00 29/06/2006 19:43

Mi ha detto che le cose scritte sul sito di ex sono falsità scritte da missionari cristiani intenti ad ostacolare il culto di Sai Baba.



Premetto che io non so nulla degli insegnamenti di Sai Baba nè di come viene impostata la vita della comunità dei fedeli che lo seguono. Una cosa però la devo dire. L'arte di etichettare le altrui intenzioni come malvagie adducendo dei moventi come 'ostacolo', 'denigrazione', 'livore, 'odio' ecc, è peculiarità delle sette chiuse che non maturano la loro esperienza al di fuori della loro comunità perchè considerano tutto il resto del mondo (ovvero il mondo che sta al di là dei confini della loro comunità) un maniero di ciechi incapaci di guardare al di là del proprio naso.
Le accuse che vengono mosse da questo seguace di Sai Baba riguardo agli ex mi paiono le stesse che i Tdg ad esmpio rivolgono ai loro ex.

Non c'è nulla di nuovo sotto il sole!

E allora come si fa a sapere chi altera la realtà e chi invece dice il vero? Semplice! Il culto che accusa i suoi ex è un culto liberale, che permette di fare onesti confronti con i fuorisuciti così da capire anche le motivazioni che spingono alcuni all'abbandono e metterle in confronto con le motivazioni di coloro che sono convinti?
Se sì allora potrebbero aver ragione i sostenitori del culto. In caso contrario, dato che non viene consentito il dialogo libero con gli ex, non credete che le accuse mosse siano il repertorio mnemonico che viene installato dai capi per manipolare e condizionare la mente degli adepti così da generare in loro pregiudizi gratuiti nei confronti dei fuorisuciti?

Dire che gli attacchi degli ex sono dati da 'livore' 'odio' e 'voglia di ostacolare' diventa il miglior sistema di prevenzione usato dai Capi per chiudere gli occhi ai loro fedeli. I fedeli saranno così 'preparati' alle critiche e 1)o le eviteranno come la morte, 2)oppure se le sentiranno sistematicamente le condanneranno senza nemmeno valutarne i contenuti, perchè affetti dal pregiudizio che il loro Capo ha costruito in loro mattone su mattone.

Questa è la triste realtà delle religioni a circuito chiuso (definite dalla gente comune anche 'sette').
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico