, non avrebbe senso che Dio crei un posto per rovinare la sua stessa creazione, Dio è la luce, l'inferno lo trovi quando ti allontani dalla luce e Dio non può farci niente.
  • Teodoro Studita
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    00 27/12/2005 16:55

    l'inferno non è una realtà fisica ma un simbolo.



    Attenzione però che questa frase non sia intesa in senso eterodosso. L'inferno è una realtà, semplicemente non è un "luogo", bensì una "condizione", variamente descritta, ma sempre in termini di tormento eterno.

    L'inferno non è un simbolo, ma una condizione reale, come ben evidenziato nel Denzinger. (Cfr.anche Lumen Gentium).

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    Polymetis
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    00 27/12/2005 18:09
    "l'inferno non è una realtà fisica ma un simbolo."

    Intendevo dire che è uno stato dell'anima, non che non esista. Da un certo punto di vista non è stato Dio a creare l'inferno, è semplicemente una condizione di privazione da Lui nella quale ci troviamo dopo la morte.

    Ad maiora
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    Benvenuto
    00 27/12/2005 20:32
    Salve a tutti, è da molto tempo che non frequentavo il forum e ne approfitto dunque per mandare un saluto a tutti i foristi. Vedo comunque che non è cambiato molto. Ho letto anche altre discussioni che sinceramente trovo un po’ pallose perchè lunghe e che alla fine non dicono un bel niente di niente e non fanno altro che annacquare tutto. Sembra quasi che si voglia avere la meglio a suon di "teologia" in testa agli altri :-). Avendo una certo rifiuto "naturale" per tutto ciò che puzza di troppo teologico, ho preferito dunque fare un piccolo intervento in questo 3d. Andiamo alla domand dunque: se è vero che l’inferno non è altro che la lontananza da Dio, in questa vita tutti i lontani allora sono già all’inferno e di conseguenza i vicini in paradiso?
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