00 30/06/2006 21:13
Per Libero:

posso comprendere le tue rimostranze per aver io fatto l'analogia fra i Tdg e i devoti di Sai Baba, in quanto c'è una differenza abissale fra la notte e il giorno. Quello che io solamente contesto alla dirigenza dei Testimoni è lo sconsigliare e anzi l'invitare a distruggere qualunque documento o manifesto informativo possa essere stilato da un ex. Questo impedisce di farsi un'idea sui contenuti dei discorsi che l'ex-Tdg vuole portare all'attenzione. E se si sanno solo le cose più belle e non anche le cose 'brutte' di una confessione religiosa come si può dire che se la si sceglie si è operata una scelta consapevole e autonoma?
Se poi gli ex raccontanto le bugie non ci sono problemi, basta non lasciarsi avvincere dai loro discorsi come 'per partito preso' ma usare la propria capacità di ragionare per scovare gli inganni. Dopo di che saremo noi stessi a trarre le dovute conclusioni.

Però è ovvio che di fronte a una persona ragionevole e abituata a usare la logica e il raziocinio il consiglio di evitare di leggere materiale dei fuoriusciti sembra una cosa che puzza.
Ora io lo so che il CD lo fa per dare applicazione a quel comando che in 2°Giovanni 10-11 che così recita:
"10 Se qualcuno viene da voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non rivolgetegli un saluto. 11 Poiché chi gli rivolge un saluto partecipa alle sue opere malvage."

...però se analizziamo bene il contesto ci renderemo conto che qui si sta parlando dell'anticristo, ovvero colui che nega la venuta di Gesù sulla terra e la sua figliolanza con Dio; non sta certo parlando di tutta l'impalcatura dottrinale o meno di un'organizzazione cristiana! Il CD purtroppo qui fa l'errore di applicare questa scrittura a coloro che hanno rigettato il suo insegnamento, mentre qui Giovanni parla solo di coloro che hanno rigettato Cristo e non l'insegnamento degli apostoli.

Infatti, come insegna Gesù in Marco 9:38-41, non è necessario far parte di una Chiesa per essere uno dei suoi, ma è sufficiente credere in Lui e agire nel Suo nome. Chi rigetta lui allora merita il trattamento prescritto dalla seconda lettera di Giovanni, non chi lascia una Chiesa per un'altra.
Detto questo, figuriamoci quindi se è vietato leggere il materiale di ex-Tdg in base al principio di 2° Giovanni. Ma non se ne parla neanche! Questo è un chiaro travisamento delle scritture (non dico voluto attenzione, ma risultante da un errata lettura del testo!)

Questo il discorso sotto il profilo scritturale. Sotto il profilo dei diritti umani, visto che ogni organizzazione religiosa rivendica il proprio diritto di dichiarare di possedere la verità e conseguentemente sconfessare i credi delle altre religioni senza mezzi termini, tutte queste stesse confessioni religiose, in virtù di ciò, hanno il preciso obbligo di sopportare mandar giù e digerire qualunque critica venga loro mossa, altrimenti fanno come gli scribi e i farisei che usavano ‘doppio peso e doppia misura’. Loro possono criticare gli altri e gli altri non possono criticare loro? Questa è un’ingiustizia ai principi della libertà e dell’uguaglianza! La critica invece serve a una confessione religiosa per capire dove è imperfetta sotto il profilo istituzionale e dove eventualmente dovrebbe migliorare per il benefico di tutti i consociati. Il cambiamento magari potrebbe ridurre il numero degli ex (che magari dopo i miglioramenti effettuati possono sentirsi sufficientemente soddisfatti e non avere più l’esigenza di abbandonare la propria organizzazione) e quindi essere di beneficio per la stessa sopravvivenza della confessione.

E’ un errore pensare che le critiche siano aprioristicamente un attacco. Se le critiche sono basate su un fondo di verità e noi già le rigettiamo come potremmo venire a sapere questa verità? Ecco perché il confronto (e anche le critiche perché no?) sono necessarie e fondamentali, sia per i diritti umani, sia perché non contrarie alla Scrittura e sia perché la confessione può trovare degli spunti per migliorare se’ stessa.

Sul discorso della relatività cui accenni, mi trovo perfettamente in linea con te. Ecco perché allora le confessioni chiuse devono diventare più aperte e consentire maggiore libertà di autonomia ai propri fedeli. Altrimenti non viene rispettato il sentore relativista di ogni singolo fedele. Attenzione però, questo non significa che allora il fedele possa fare qualunque cosa voglia, perfino professare dottrine che la sua religione considera sbagliate e contemporaneamente continuare a pregiarsi di far parte di quella confessione. Dei paletti dovranno continuare a esserci, questo è sicuro! Però la confessione religiosa dovrà essere abbastanza aperta da accettare serenamente anche l’idea che un suo adepto esca dalla sua comunità per entrare a far parte della comunità di un’altra religione.
Ecco, è in tal senso che deve diventare più aperta.


Tu poi mi chiedi:
Perchè prendersela con la ex religione se uno si accorge che quella ex religione non fà più per lui?



Bisogna vedere se è vero che ‘se la prenda’ come tu dici o se semplicemente sta dichiarando quali sono ora le sue attuali convinzioni. Innanzitutto io non ce l’ho con nessuno e non è certamente l’astio a muovere le mie dita sulla tastiera. Dico semplicemente, chiaro e tondo, che i culti chiusi (che non rispecchiano la libertà mentale di cui ho parlato sopra) sono tutti delle sette. Puoi dire quello che vuoi, ma io la penso così. Parlo dei Tdg perché ho avuto con loro un’esperienza personale, in quanto ho studiato analizzato e letto le loro pubblicazioni. Siccome so che le riviste edite dalla WTS scoraggiano con vigore la consultazione con materiale apostata (intendendo per apostata qualunque critica venga mossa contro le dottrine WTS a prescindere dal fatto che siano valevoli o meno) allora considero tale confessione niente più niente meno che una setta. Mi dispiace per tutti i Tdg che leggeranno e che sicuramente si risentiranno per quello che sto dicendo, ma questo è il mio pensiero. Non pensiate però che tale giudizio io lo riserbi in modo esclusivo ai soli Tdg. Tutt’altro, io sono contro qualunque culto chiuso! Quello di Sai Baba, ad esempio, è decisamente molto più distruttivo e pericoloso del credo dei Tdg.
Basta leggere le esperienze degli ex per rendersene davvero conto. Io non so se queste esperienze corrispondano a verità o siano divulgazioni di disinformazione elaborata ad arte, però se ciò che dicono questi ex è vero, se ciò di cui accusano Sai Baba corrisponde davvero alla verità, qui abbiamo a che fare con un manipolatore della mente davvero subdolo e rivoltante. Questo Sai Baba, in pratica approfitta del proprio status quo di Divinità per approfittare sessualmente dei propri seguaci.

Questa è apologia di reato! Si tratta di frode unite a molestie sessuali belle buone. Caro Libero, pensi che sia sbagliato per un ex discepolo di Sai Baba denunciare i crimini di quest’uomo ‘pio’ di fronte a tutti gli altri discepoli? E’ sbagliato cercare di evitare che anche altri cadano nella trappola psicologica astuta di questo lestofante tutto proteso, con la scusa della Divinità, a compiere abusi sessuali sui propri adepti?
Evitare che gli altri caschino in queste trappole, secondo te, è ‘attaccare la propria ex religione’ o è un servizio di pubblica utilità volto a beneficio del prossimo?


E questo vale per tutte le religioni. Non è forse anche per questa aggressività che sono scoppiate le guerre di religione?



Veramente le guerre di religione non sono scoppiate per gli ex, ma per il desiderio di potere temporale e di accrescimento economico dei Capi delle religioni organizzate. Se poi gli ex si sono dovuti rivoltare contro la loro religione hanno dovuto farlo per riconquistare la propria libertà perduta! Basta pensare a quanti poveretti sono stati bruciati nei roghi medioevali per aver ‘osato’ dichiarare liberamente le proprie opinioni personali. Guerre di religione allora non ce n’erano. Per forza tutti coloro che andavano contro la voce del coro venivano arsi vivi! Non avevano neanche la possibilità di organizzarsi per combattere lo strapotere imperante della religione dominante di cui facevano parte. E come si volevano le guerre di religione in condizioni simili?

Ma i fuoriusciti di un’organizzazione non sono mai stati davvero pericolosi per la pace del mondo, se non per la pace stessa della loro ex-organizzazione, che a motivo delle loro accuse, rischiava di perdere il grande potere che era riuscita a consolidare su tutti i suoi proseliti.

Insomma, io dico che prima di pensare che gli ex parlino male per motivi di odio e rancore verso la loro ex-religione si dovrebbe valutare i contenuti di ciò che dicono. Se, ad esami fatti, risulta che le loro asserzioni siano solo una montagna di falsità e un castello gigante di tante frottole, allora li si potrà giustamente giudicare e tacciare di ipocrisia, cattiva fede, menzogna, odio, livore e rancore. Ma prima di allora qualunque cosa negativa detta sul loro conto è solo pregiudizio gratuito, che si rivela essere pericoloso perché rischia di etichettare la gente senza conoscerla davvero.

Questo è il mio pensiero, caro Libero. E, come dice il tuo stesso nick, ti lascio Libero di condividerlo o meno. Ora almeno sai come la penso.

In stima, ti saluto.

Alla prossima!
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico