Importante messaggio alle mamme
Uno spot tv di 30 secondi per far conoscere alle madri le possibilità offerte dalla legge
Quei neonati nei cassonetti
«Ritrovato solo uno su dieci»
Per arginare la tragedia parte l'iniziativa della Fism che punta a sensibilizzare l'opinione pubblicaLe associazioni lanciano l’allarme. Gli infanticidi sono molto più numerosi di quanto si dica nei dati ufficiali.
Il 90 per cento dei piccoli abbandonati nei rifiuti finirebbe poi nelle discariche
Da Roma Giulia Rocchi
www.avvenire.it
Un occhio. Una manina. Un piede. Particolari di un bambolotto senza vita. Ma, attenzione. A ben guardare è un bimbo vero, appena nato. E non può essere gettato via come un giocattolo vecchio. Non deve finire in un cassonetto.
Sono le immagini dello spot realizzato dalla Federazione italiana scuole materne (Fism), da trent'anni impegnata in favore dell'infanzia, in collaborazione con Comunicazione Sociale Mediaset. Trenta secondi di immagini, parole, e musica per spiegare che, in Italia, grazie al decreto 396 del 2000, è possibile per chi lo vuole partorire in ospedale in assoluto anonimato, senza alcuna conseguenza legale.
E in questo caso, come stabilisce la legge sull'adozione, la 184, il Tribunale dei minori dichiara il bambino immediatamente adottabile. Non c'è alcuna «necessità», dunque, di buttare un bambino in un cassonetto dei rifiuti, e condannarlo a morte quasi certa.
È un gesto crudele e, come ricorda lo spot, assolutamente inutile. Anche per quelle madri che vogliono tenere segreta la propria identità. Madri spesso minorenni, che non conoscono i propri diritti. O immigrate, anche clandestine, che temono il rimpatrio.
Lo spot si rivolge a tutte loro. E conclude: «Pensaci».
Frasi concise, per un messaggio facilmente comprensibile. Poche parole per cercare di fermare una strage sconosciuta, che si consuma all'insaputa dell'opinione pubblica.
La cronaca racconta solo i pochi casi di bambini ritrovati tra i rifiuti, quasi sempre già morti. Ma i dati ufficiali sono gravemente carenti. Secondo le associazioni che operano nel settore, probabilmente viene ritrovato solo un neonato su dieci. Nove muoiono senza che nessuno lo venga a sapere. Soffocati in un sacchetto di plastica, oppure uccisi nella macchina tritarifiuti. Per i loro poveri resti nessuna bara bianca. Ad accoglierli solo la desolazione di una discarica.
Eppure basterebbe poco per fermare l'eccidio. «Abbandonare un neonato è sempre un gesto disperato - afferma Luigi Morgano, segretario nazionale d ella Fism - che forse potrebbe essere evitato se ci fosse maggiore informazione».
La campagna della Fism è, infatti, prima di tutto informativa e di prevenzione. In tal modo, spiega ancora Morgano, si potrà «offrire un aiuto concreto a quelle madri che vivono una situazione di difficoltà e insieme contribuire a dare una opportunità di vita, altrimenti negata, a quei neonati».
Il messaggio andrà in onda su Canale 5, Italia 1 e Rete 4, da lunedì 27 giugno fino a domenica 3 luglio, con quattro passaggi al giorno su ciascuna rete televisiva. Lo spot arriverà anche su internet, su TgCom, e sarà trasmesso sui canali tematici del gruppo Mediaset Duel Tv, Mt Channel, Happy Channel, e Italian Teen Television. Ma la Fism rivolge un appello a tutte le reti televisive, nazionali e locali, perché prendano a cuore il problema, e informino le future madri.