Caro Ghandi
Io so che durante il comitato gidiziario non può essere presente nessuno, tranne l'interessato.
Confermo quanto da te scritto. Purtroppo durante l’incontro tenuto col comitato giudiziario nessun legale può essere presente come rappresentante difensivo dell’imputato. Ciò consente al corpo degli anziani completa e assoluta capacità di comportarsi come meglio loro aggrada. Questo ovviamente non vuol dire che gli anziani necessariamente abuseranno della loro autorità ma in mancanza di un legale che tuteli l’individuo imputato, se l’abuso di potere degli anziani venga a manifestarsi ponendosi in essere, quali opzioni potrà avere in mano l’imputato per difendere il proprio diritto?
Se lo Statuto prevede che dove non ci siano cose chiare entra in implementazione il codice civile allora è necessaria la tutela di un legale, altrimenti l’incontro col comitato non è legale e non rispetta gli accordi che VOLENTEROSAMENTE la Betel ha sottoscritto con lo Stato Italiano. Dopotutto nessuno l’ha costretta alla firma. E’ stata una sua spontanea e libera decisione.
Tu parli del fatto che è nostro diritto avere un testimone o un avvocato presente, ma questo non vale solo per quei processi civili? Questo è un processo religioso, per questo processo valgono le garanzie che dà lo stato italiano, oppure deve rispondere solo alle regole interne della Congregazione dei Tdg?
Ma se è un processo religioso e quindi non deve sottostare alle regole dello Stato allora per quale motivo la Betel ha previsto l’ideazione di un’associazione con tanto di Statuto? Non sarebbe stato necessario farlo, visto che i ‘processi interni’ vengono amministrati secondo le regole interne religiose dottrinali. Non ti sembra?
Voglio porti delle domande ora: per professare una religione è assolutamente necessario avere il riconoscimento giuridico? Per quanti anni, prima del 1986, i Tdg sono stati in Italia riuscendo a crescere in numero mediante una proficua opera di predicazione? Svariatissimi! Anche se non avevano un riconoscimento giuridico, nella democrazia del nostro paese era impedito loro di incontrarsi, di organizzarsi e di vivere la loro religiosità come sentivano nel loro cuore? Non credo. D’altra parte fino all’86 ci sono arrivati. E questo senza che lo Stato li perseguitasse (per perseguitare ovviamente io intendo arrivando proprio a impedire le loro normali attività teocratiche, quali adunanze, opere di ministero di campo e le altre attività incipienti della loro ordinaria religiosità).
Era davvero necessario firmare uno Statuto aprendo un’associazione? Per vivere la loro religiosità abbiamo visto che non lo era. Ma per ottenere maggiori diritti legali mediante riconoscimenti, sì. Quindi si è stipulato l’accordo con lo Stato ai fini di ottenere riconoscimento giuridico con benefici annessi e concessi.
Però, in virtù del riconoscimento avuto, sono entrati sotto la sfera civile dello Stato. Questo comporta che devono è loro preciso dovere rispettare fino in fondo lo Statuto che hanno controfirmato. Lo Statuto afferma, come dice il Gabbiano, che tutto ciò che non è stabilito dallo Statuto o dall’atto costitutivo viene completato dal codice civile italiano. E cosa prevede il codice civile italiano? La rappresentanza di un legale di fronte a questioni processuali. Né più né meno. Questo è in virtù di quello che la Legge Italiana definisce ‘diritto al giusto processo’.
Gli anziani che partecipano e disassociano il tdg, commettono un reato allora?
Tu che ne dici?
Altra domanda: se gli anziani hanno prove sufficienti per fare un comitato, vengo convocato, ed io mi presento con un mio avvocato di fiducia, come si comportano gli anziani?
Dovresti saperlo già. Non sarebbero d’accordo. Anche perché cose come queste non sono previste dalle famose ‘circolari’ o ‘lettere’ spedite agli anziani delle locali congregazioni dalla Betel centrale. La prassi esposta in quelle circolari è ben diversa dallo Statuto.
Lo fanno lo stesso il comitato oppure si rifiutano di proseguire?
Ti ho già risposto sopra.
Grazie in anticipo per le risposte
Prego. Spero di aver dato risposte esaustive ai tuoi quesiti.
[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 25/07/2006 17.47]
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico