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Commento n°2

Poiché siamo costituzionalmente spirituali, troveremo la vera felicità non nei valori materiali, ma nel risveglio spirituale del nostro innato amore per Dio. Più amiamo Dio, più diventiamo felici.
L'amore per Dio genera amore per tutti gli esseri viventi, nostri fratelli e sorelle di un'unica universale famiglia di Dio.



Questo è un aspetto molto interessante. Il cristiano crede che la natura umana sia una unità duale, fatta di corpo e di spirito. È immediato il concetto che non possiamo trovare la vera felicità nei valori materiali perché come scrive s. Agostino: “Ci hai fatto per te, Signore, e il nostro cuore non ha pace finché non riposa in Te". (Conf. I, 1.1), tuttavia noi crediamo non solo possa essere l’amore per Dio a sviluppare amore per tutti gli esseri viventi, nostri fratelli e sorelle, ma crediamo che ciò possa succedere anche nel verso opposto. Cioè amando l’altro fratello o sorella, o chiunque abbia volto umano si può amare Dio, anche in maniera non confessionale. Difatti crediamo fermamente nelle parole del Signore quando dice in Mt 25:35-41: Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.”

Cioè non solo esclusivamente la spiritualità e lo spirito, ma anche la corporeità può essere il trampolino di lancio reale che ci porta a Dio. Tuttavia sebbene il Signore ci abbia donato il suo spirito e ci ha donato un cuore nuovo, alcuni continuano a trasformare quel trampolino di lancio verso l’alto in un piano inclinato verso il basso.

Il cristiano autentico sa bene di vivere la realtà del “già e non ancora” e che non è esente da errori morali ed etici. Tuttavia la corporeità si presenta come l’unico canale di comunicazione che il Signore ci ha donato per avere un confronto con noi stessi, il mondo che ci circonda e Dio. La corporeità è come una finestra aperta verso il mondo.

Capolavoro di tutta la creazione operata dall’Amore, la corporeità-corpo, è tempio dello Spirito Santo, fonte di relazione, di procreazione, elemento redento da Cristo, vestigia dell’anima. Nel corso dei secoli il concetto “corporeità-corpo” viene dapprima scisso e poi stravolto fino alla idolatria di un nuovo concetto olistico e antropotecnico: “corpo” . La corporeità-soggetto una volta rappresentata anche nella sua sessualità attraverso memorabili opere iconografiche, adesso decompone e decostruisce il suo significato dinamico divenendo corpo-oggetto per essere sottovalutato, colpevolizzato, paradossalmente rivalutato come elemento di studio scientifico (dal campo prettamente chirurgico fino al campo psichiatrico) in sezioni sempre più piccole; il corpo-oggetto viene mercificato, erotizzato, rappresentato attraverso la fotografia e la cinematografia per decadere solo attraverso un’interpretazione sessista, poi sessuomane divenendo infine un feticcio ed oggetto statico di pornografia. Infine, la corporeità-corpo è uccisa nella sua essenza considerandola priva di un qualsivoglia elemento spirituale.

Invece, dobbiamo dire riguardo alla costituzione stessa dell’uomo che è “Unità di anima e di corpo,…sintetizza in sé, per la stessa sua condizione corporale, gli elementi del mondo materiale, così che questi attraverso di lui toccano il loro vertice e prendono voce per lodare in libertà il Creatore…l’uomo…è tenuto a considerare buono e degno di onore il proprio corpo…in verità [però] non sbaglia a riconoscersi superiore alle cose corporali e a considerarsi più che soltanto una particella della natura o un elemento anonimo della città umana. Infatti, nella sua interiorità, egli trascende l’universo delle cose… non si lascia illudere da una creazione immaginaria che si spiegherebbe solamente mediante le condizioni fisiche e sociali, ma invece va a toccare in profondo la verità stessa delle cose.” (Gaudium et Spes 14)

Innegabile è l’oggettivizzazione dell’uomo. Si affermano, inesorabili, la corrente di pensiero “liberista” (per cui «tutto è permesso» in campo scientifico), la corrente di pensiero “pragmatista” (per cui si abbandona l’Assoluto per eleggere ad assoluto il relativismo e la legge dell’utile) ed infine la corrente di pensiero “scientista” (per cui la società da antropocentrica si trasforma in antropotecnica).

Il pensiero cristiano risponde a questa interpretazione del corpo in questi termini “Inoltre tutto ciò che è contro la vita stessa…tutto ciò che viola l’integrità della persona umana… tutto ciò che offende la dignità umana…mentre guastano la civiltà umana, disonorano coloro che così si comportano più ancora che quelli che le subiscono e ledono grandemente l’onore del Creatore” (cfr. Gaudium et Spes 27). Senza il corpo l’uomo non potrebbe comunicare se stesso “al” mondo né potrebbe ricevere nulla “dal” mondo (mondo inteso come “l’altro” e “il cosmo”) e di conseguenza non potrebbe nemmeno porsi la domanda antropologica per eccellenza “chi è l’uomo?”. Il nostro corpo è in grado di conoscere tutto ciò che ha di fronte, ma non può conoscere e vedere se stesso come veramente egli è. L’uomo è in grado di vedere e capire l’altro, ma non se stesso di conseguenza solo l’altro può conoscere noi e solo noi possiamo conoscere l’altro. La reale e pura conoscenza di noi stessi rinvia ad una dimensione angelica e paradisiaca. Il corpo non può e non deve essere considerato dal di fuori come un aggregato di cellule da studiare (Körper). Il corpo dev’essere studiato con la consapevolezza che si sta studiando la “persona”, un soggetto senziente (Leib), una totalità di spirito e corpo.

Ogni bene
Marcuccio

[Modificato da =Marcuccio= 24/03/2007 15.23]