00 27/05/2006 21:25
Re: Re: Re: Ciao Gabbiano.....

Scritto da: .gandhi. 27/05/2006 18.45

Da quello che leggo, loro hanno chiesto il permesso al sito.
Quindi lo hanno il permesso, visto che hanno posto anche delle regole su come riportarlo.

Tu hai chiesto il permesso al forum liberamente, per riportare continuamente discussioni che sono nate in quel forum?


gandhi




Che il forum liberamente abbia o meno chiesto l'autorizazione a pubblicare parti del sito a me non può importare. E' una questione che non riguarda nè il sottoscritto, nè il presente forum.
Non ho bisogno di chiedere permessi ai forum in rete per riprodurre posts o parti di essi.
Esiste già una regolamentazione, che è la

legge 248/2000 Art. 14 :



1. L’articolo 171-ter della legge 22 aprile 1941, n. 633, è sostituito dal seguente:

«Art. 171-ter. - 1. È punito, se il fatto è commesso per uso non personale, con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da cinque a trenta milioni di lire chiunque a fini di lucro:

a) abusivamente duplica, riproduce, trasmette o diffonde in pubblico con qualsiasi procedimento, in tutto o in parte, un’opera dell’ingegno destinata al circuito televisivo, cinematografico, della vendita o del noleggio, dischi, nastri o supporti analoghi ovvero ogni altro supporto contenente fonogrammi o videogrammi di opere musicali, cinematografiche o audiovisive assimilate o sequenze di immagini in movimento;

b) abusivamente riproduce, trasmette o diffonde in pubblico, con qualsiasi procedimento, opere o parti di opere letterarie, drammatiche, scientifiche o didattiche, musicali o drammatico-musicali, ovvero multimediali, anche se inserite in opere collettive o composite o banche dati;

(il grassetto è mio)

Dal sito
www.senato.it/verdi

"Un atto per ribadire che la duplicazione senza fini di lucro è permessa e garantita dalla legislazione vigente. Per la precisione si entra nell'ambito dei reati solo quando tale duplicazione supera le cinquanta copie...In particolare temiamo che l'eccessiva richiesta, da parte delle aziende, di atteggiamenti protezionistici sui materiali digitali produca alla fine misure di restringimento delle libertà in Internet...Invece la copia per uso personale non può essere perseguita sia perchè questo produrrebbe limitazioni alla diffusione di conoscenze e di cultura nell'ambito della società, sia perchè nei settori in questione il suo impatto economico è già largamente previsto e conteggiato nel prezzo di vendita."


Aggiungo che non riporto da altri forum parti di posts per incaggiare una guerra santa, ma per chiarire posizioni da un punto di vista diverso, nel limite delle libertà personali e nel rispetto delle libertà dei foristi che scrivono in altri forum.
Questi foristi che scrivono in pubblico ed il cui contenuto giunge fino a casa mia non credo trovino da ridire se alle loro asserzioni oppongo le mie, nel limite del rispetto delle reciproche libertà di parola e di espressione, che è quella qui consentita.

Faccio inoltre presente a gandhy, che vorrebbe ridurre questo comportamento ad un diatriba personale, che il regolamento del presente forum e quello di Anime libere, anche se sono simili nel contenuto, e magari l'hanno copiato, come tu dici,
non hanno però incluso in esso, MOLTO CIVILMENTE, l'elemento pregiudiziale ed antiliberale contenuto nel forum a cui, forse, dovrebbero essersi rifatti.
Difatti il forum in causa, nel suo regolamento, contiene un preambolo che non invita semplicemente, nel rispetto di un normale regolamento, ad aderire e partecipare alle discussioni nel forum, oppure uno scopo che potrebbe essere quello, se volessero, di parlare di una particolare comunità religiosa ed approfondirne gli aspetti sociali e dottrinali, per vedere fino a che punto c'è repressione di scelta e di coscienza,
ma invita ad un'azione precisa.
Lo scopo è quello di evidenziare errori e contraddizioni, (non delle comunità in generale come è recitato nel forum presente), ma di una e sola particolare comunità, e far risaltare come l'adesione a quella comunità " finisca per reprimere - e in molti casi annullare completamente - la libera ed autonoma capacità di decidere ed agire secondo coscienza, con conseguenze spesso drammatiche, a vari livelli dell'esperienza umana."

Chi decide di aderire al forum deve obbligatoriamente accettare il regolamento con il suo preambolo.
IN pratica lo scopo non è più la finalità che il forum si propone di dimostrare, dopo discussioni e partecipazioni, ma è l'anticipazione di un obiettivo già a priori dato per scontato.

Che poi io abbia diritto a riportare parti di quel forum, (all'occasione e non per ribattere per ripicca), ma per vero interesse, è previsto da uno specifico articolo del regolamento, che recita:

"Con la tua iscrizione riconosci di essere il solo responsabile del contenuto dei tuoi messaggi e accetti di mantenere indenne questo Forum e i suoi Gestori da qualsiasi reclamo possa essere fatto in relazione a qualunque messaggio presente sul Forum.

Ribadisco, molto educatamente, a Gandhy che non me la sento più di continuare in questa personalizzione della questione e che io non ho nessun rancore nei confronti di nessuno, tantomeno delle stimabilissime persone di quel forum, come ho già ripetuto. La mia nasce come questione di principio ed intende essere discussa come tale. Se dovessi aver errato, non avrò problemi a porgere le mie scuse.

Un'altra cosa:
Al di là della precisazione appena fatta sullo scopo del forum, non è mia intenzione sovvertire e mettere in discussione tutto il buon lavoro fatto in quel forum, soprattutto per quanto riguarda l'evidenziazione del calpestamento dei fondamentali diritti umani.
Le questioni di ordine dottrinale non mi interessano se non nella misura in cui limitano le libertà personali.
L'adesione a qualunque credo non mi riguarda, se non nella misura in cui questa adesione calpesta i diritti di parola e di espressione, nonchè quelli di assentire e dissentire del cittadino credente, come ha giustamente e felicemente messo in risalto il giurista prof. Parisi.
Delle esperienze raccontate va presa sicuramente nota per il loro impatto sulla coscienza di chi le racconta, avendo egli sicuramente la libertà e la necessità di esprimere e raccontare ciò che gli accade, ottenendo in questo modo la comprensione ed il conforto di chi è spinto a concederlo a titolo di solidarietà.

Spero di aver chiarito

Tanti saluti
Il Gabbiano