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Sai Baba

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    00 28/06/2006 10:07
    Chi è Sai Baba

    Sathya Sai Baba è nato il 23 Novembre 1926 a Puttaparthi, un piccolo villaggio nella regione dell'Andra Pradesh, nel centro-sud dell'lndia. Fin dalla prima infanzia Sai Baba ha sostenuto, attraverso il Suo insegnamento, che l’istruzione insieme allo sviluppo del carattere (educazione), la conservazione dello stato di salute e la soddisfazione dei bisogni primari dell’uomo sono diritti concessi da Dio a tutta l’umanità, senza distinzione di classe sociale, razza o credo religioso. In assoluta coerenza tra le parole pronunciate e le azioni realizzate, Sathya Sai Baba ha intrapreso fin dalla giovinezza numerose iniziative culminate nelle Grandi Opere Sociali portate a termine in questi ultimi anni: l’Istituto di Educazione Superiore, l’Istituto Superiore di Medicina, il Progetto Acqua Potabile. Se è vero che un albero si giudica sulla base dei frutti che produce, allora ogni considerazione sulla figura di Sai Baba non può prescindere dalla valutazione dell’imponente volume di inziative di Servizio ai bisognosi da Lui direttamente realizzate o intraprese dai membri dell’Organizzazione Sathya Sai di tutto il mondo. Esse comprendono strutture quali mense, ospedali, scuole, asili e attività di assistenza e di distribuzione di cibo e indumenti ai poveri e agli emarginati.

    Per quanto molte persone abbiano conosciuto la realtà di Sai Baba tramite la straordinarietà dei fenomeni in Lui riscontrati, spesso personalmente sperimentati, il miracolo più grande e indiscutibile che i Suoi devoti Gli riconoscono è quello di riuscire a trasformare l’animo umano. Sai Baba non dà importanza ai Suoi miracoli, li definisce solo uno stratagemma per attirare l'attenzione di colui che è troppo distratto dalle vicende e dalle preoccupazioni della vita.

    "Non date importanza ai miracoli. Non esagerate il loro significato.
    La grandezza del mio potere non sta in questi miracoli,
    ma consiste solo nel mio Amore.
    Tutti i miracoli apparenti non sono che goccioline di quell'oceano d'Amore.
    Non fatevi abbagliare dalle goccioline.
    Intravedete l'oceano e tuffatevi profondamente in esso”.
    Baba

    Le straordinarie capacità e l’Amore manifestati da Sai Baba in maniera del tutto naturale e spontanea non devono indurre nell'errore di credere che chiunque rivolga a Lui un'invocazione di guarigione, poi effettivamente l'ottenga. Alcuni affrontano un viaggio disagevole in condizioni di salute assai critiche nella speranza che il contatto con Baba determini la loro guarigione. Non è necessariamente così. Sai Baba sa quando è necessario rimuovere uno stato di sofferenza fisica e quando invece va infuso nell’ammalato tanto coraggio e tanta forza da metterlo nella condizione di accettare serenamente la sofferenza e la morte. Conoscendo tutto di ognuno di noi, Egli sa cosa è meglio per il nostro bene e per la nostra crescita spirituale, anche se le Sue scelte sfuggono alla nostra comprensione.

    Sai Baba non appartiene ad alcuna religione e non ne propaganda alcuna. Egli è solo nato in un contesto indù ma la sua Missione, pur riconoscendo la legittimità di ogni tradizione ed istituzione religiosa, le trascende tutte, giacché intende indicare all'uomo la via che conduce alla presa di coscienza della propria natura Divina, nel rigoroso rispetto degli insegnamenti spirituali universali comuni alle diverse tradizioni religiose.

    Sai Baba non chiede che la sua persona venga fatta oggetto di venerazione o di culto. Egli raccomanda di onorare Dio nella forma da cui ciascuno si sente attratto e nella quale si è stabilito per cultura o educazione e di seguire gli insegnamenti e i modi di culto e di preghiera della propria tradizione religiosa, perlomeno fino a quando il ricercatore non abbia trasceso la religiosità in favore della spiritualità, passando così da una ricerca esteriore ad una ricerca interiore.

    Sai Baba è un personaggio conosciuto a livello internazionale. Se ne parla in tutti i paesi del mondo, e molti leaders politici e religiosi, scienziati, studiosi, educatori, sia orientali che occidentali, si recano da Lui per suggerimenti relativi al proprio cammino spirituale e al proprio comportamento sociale.

    Sai Baba è un educatore. Ha fondato un sistema educativo scolastico comprendente tutti i livelli, da quello elementare a quello universitario, completamente gratuito, dove insieme ai programmi ministeriali vengono impartite lezioni di vita basate su 5 valori, da lui chiamati Valori Umani: Verità, Rettitudine, Pace, Amore e Non-Violenza. L’insegnamento di questi valori ha lo scopo di fare in modo che lo studente si inserisca nel tessuto sociale restando fedele ai principi di onestà e rettitudine, avendo compreso che il lavoro non va inteso come mezzo per l’acquisizione di agi materiali ma come strumento per servire al meglio l’uomo e la società. Molte personalità del settore scolastico, dopo aver valutato il sistema Sathya Sai Education in Human Values, l'hanno adottato pienamente. I laureati presso le Università di Sai Baba vengono richiesti in tutto il mondo poiché, oltre ad un’elevata preparazione scolastica, l'integrità della loro vita rappresenta una prestigiosa garanzia di correttezza e professionalità.

    Sai Baba è un Maestro di Verità. La sua missione non richiede la diffusione di alcuna nuova forma di culto o di istituzione religiosa.
    I Suoi principali obiettivi sono:

    • Aiutare l'individuo a divenire consapevole della Divinità insita in lui e fare in modo che egli possa comportarsi coerentemente con questa verità.

    "Nell'uomo c'è la Verità. Nell'uomo c'è la Saggezza. Nell'uomo c'è l'Infinito."
    (Baba)
    • Stimolare l'uomo a compiere il proprio dovere nei confronti di sé stesso, della famiglia e della nazione.


    "Incomincia il giorno con Amore. Riempi il giorno con Amore.
    Trascorri il giorno con Amore. Concludi il giorno con Amore.
    Questa è la strada che porta a Dio."
    (Baba)
    • Fare in modo che in ogni relazione umana sia rispettato il principio della coerenza tra Pensiero, Parola e Azione.


    "Le parole non fanno i Valori Umani.
    Esprimete il vostro pensiero, ma poi mettete in pratica quanto avete pensato e detto.”
    (Baba)
    • Trasformare ogni uomo in un ricercatore della verità.

    "Come un filo attraversa una serie di brillanti, cosi il filo delI'Amore trapassa e lega insieme tutti gli esseri umani. Il Principio dell'Amore è la più grande forza di coesione che unisce tutte le pratiche spirituali, tutte le religioni, tutte le fedi, tutte le scritture, tutte le filosofie”. (Baba)

    "Non otterrete la Grazia di Dio con un mero cambiamento di religione. Dovete cambiare nella mente, nel modo di pensare. Non avrete le qualità di Dio limitandovi a cambiare il vestito, ma dovrete cambiare le vostre stesse qualità”. (Baba)



    Mettere in pratica l’insegnamento di Sathya Sai Baba permette all’individuo di evolvere e di sperimentare orizzonti di conoscenza più ampi.

    Sai Baba è il fondatore della "Sathya Sai Organisation" con sedi in tutto il mondo. L'Organizzazione comprende più di 2.000 Centri sparsi in 140 nazioni e si esprime attraverso quattro tipi di attività: Spirituali, Educative, di Servizio e Giovanili. L’Attività Spirituale concerne lo studio della letteratura Sai, gli aspetti devozionali ed etico – comportamentali. L'Attività Educativa prevede l’insegnamento dei 5 Valori Umani: Verità, Rettitudine, Pace, Amore, Non Violenza. L'Attività di Servizio coordina un servizio di volontariato rivolto a tutti i bisognosi nella convinzione che il modo migliore di servire Dio è quello di servire l’uomo. L’Attività Giovanile, cui partecipano i ragazzi tra i 16 e 30 anni di età, si integra e collabora in modo dinamico con le altre attività nel realizzare i progetti dell’Organizzazione Sai. L'opera di Sai Baba è caratterizzata dalla continua istituzione di scuole, ospedali, e luoghi di accoglienza per i poveri e da una costante assistenza gratuita. Tra le grandi opere sociali realizzate da Sai Baba, le Sue prime attenzioni sono sempre state riservate all’istituzione di Scuole e Università, nelle quali l’istruzione scolastica, completamente gratuita in ogni ordine e grado, si fonde nel più vasto concetto di EDUCAZIONE, intesa come pieno sviluppo delle potenzialità umane, nonché come conoscenza di sé stessi e della propria Natura Divina. Nel novembre 1991 è stato completato e inaugurato alla presenza del Primo Ministro dell'lndia il più moderno e sofisticato policlinico dell'lndia, il Super Speciality Hospital di Puttaparthi in cui la degenza, l’assistenza sanitaria, le terapie mediche e gli interventi chirurgici, anche i più sofisticati e delicati, sono eseguiti a titolo completamente gratuito. Nel gennaio 2001 Sai Baba, sempre alla presenza del Primo Ministro indiano, ha inaugurato il Super Speciality Hospital di Whitefield (Bangalore), dotato di 330 posti letto e 12 sale operatorie, specializzato in cardiologia, chirurgia vascolare e cardio – toracica, neurologia e neurochirurgia. Ad aprile 2004 il flusso di pazienti ha toccato le 250.000 unità, la maggioranza di provenienza dai ceti meno abbienti. Molti pazienti giungono dall’estero ad es. Nepal, Sri Lanka, Sud Africa, e persino dall’Europa.

    “I casi da noi trattati riguardano persone appartenenti agli strati sociali economicamente più deboli. La sanità gratuita e le procedure atte a salvare vite umane hanno ampie ramificazioni. Questo sistema consente di salvare intere famiglie dalla miseria.”
    (Dr. A.N. Safaya, direttore sanitario dell’ospedale)

    “Se le malattie e le sofferenze non fanno distinzione tra ricchi e poveri,
    perché dovremmo farlo noi?”
    (Baba)

    Per due milioni di persone nei villaggi dello stato dell’Andhra Pradesh, nel sud dell’India, l’approvvigionamento di acqua potabile è sempre stato un problema quotidiano assillante. La purezza dell’acqua non era garantita e in tanti casi vi era disponibilità solo di acqua inquinata. Dopo aver sollecitato invano il Governo affinché affrontasse il grave problema dell’acqua potabile, nel marzo 1994 Baba ha lanciato un progetto di enorme portata per dimensioni e rapidità di esecuzione. Oggi infatti, oltre 1000 villaggi sono provvisti di acqua potabile. Nel maggio 1999 altri due distretti, di Medak e Mahabubnagar, regolarmente vittime della siccità, iniziarono i lavori che entro il novembre 2000 avrebbero servito altri 320 villaggi, complessivamente un ulteriore milione di persone.

    Per tutte queste iniziative Baba non ha mai chiesto del denaro. Sensibilizza e invita chi ha capacità e possibilità a metterle a disposizione per il beneficio di tutti. Il Suo scopo è la trasformazione dell'animo umano; il suo miracolo è l'Amore che infonde nel cuore dei suoi devoti a beneficio dell'umanità intera. La Sua vita è il Suo messaggio, ed uno degli obiettivi che Sai Baba intende raggiungere è portare ciascun individuo ad essere in grado di percepire l’unità di fondo del messaggio di tutte le religioni nel rispetto della loro diversità:

    "C'è una sola religione: la Religione dell'Amore.
    C'è una sola casta: la Casta dell'Umanità.
    C'è un solo linguaggio: il Linguaggio del Cuore.
    C'è un solo Dio: Egli è onnipervadente."

    Migliaia di devoti da tutto il mondo si recano ogni giorno dell'anno in India per incontrare Sai Baba. Quando una persona si reca a Puttaparthi, la cosa cui aspira è la possibilità di avere un colloquio con Sai Baba, di ottenere consigli, di avere una benedizione o una guarigione. Alcuni vengono direttamente convocati da Baba mentre passa tra la folla. Per queste chiamate non ci sono appuntamenti o norme specifiche, è Baba che decide chi chiamare. I colloqui vengono concessi esclusivamente e totalmente per volere di Baba, indipendentemente dal ceto sociale, dalla religione di appartenenza o dalla posizione occupata. Durante il passaggio tra i devoti, raccoglie suppliche, crea con la mano la vibhuti, una cenere dotata di innumerevoli poteri taumaturgici e spirituali, oppure materializza oggetti diversi, che egli dona a scopo di guarigione o semplicemente per gratificare un devoto. Sai Baba accoglie tutti con Amore e Umiltà."Io sono venuto per servirVi" annuncia. Si interessa ai problemi di ognuno dando coraggio per sopportarli e risolverli. Infonde forza entrando nel cuore di tutti ed interviene per modificare il destino delle persone.

    Il vero scopo della Sua Missione è quello di instaurare la fratellanza degli uomini, l'unità di tutte le creature, quello di stabilire il dovere di amare tutti e servire tutti, ma il significato più profondo è quello di condurre tutti all'acquisizione di una visione unitaria dell'Universo. Il Suo più grande miracolo è la trasformazione dell'animo umano. La Sua forza sta nel condurre gli uomini sulla via del Bene e dell'Amore e nel rivelare il grande mistero della vita e dell'universo:

    Dio è dentro di Te. Scoprilo!

    Volevo visto che non avevamo informazioni su una ulteriore Religione di cui nel forum si parla inserire i collegamenti per capire e approfondire

    Sai Italia

    Sai World

    e un sito di ex

    Ex Sai Baba

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    Squarepusher
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    Benvenuto
    00 29/06/2006 03:02
    Dio è dentro di te
    Anche Sai Baba, in certe occasioni.

    www.exbaba.it/texts/sai_baba_mi_ha_molestato.htm
    -----------------------------------
    "Il Governo è la Sezione Intrattenimento del complesso militare-industriale"
    -Frank Zappa
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    ShivaBhakta
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    00 29/06/2006 19:09
    Salve a tutti.
    Io so di Sai Baba da molto tempo ormai.Ho alcuni libri scritti da una persona a cui Sai Baba stesso ha dettato il testo.Uno che partecipava (non so se vi partecipa ancora) in un forum induista in lingua inglese mi disse che suo fratello ha lavorato in uno degli ospedali fatti costruire da Sai Baba.E che non'era nulla che non andasse in quell'ospedale.Mi ha detto che le cose scritte sul sito di ex sono falsità scritte da missionari cristiani intenti ad ostacolare il culto di Sai Baba.

    Stella ha scritto:Volevo visto che non avevamo informazioni su una ulteriore Religione di cui nel forum si parla inserire i collegamenti per capire e approfondire


    Devo dire che quello di Sai Baba è un culto basato un leader carismatico e non una religione.

    Cordiali saluti.
    Mi chiamo Orlando.Per cortesia chiamatemi per nome e non per nickname.
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    Bicchiere mezzo pieno
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    00 29/06/2006 19:43

    Mi ha detto che le cose scritte sul sito di ex sono falsità scritte da missionari cristiani intenti ad ostacolare il culto di Sai Baba.



    Premetto che io non so nulla degli insegnamenti di Sai Baba nè di come viene impostata la vita della comunità dei fedeli che lo seguono. Una cosa però la devo dire. L'arte di etichettare le altrui intenzioni come malvagie adducendo dei moventi come 'ostacolo', 'denigrazione', 'livore, 'odio' ecc, è peculiarità delle sette chiuse che non maturano la loro esperienza al di fuori della loro comunità perchè considerano tutto il resto del mondo (ovvero il mondo che sta al di là dei confini della loro comunità) un maniero di ciechi incapaci di guardare al di là del proprio naso.
    Le accuse che vengono mosse da questo seguace di Sai Baba riguardo agli ex mi paiono le stesse che i Tdg ad esmpio rivolgono ai loro ex.

    Non c'è nulla di nuovo sotto il sole!

    E allora come si fa a sapere chi altera la realtà e chi invece dice il vero? Semplice! Il culto che accusa i suoi ex è un culto liberale, che permette di fare onesti confronti con i fuorisuciti così da capire anche le motivazioni che spingono alcuni all'abbandono e metterle in confronto con le motivazioni di coloro che sono convinti?
    Se sì allora potrebbero aver ragione i sostenitori del culto. In caso contrario, dato che non viene consentito il dialogo libero con gli ex, non credete che le accuse mosse siano il repertorio mnemonico che viene installato dai capi per manipolare e condizionare la mente degli adepti così da generare in loro pregiudizi gratuiti nei confronti dei fuorisuciti?

    Dire che gli attacchi degli ex sono dati da 'livore' 'odio' e 'voglia di ostacolare' diventa il miglior sistema di prevenzione usato dai Capi per chiudere gli occhi ai loro fedeli. I fedeli saranno così 'preparati' alle critiche e 1)o le eviteranno come la morte, 2)oppure se le sentiranno sistematicamente le condanneranno senza nemmeno valutarne i contenuti, perchè affetti dal pregiudizio che il loro Capo ha costruito in loro mattone su mattone.

    Questa è la triste realtà delle religioni a circuito chiuso (definite dalla gente comune anche 'sette').
    La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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    00 29/06/2006 22:15
    Ma io mi domando una cosa. Ma è così difficile lasciare una religione senza attaccarla? E' così difficile per un ex restare tranquillo senza attaccare la sua ex religione?

    Il sospetto che negli ex rimane un pò troppo risentimento che li fa inasprire mi pare che è giustificato.

    O mi sbaglio? ( come al solito [SM=g27987] )

    jyhu
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    00 29/06/2006 23:01

    Il sospetto che negli ex rimane un pò troppo risentimento che li fa inasprire mi pare che è giustificato.



    Ma perché dovrebbero covare del risentimento? A me pare che non è stato fatto loro nulla di dannoso o mi sbaglio? Non è questo che vuoi sottintendere? Perciò perché dovrebbero covare risentimento? In virtù di cosa, di quale motivazione?

    In fin dei conti la loro vecchia religione li ha trattati bene (non è questo che vuoi far capire?) Perciò motivi per il rancore mi pare che non ce ne siano (però forse mi sbaglio anch’io [SM=g27987] )…

    Tornando su Sai Baba. Se l'esperienza linkata da Squarepusher è vera allora rimango profondamente disgustato di come si possano strumentalizzare le credenze religiose per i propri tornaconti e soddisfacimenti personali.
    Certo che per poterlo sapere avrei dovuto avere io stesso un colloquio col Sai baba, così da farmi un'idea chiara.

    Però visti i presunti rischi, preferirei passare la mano.
    Sapete com'è...
    La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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    libero1978
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    00 29/06/2006 23:18
    Re:

    Written by: Bicchiere mezzo pieno 29/06/2006 23.01

    Il sospetto che negli ex rimane un pò troppo risentimento che li fa inasprire mi pare che è giustificato.



    Ma perché dovrebbero covare del risentimento? A me pare che non è stato fatto loro nulla di dannoso o mi sbaglio? Non è questo che vuoi sottintendere? Perciò perché dovrebbero covare risentimento? In virtù di cosa, di quale motivazione?

    In fin dei conti la loro vecchia religione li ha trattati bene (non è questo che vuoi far capire?) Perciò motivi per il rancore mi pare che non ce ne siano (però forse mi sbaglio anch’io [SM=g27987] )…



    No Bikky, non mi trovo con la tua mezza ironia.

    Secondo me uno dovrebbe avere quel tantino di sale nella zucca per capire che è tutto relativo. Quello che è dannoso per uno può essere benefico per un altro.

    Come è anche vero che lo stesso trattamento può essere positivo per uno e negativo per un altro.

    Vedi quante diverse religioni ci sono: ognuna è fatta su misura per ognuno di noi. Tutte possono essere giuste e tutte possono essere sbagliate. Perchè prendersela con la ex religione se uno si accorge che quella ex religione non fà più per lui?

    Il seguace di Sai Baba sbaglia di grosso se nel momento che si accorge che quella religione non lo soddisfa più comincia ad attaccarla.

    E questo vale per tutte le religioni. Non è forse anche per questa aggressività che sono scoppiate le guerre di religione?

    jyhu

    [Modificato da libero1978 29/06/2006 23.19]

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    ShivaBhakta
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    00 30/06/2006 16:54
    Re:

    Written by: ShivaBhakta 29/06/2006 19.09
    Mi ha detto che le cose scritte sul sito di ex sono falsità scritte da missionari cristiani intenti ad ostacolare il culto di Sai Baba.
    Cordiali saluti.



    In passato avevo letto quel sito di ex.Qualche ora fa mi sono ricordato che c'era anche la testimonianza di un musulmano.
    Cordiali saluti.
    Mi chiamo Orlando.Per cortesia chiamatemi per nome e non per nickname.
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    ShivaBhakta
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    00 30/06/2006 17:21
    Re: Re:

    Written by: ShivaBhakta 30/06/2006 16.54


    In passato avevo letto quel sito di ex.Qualche ora fa mi sono ricordato che c'era anche la testimonianza di un musulmano.
    Cordiali saluti.



    www.exbaba.it/texts/testimonianza_dall_ex_devoto_Said.htm
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    00 30/06/2006 21:13
    Per Libero:

    posso comprendere le tue rimostranze per aver io fatto l'analogia fra i Tdg e i devoti di Sai Baba, in quanto c'è una differenza abissale fra la notte e il giorno. Quello che io solamente contesto alla dirigenza dei Testimoni è lo sconsigliare e anzi l'invitare a distruggere qualunque documento o manifesto informativo possa essere stilato da un ex. Questo impedisce di farsi un'idea sui contenuti dei discorsi che l'ex-Tdg vuole portare all'attenzione. E se si sanno solo le cose più belle e non anche le cose 'brutte' di una confessione religiosa come si può dire che se la si sceglie si è operata una scelta consapevole e autonoma?
    Se poi gli ex raccontanto le bugie non ci sono problemi, basta non lasciarsi avvincere dai loro discorsi come 'per partito preso' ma usare la propria capacità di ragionare per scovare gli inganni. Dopo di che saremo noi stessi a trarre le dovute conclusioni.

    Però è ovvio che di fronte a una persona ragionevole e abituata a usare la logica e il raziocinio il consiglio di evitare di leggere materiale dei fuoriusciti sembra una cosa che puzza.
    Ora io lo so che il CD lo fa per dare applicazione a quel comando che in 2°Giovanni 10-11 che così recita:
    "10 Se qualcuno viene da voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non rivolgetegli un saluto. 11 Poiché chi gli rivolge un saluto partecipa alle sue opere malvage."

    ...però se analizziamo bene il contesto ci renderemo conto che qui si sta parlando dell'anticristo, ovvero colui che nega la venuta di Gesù sulla terra e la sua figliolanza con Dio; non sta certo parlando di tutta l'impalcatura dottrinale o meno di un'organizzazione cristiana! Il CD purtroppo qui fa l'errore di applicare questa scrittura a coloro che hanno rigettato il suo insegnamento, mentre qui Giovanni parla solo di coloro che hanno rigettato Cristo e non l'insegnamento degli apostoli.

    Infatti, come insegna Gesù in Marco 9:38-41, non è necessario far parte di una Chiesa per essere uno dei suoi, ma è sufficiente credere in Lui e agire nel Suo nome. Chi rigetta lui allora merita il trattamento prescritto dalla seconda lettera di Giovanni, non chi lascia una Chiesa per un'altra.
    Detto questo, figuriamoci quindi se è vietato leggere il materiale di ex-Tdg in base al principio di 2° Giovanni. Ma non se ne parla neanche! Questo è un chiaro travisamento delle scritture (non dico voluto attenzione, ma risultante da un errata lettura del testo!)

    Questo il discorso sotto il profilo scritturale. Sotto il profilo dei diritti umani, visto che ogni organizzazione religiosa rivendica il proprio diritto di dichiarare di possedere la verità e conseguentemente sconfessare i credi delle altre religioni senza mezzi termini, tutte queste stesse confessioni religiose, in virtù di ciò, hanno il preciso obbligo di sopportare mandar giù e digerire qualunque critica venga loro mossa, altrimenti fanno come gli scribi e i farisei che usavano ‘doppio peso e doppia misura’. Loro possono criticare gli altri e gli altri non possono criticare loro? Questa è un’ingiustizia ai principi della libertà e dell’uguaglianza! La critica invece serve a una confessione religiosa per capire dove è imperfetta sotto il profilo istituzionale e dove eventualmente dovrebbe migliorare per il benefico di tutti i consociati. Il cambiamento magari potrebbe ridurre il numero degli ex (che magari dopo i miglioramenti effettuati possono sentirsi sufficientemente soddisfatti e non avere più l’esigenza di abbandonare la propria organizzazione) e quindi essere di beneficio per la stessa sopravvivenza della confessione.

    E’ un errore pensare che le critiche siano aprioristicamente un attacco. Se le critiche sono basate su un fondo di verità e noi già le rigettiamo come potremmo venire a sapere questa verità? Ecco perché il confronto (e anche le critiche perché no?) sono necessarie e fondamentali, sia per i diritti umani, sia perché non contrarie alla Scrittura e sia perché la confessione può trovare degli spunti per migliorare se’ stessa.

    Sul discorso della relatività cui accenni, mi trovo perfettamente in linea con te. Ecco perché allora le confessioni chiuse devono diventare più aperte e consentire maggiore libertà di autonomia ai propri fedeli. Altrimenti non viene rispettato il sentore relativista di ogni singolo fedele. Attenzione però, questo non significa che allora il fedele possa fare qualunque cosa voglia, perfino professare dottrine che la sua religione considera sbagliate e contemporaneamente continuare a pregiarsi di far parte di quella confessione. Dei paletti dovranno continuare a esserci, questo è sicuro! Però la confessione religiosa dovrà essere abbastanza aperta da accettare serenamente anche l’idea che un suo adepto esca dalla sua comunità per entrare a far parte della comunità di un’altra religione.
    Ecco, è in tal senso che deve diventare più aperta.


    Tu poi mi chiedi:
    Perchè prendersela con la ex religione se uno si accorge che quella ex religione non fà più per lui?



    Bisogna vedere se è vero che ‘se la prenda’ come tu dici o se semplicemente sta dichiarando quali sono ora le sue attuali convinzioni. Innanzitutto io non ce l’ho con nessuno e non è certamente l’astio a muovere le mie dita sulla tastiera. Dico semplicemente, chiaro e tondo, che i culti chiusi (che non rispecchiano la libertà mentale di cui ho parlato sopra) sono tutti delle sette. Puoi dire quello che vuoi, ma io la penso così. Parlo dei Tdg perché ho avuto con loro un’esperienza personale, in quanto ho studiato analizzato e letto le loro pubblicazioni. Siccome so che le riviste edite dalla WTS scoraggiano con vigore la consultazione con materiale apostata (intendendo per apostata qualunque critica venga mossa contro le dottrine WTS a prescindere dal fatto che siano valevoli o meno) allora considero tale confessione niente più niente meno che una setta. Mi dispiace per tutti i Tdg che leggeranno e che sicuramente si risentiranno per quello che sto dicendo, ma questo è il mio pensiero. Non pensiate però che tale giudizio io lo riserbi in modo esclusivo ai soli Tdg. Tutt’altro, io sono contro qualunque culto chiuso! Quello di Sai Baba, ad esempio, è decisamente molto più distruttivo e pericoloso del credo dei Tdg.
    Basta leggere le esperienze degli ex per rendersene davvero conto. Io non so se queste esperienze corrispondano a verità o siano divulgazioni di disinformazione elaborata ad arte, però se ciò che dicono questi ex è vero, se ciò di cui accusano Sai Baba corrisponde davvero alla verità, qui abbiamo a che fare con un manipolatore della mente davvero subdolo e rivoltante. Questo Sai Baba, in pratica approfitta del proprio status quo di Divinità per approfittare sessualmente dei propri seguaci.

    Questa è apologia di reato! Si tratta di frode unite a molestie sessuali belle buone. Caro Libero, pensi che sia sbagliato per un ex discepolo di Sai Baba denunciare i crimini di quest’uomo ‘pio’ di fronte a tutti gli altri discepoli? E’ sbagliato cercare di evitare che anche altri cadano nella trappola psicologica astuta di questo lestofante tutto proteso, con la scusa della Divinità, a compiere abusi sessuali sui propri adepti?
    Evitare che gli altri caschino in queste trappole, secondo te, è ‘attaccare la propria ex religione’ o è un servizio di pubblica utilità volto a beneficio del prossimo?


    E questo vale per tutte le religioni. Non è forse anche per questa aggressività che sono scoppiate le guerre di religione?



    Veramente le guerre di religione non sono scoppiate per gli ex, ma per il desiderio di potere temporale e di accrescimento economico dei Capi delle religioni organizzate. Se poi gli ex si sono dovuti rivoltare contro la loro religione hanno dovuto farlo per riconquistare la propria libertà perduta! Basta pensare a quanti poveretti sono stati bruciati nei roghi medioevali per aver ‘osato’ dichiarare liberamente le proprie opinioni personali. Guerre di religione allora non ce n’erano. Per forza tutti coloro che andavano contro la voce del coro venivano arsi vivi! Non avevano neanche la possibilità di organizzarsi per combattere lo strapotere imperante della religione dominante di cui facevano parte. E come si volevano le guerre di religione in condizioni simili?

    Ma i fuoriusciti di un’organizzazione non sono mai stati davvero pericolosi per la pace del mondo, se non per la pace stessa della loro ex-organizzazione, che a motivo delle loro accuse, rischiava di perdere il grande potere che era riuscita a consolidare su tutti i suoi proseliti.

    Insomma, io dico che prima di pensare che gli ex parlino male per motivi di odio e rancore verso la loro ex-religione si dovrebbe valutare i contenuti di ciò che dicono. Se, ad esami fatti, risulta che le loro asserzioni siano solo una montagna di falsità e un castello gigante di tante frottole, allora li si potrà giustamente giudicare e tacciare di ipocrisia, cattiva fede, menzogna, odio, livore e rancore. Ma prima di allora qualunque cosa negativa detta sul loro conto è solo pregiudizio gratuito, che si rivela essere pericoloso perché rischia di etichettare la gente senza conoscerla davvero.

    Questo è il mio pensiero, caro Libero. E, come dice il tuo stesso nick, ti lascio Libero di condividerlo o meno. Ora almeno sai come la penso.

    In stima, ti saluto.

    Alla prossima!
    La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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