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Onori...e Militari

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    Justee
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    00 13/09/2004 12:46
    Dal 2005 abolito il servizio di leva obbligatorio
    Gli ultimi a fare il militare saranno i nati nel 1985. Chi ha ottenuto il rinvio per motivi di studio, non dovrà più partire

    ROMA (30 lug. 2004) - L'Aula della Camera ha definitivamente approvato il provvedimento che abolisce il servizio militare obbligatorio di leva a partire dal 2005. I sì sono stati 433, 17 i no, 7 gli astenuti (i Verdi). In base al testo approvato oggi, gli ultimi a prestare il servizio di leva saranno i nati nel 1985. L'approvazione è stata salutata da un applauso bipartisan dell'Aula.
    IL provvedimento varato oggi dalla Camera anticipa di due anni la fine del servizio militare obbligatorio e dunque la nascita di un esercito professionale (in un primo momento la naja obbligatoria sarebbe dovuta terminare nel 2007). La nuova legge, dunque, fissa al primo gennaio 2005 la fine della leva e stabilisce l'arruolamento volontario a partire dal prossimo anno. Secondo la legge l'obbligatorietà del servizio militare termina con i nati entro il 1985. Chi, invece, ha ottenuto il rinvio della leva per motivi di studio, non dovrà più partire per il servizio militare.
    In base alla «Legge Martino» varata oggi alla Camera, le chiamate per lo svolgimento del servizio di leva sono sospese a decorrere dal 1 gennaio 2005. Fino al 31 dicembre 2004 sono chiamati a svolgere il servizio di leva, anche in qualità di ausiliari nelle Forze di polizia ad ordinamento militare e civile e nelle amministrazioni dello Stato, i giovani nati entro il 1985. Il servizio militare volontario potrà essere svolto, nei ranghi dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica, nella categoria dei Volontari in Ferma Prefissata (VFP) per la durata di un anno o quadriennale, con possibilità di rafferme, oppure in quella dei Volontari in Servizio Permanente (VSP).
    In base al testo approvato oggi, votato da tutta la Cdl e dal centrosinistra, mentre il Prc si è opposto e i Verdi si sono astenuti, viene anticipata la professionalizzazione delle Forze armate italiane. Il servizio di leva doveva scomparire del tutto a partire dal 2007, ma con la nuova legge l'esercito professionale sarà realtà già il prossimo anno. Per assicurare il mantenimento degli organici di Esercito, Marina ed Aeronautica, nella precedente lettura il Senato ha previsto che a partire dal prossimo anno i giovani che vogliano entrare nelle forze di Polizia dovranno passare un anno nelle forze armate. In pratica, per diventare poliziotti, carabinieri ma anche guardie di finanza, guardie forestali e vigili del fuoco, bisognerà fare un anno di naja, nel corso del quale si verrà pagati 850 euro al mese, che diventeranno 980 dopo il primo trimestre. Una volta congedato l'ultimo contingente di leva, le Forze armate italiane impiegheranno solo volontari, e l'Italia avrà a tutti gli effetti un esercito professionale, come quello della Gran Bretagna e degli Stati Uniti.
    La fine della leva obbligatoria manda in soffitta anche gli obiettori di coscienza. In Italia l' obiezione di coscienza è legalmente riconosciuta dal 1972, con la legge 772 che istituisce il servizio civile in alternativa a quello militare. Prima di allora, per chi rifiutava la leva c' era il carcere. I primi due casi di obiezione di coscienza risalgono al 1948; rifiutavano la divisa inizialmente i Testimoni di Geova, assieme ad alcune personalità non violente ed i primi anarchici. All' inizio degli anni '60 si hanno i primi casi di obiettori cattolici. L' "esercito" degli obiettori nel tempo è cresciuto di numero e ora confluirà nel servizio civile volontario.


    «Il Mondo non sarà mai abbastanza vasto, né l’Umanità abbastanza forte per essere degni di Colui che li ha creati e vi si è incarnato»
    (P. Teilhard de Chardin, La vision du passé, in “Inno dell’universo”, Queriniana, Brescia 1995, p. 76)>>



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    benimussoo
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    Scripta Manent...
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    00 08/05/2006 09:45
    Ancora la nostra Italia sta piangendo per i due Alpini e un Maresciallo dei Carabinieri, non riesco a farci l'abitudine sapere che dei mascalzoni possano distruggere la vita che Dio ha donato. Sapere che si trovavano in quel territorio per portare la pace.

    Desidero essere vicino al dolore dei famigliari, e che le preghiere possano essere di conforto al grande dolore che provano. Mentre per tutti coloro che sono in missione trovino la forza e il coraggio di resistere, mi sento vicina a loro con le preghiere.

    Una Italiana Dana [SM=x511460]
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    Thommi
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    00 08/05/2006 16:29
    Scusami Dana
    questo è il secondo post di questo stampo in 2 giorni.
    e, come il precendente, non lo condivido.
    mi dispiace che ancora oggi esista questo nazionalismo esasperato; nel mondo ci sono tante persone che muoiono e per quanto mi riguarda sono tutti uguali che siano afghani, Etiopi iraqeni o soldati italiani.
    se proprio devo fare differenze direi che i soldati sono quelli che più di tutti sapevano a cosa andavano incontro; se l'abbiano fatto per pace o per denaro non ci è dato saperlo ma non trovo cmq che debbano viaggiare in first class.
    Il fatto che qualcuno rida ad un funerale non mi tocca per niente e anzi trovo spregevole che ancora esistano certi perbenisti che si concentrano su certe frivolezze quando nel mondo si muore per fame e violenza.

    Un cittadino del mondo Thommi [SM=x511460] cvdf