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Lc: 10,21/bambini/Angeli

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    Justeee
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    Scripta Manent...
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    00 22/01/2006 11:43
    Importante messaggio alle mamme

    Uno spot tv di 30 secondi per far conoscere alle madri le possibilità offerte dalla legge

    Quei neonati nei cassonetti
    «Ritrovato solo uno su dieci»

    Per arginare la tragedia parte l'iniziativa della Fism che punta a sensibilizzare l'opinione pubblicaLe associazioni lanciano l’allarme. Gli infanticidi sono molto più numerosi di quanto si dica nei dati ufficiali.

    Il 90 per cento dei piccoli abbandonati nei rifiuti finirebbe poi nelle discariche

    Da Roma Giulia Rocchi

    www.avvenire.it

    Un occhio. Una manina. Un piede. Particolari di un bambolotto senza vita. Ma, attenzione. A ben guardare è un bimbo vero, appena nato. E non può essere gettato via come un giocattolo vecchio. Non deve finire in un cassonetto.


    Sono le immagini dello spot realizzato dalla Federazione italiana scuole materne (Fism), da trent'anni impegnata in favore dell'infanzia, in collaborazione con Comunicazione Sociale Mediaset. Trenta secondi di immagini, parole, e musica per spiegare che, in Italia, grazie al decreto 396 del 2000, è possibile per chi lo vuole partorire in ospedale in assoluto anonimato, senza alcuna conseguenza legale.

    E in questo caso, come stabilisce la legge sull'adozione, la 184, il Tribunale dei minori dichiara il bambino immediatamente adottabile. Non c'è alcuna «necessità», dunque, di buttare un bambino in un cassonetto dei rifiuti, e condannarlo a morte quasi certa.

    È un gesto crudele e, come ricorda lo spot, assolutamente inutile. Anche per quelle madri che vogliono tenere segreta la propria identità. Madri spesso minorenni, che non conoscono i propri diritti. O immigrate, anche clandestine, che temono il rimpatrio.

    Lo spot si rivolge a tutte loro. E conclude: «Pensaci».
    Frasi concise, per un messaggio facilmente comprensibile. Poche parole per cercare di fermare una strage sconosciuta, che si consuma all'insaputa dell'opinione pubblica.

    La cronaca racconta solo i pochi casi di bambini ritrovati tra i rifiuti, quasi sempre già morti. Ma i dati ufficiali sono gravemente carenti. Secondo le associazioni che operano nel settore, probabilmente viene ritrovato solo un neonato su dieci. Nove muoiono senza che nessuno lo venga a sapere. Soffocati in un sacchetto di plastica, oppure uccisi nella macchina tritarifiuti. Per i loro poveri resti nessuna bara bianca. Ad accoglierli solo la desolazione di una discarica.


    Eppure basterebbe poco per fermare l'eccidio. «Abbandonare un neonato è sempre un gesto disperato - afferma Luigi Morgano, segretario nazionale d ella Fism - che forse potrebbe essere evitato se ci fosse maggiore informazione».


    La campagna della Fism è, infatti, prima di tutto informativa e di prevenzione. In tal modo, spiega ancora Morgano, si potrà «offrire un aiuto concreto a quelle madri che vivono una situazione di difficoltà e insieme contribuire a dare una opportunità di vita, altrimenti negata, a quei neonati».


    Il messaggio andrà in onda su Canale 5, Italia 1 e Rete 4, da lunedì 27 giugno fino a domenica 3 luglio, con quattro passaggi al giorno su ciascuna rete televisiva. Lo spot arriverà anche su internet, su TgCom, e sarà trasmesso sui canali tematici del gruppo Mediaset Duel Tv, Mt Channel, Happy Channel, e Italian Teen Television. Ma la Fism rivolge un appello a tutte le reti televisive, nazionali e locali, perché prendano a cuore il problema, e informino le future madri.

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    benimussoo
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    Scripta Manent...
    Junior Forum
    00 24/01/2006 09:16
    "La cronaca racconta solo i pochi casi di bambini ritrovati tra i rifiuti, quasi sempre già morti. Ma i dati ufficiali sono gravemente carenti. Secondo le associazioni che operano nel settore, probabilmente viene ritrovato solo un neonato su dieci. Nove muoiono senza che nessuno lo venga a sapere. Soffocati in un sacchetto di plastica, oppure uccisi nella macchina tritarifiuti. Per i loro poveri resti nessuna bara bianca. Ad accoglierli solo la desolazione di una discarica."

    Sono giorni che cerco di dare una risposta a questo 3d, mi fà troppo male, eppure esiste questa realtà. Questo mi fà riflettere in un senso unico...

    Di come l'uomo dovrebbe ancorarsi a Dio...Quando tutto va bene, dimentichiamo che sulla terra siamo di passaggio; quando qualcosa non va secondo i nostri desideri, ci ricordiamo di Dio, per supplicarlo o vergognosamente o anche contestarlo, perchè Lui che non fà la nostra volontà.

    Ci vergognamo perchè ci rivolgiamo a Lui solo nelle necessità, non ci accorgiamo che è Lui che ci mette nelle necessità, come per dirci: "Senza di me sei sulla strada sbagliata!"

    L'unico strumento che abbiamo è la preghiera rivolta a Lui, e penso a tutti questi suoi figli nati o meglio mai nati, immagino tutti questi bambini seduti al suo fianco in vesti candide come tanti angeli!

    Ciao Dana [SM=x511460]
  • Teodoro Studita
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    00 06/03/2006 00:13
    Prendo spunto da una una interessante osservazione di barnabino, che vede, sul solco di una paleolitica lettura protestante, nei "nepioi" di Lc:10,21 i "bambini", e così risponde quando si fa notare che più verosimilmente si parla di "piccoli", più vicini ai "poveri di spirito" delle beatitudini di Matteo che ai bambini veri e propri.


    Non capisco come puoi filologicamente fare un accostamento di questo tipo. I poveri di spirito ed i bambini non mi pare che vengano mai accostati da gesù o da altri scrittori.

    Se vuoi "tirartela" da filologo invece di criticare chi filologo non è e non pretende di esserlo dovresti motovare le tue spiegazioni, frutto, mi pare, di schiacciare i tasti a caso sulla tastiera. Si dice che con adeguato tempo a disposizione anche una bertuccia riuscirebbe a comporre l'Amleto...



    Cominciamo col leggere il testo:

    Exomologoumai soi, pater kurie tou ouranou kai ths ghs hoti apekrupsas tauta apò sophwn kai sunetwn, kai apekalupsas autà nhpiois;


    Il termine in questione è lo stesso utilizzato da Matteo nel passo parallelo.

    In questo preciso momento non sono a casa mia e dunque non posso fare una analisi del lemma, pertanto apro il thread rimandando a tra qualche ora l'approfondimento.
    Certo è che nei dintorni non si parla di bambini, e la prima cosa che viene da chiedersi, anche leggendo una traduzione, è dove sarebbero i bambini a cui Dio ha rivelato (de-criptato, per l'esattezza) cose nascoste, visto che Gesù si stava rivolgendo ad adulti, ancorché illetterati e "semplici".


    [Modificato da Teodoro Studita 06/03/2006 0.16]

  • barnabino
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    00 06/03/2006 11:24
    Caro Teodoro,

    Non mi pare che cambi molto il senso della frase, sia che piccoli indica i "poveri di spirito" oppure qualche cosa d'altro il principio è che la comprensione delle scritture non è riservata agli intelettuali ma è riservata a quanti aprono davvero il loro cuore alle scritture senza superbia alcuna.

    Non è importante conoscere tutte le sfumature del termine agape per amare, è necessario semplicemente amare. Che senso ha avere tutta la conoscenza di questo mondo se non hai amore e ti rivolgi ai tuo fratelli con termini astiosi? La conoscenza gonfia, dice Paolo, ma l'amore edifica.

    Invece di stare sempre a polemizzare comincia ad amare e mostrare temerezza ai TdG , allora avrai capito cosa vuol dire essere i "piccoli" a cui Gesù ha rivelato la piena comprensione delle scritture. Anche senza la filologia.

    Shalom [SM=g27998]
  • barnabino
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    00 06/03/2006 11:48
    Non ho ben capito cosa cosa intendi tu per bambini, qui nessuno intende "bambini" in senso strettamente letterale.

    Ed in tutti i casi, anche se non è fondamentale, dissento che da un punto di vista filologico nepios possa indicare i ptochoi. Si tratta di due concetti diversi, nel primo caso si parla di una situazione misera, che fa pensare a qualcuno che mendica lo spirito rendendosi conto della sua situazione di bisogno, mi sembra diverso da nepios.

    Nelle scritture nepios sembra invece indicare (se usato in senso metaforico) l'opposto di teleioi, ovvero una persona che non possiede una conoscenza avanzata e profonda. In 1 Corinti 3,1 Paolo parla di nepios come coloro che hanno ancora bisogno di conoscere i fondamenti del cristianesimo. In 1 Tessalonicesi 2,7 come dei cristiani che sono stati allevati dagli apostoli nei rudimenti del cristianesimo. In Matteo 11,25 nepios è messo in contrasto con la sapienza di questo mondo. In Romani 2,20 è associato alla semplicità ed ignoranza intelettuale, in Galati 4,3 è in relazione con le cose "elementari" contrapposte alla sapienza cristiana e in Efesini 4,14 con l'essere immaturi nella conoscenza.

    Personalmente mi pare che le due parole esprimano due concetti diversi, tu cosa ne dici? Ed in tutti i casi non capisco la tua polemica su questo punto... assurdo!

    Shalom [SM=x511460]
  • Teodoro Studita
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    00 08/03/2006 12:12
    Caro barnabino,
    ti ringrazio per gli amorevoli consigli


    Invece di stare sempre a polemizzare comincia ad amare e mostrare temerezza ai TdG , allora avrai capito cosa vuol dire essere i "piccoli" a cui Gesù ha rivelato la piena comprensione delle scritture. Anche senza la filologia.



    Questo tuttavia è la sezione scientifica di un forum, non un’aula di catechismo, e la mia funzione è quella di esaminare i testi, donde più che la “tenerezza” è in questa sede necessaria la “scienza”.

    Ma veniamo al punto. Io ho contestato la traduzione nhpios = fanciullo, bambino, e mi sembra che anche tu sia d’accordo nel dire che Gesù si stava riferendo ai “semplici”, piuttosto che ai “fanciulli”, come ben evidenziato da questi riferimenti:


    Nelle scritture nepios sembra invece indicare (se usato in senso metaforico) l'opposto di teleioi, ovvero una persona che non possiede una conoscenza avanzata e profonda. In 1 Corinti 3,1 Paolo parla di nepios come coloro che hanno ancora bisogno di conoscere i fondamenti del cristianesimo. In 1 Tessalonicesi 2,7 come dei cristiani che sono stati allevati dagli apostoli nei rudimenti del cristianesimo. In Matteo 11,25 nepios è messo in contrasto con la sapienza di questo mondo. In Romani 2,20 è associato alla semplicità ed ignoranza intelettuale, in Galati 4,3 è in relazione con le cose "elementari" contrapposte alla sapienza cristiana e in Efesini 4,14 con l'essere immaturi nella conoscenza.



    Aggiungere qualche rilievo tecnico. Come ben ci dice il DENT, 480-1, nhpios in Luca e Paolo indica il fanciullo non in sé, ma in quanto “essere immaturo”, e una sfumatura analoga la troviamo nei LXX, dove lo stesso lemma tende ad indicare “ignorante”. Questo ben si ricollega al secondo significato proposto dal Rocci (p.1281) “puerile, semplice, inesperto, sciocco, stolto”, attestato abbondantemente nel greco classico. Tra i due significati, di “fanciullo”, e di “inesperto”, il Kittel afferma che “the sense of foolish”, “inexperienced”, in more dominant in Gk, citando Euripide, Luciano, Giuseppe Flavio (p.913, vol IV).
    E’ lo stesso contesto, che pone i nhpioi in contrapposizione con i sophoi, a confermare che si sta parlando di “piccoli” in quanto a sapienza, non in quanto ad... altezza! (cfr. ibidem, succ.)

    Pertanto concludo sostenendo che la versione protestante che rende “nhpios” = fanciullo, o “piccolo fanciullo”, sia fuorviante, perché non rende la sfumatura del termine greco, che non a caso sceglie nhpios invece di pais o teknon, termini che invece indicano “fanciullo” in senso stretto fuor di ogni allegoria.

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    sandraN
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    Scripta Manent...
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    00 08/03/2006 13:29
    Non vedo il problema. Quando la TNM traduce "bambini" è chiaro che lì Gesù non parla di bambini letterali ma di tali in senso figurativo , cioè di coloro che sono semplici come bambini.

    Ma comunque cosa cambia rispetto a qualche altra traduzione?

    Il senso delle parole di Gesù nella versione della TNM lo comprende anche un bambino di tre anni.

    Cosa c'è di fuorviante in questo passo della TNM se non il solito pretesto per attaccare la TNM e per ricominciare con le solite contumelie?

    Sandra.
  • Teodoro Studita
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    00 08/03/2006 14:11
    Cara Sandra,
    Mi rendo conto delle vostre ( e tue) perenni manie di persecuzione, ma la resa della TNM non è in topic, né è mai stata menzionata nei precedenti interventi. Il rilievo tecnico che ho fatto (la versione nhpios=fanciullo) riguarda peraltro anche molte traduzioni in uso nella Chiesa Cattolica, donde non vedo proprio come si possa intendere questo post come "contro" la TNM.
    Ti ricordo infine che questa è una sezione tecnica e che né io, né i foristi in generale sono interessati a polemizzare con i TdG, ma semmai a discutere sui testi greci e latini che di volta in volta si analizzano.
    Essendo la TNM una traduzione non accolta dal mondo accademico in quanto evidentemente manipolata, essa non può trovare alcuno spazio in questa sezione, donde ti rimando a quella dedicata all'ecumenismo, dove potrai dibattere di TNM fino allo sfinimento.
    Un saluto,

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    sandraN
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    Scripta Manent...
    Senior
    00 08/03/2006 17:24
    Sì, ma "guarda caso" la TNM in Luca 10:21 traduce nhpioi con bambini.

    Che poi io ( o noi ) siamo affetti da manie di persecuzione non credo proprio, credo piuttosto che tanto tu quanto Polymetis siate affetti da paranoia fobica cronica nei confronti di noi TdG.

    Basta vedere quale "perla" hai inserito nel tuo ultimo intervento:


    Essendo la TNM una traduzione non accolta dal mondo accademico in quanto evidentemente manipolata.



    E non sò in quanti 3D e posts ritornate alla carica per cercare di trovare le manipolazioni che esistono solo nella vostra immaginazione.( vedi il tuo ultimo post su Giov.7:29; 16:27; 17:8 )

    L'intenzione di dibattere di TNM fino allo sfinimento non è evidentemente una mia ( o nostra )intenzione, ma vostra.

    Lascio ad altri giudicare se poi una sezione scientifica possa impunemente ospitare le gratuite battute al vetriolo del moderatore ( che scientifiche non lo sono affatto ) e nello stesso tempo censurare le repliche di chi ne è oggetto.


    Sandra.
  • Teodoro Studita
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    00 08/03/2006 19:36

    gratuite battute al vetriolo del moderatore ( che scientifiche non lo sono affatto )



    Nessuna "battuta al vetriolo". Il fatto che non esiste un solo ateneo al mondo che prenda in seria considerazione la "Traduzione del Nuovo Mondo" è un dato di fatto. E poiché questa è una sezione scientifica, adottiamo gli stessi criteri del mondo accademico, gli stessi criteri epistemologici, lo stesso rigore formale. Per questi motivi la TNM non può trovare alcuno spazio in questo contesto.
    In conclusione, se a te piace leggere del Cristo-rappresentante, nessuno ti vieta di farlo, purché tu lo faccia altrove, non in una sezione che legge i testi quali essi sono, non come appaiono dopo le interpolazioni della Società di Torre di Guardia.
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