00 10/08/2006 11:45
Re:
Scritto da: M.Tamburino 10/08/2006 8.48
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> Allora ti faccio un'altra domanda: la democrazia, int
> eso come sistema in cui la maggioranza impone le
> proprie scelte ad una minoranza, è un sistema che
> tutela i diritti individuali ed inviolabili di
> tutti gli uomini singolarmente?


Bella domanda la tua! Sì e no, dipende dagli umori, come dimostrano alcune cause in corso, ma, stando alla costituzione, la democrazia dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) tutelarli.
Non dimenticare che la democrazia è di recente ascesa ed i fautori di essa sono ancora in buona parte impastati di teocrazia. Fanno quello che possono in attesa di divenire più sensibili ed efficienti. Pensa tu se a governare fosse la teocrazia.

> Oppure aveva ragione Churchill quando diceva che "dem
> ocracy is far from being the perfect political
> system, however it is the best we found until this
> moment" che più o meno suona così "la democrazia
> è ben lontana da essere un sistema politico perfetto
> (= alcuni traducono con "è la peggior forma di
> governo"), comunque è la forma migliore sperimentata
> finora (= nel senso che per quanto ne sappiamo
> dall'esperienza non se ne è vista una migliore)?
> jyhu

Bella questa citazione, che non può che trovarmi d'accordo.



> Perché secondo la tua definizione, la democrazia sodd
> isfa solo uno dei requisiti che ricordi:
> 1) sono accettate da chi sta alle regole
> 2) ma se non sono condivise?


E' ovvio che in una democrazia le alternanze sono tali perchè partono da presupposti etici e morali diversi.
E' comunque un miracolo che a livello internazionale si sia deciso d'attribuire al singolo diritti umani fondamentali, a prescindere dall'appartenenza religiosa o politica.
Che poi queste regole vengano disattese è un altro discorso.
Fino a quando però?
Tutti dovremmo preoccuparci onde quelle regole vengano rispettate e, mi pare, che l'azione di Pucci, Fallacara, Luigi Tosti, Cascioli, Milingo, le decine di migliaia di spretati, le suore associate per la savaguardia della propria dignità fisica e morale, un movimento di oltre 2.500.000 cattolici, e tutta una lunga serie di altre associazioni, non ultimo il movimento internazionale per la pace, et. etc., vadano proprio in quella direzione.
E' un fiume in piena che avanza e travolge. Ogni conquista è costata sangue, ma mi pare che questa conquista, per la prima volta, non richieda il versamento di sangue innocente, come accadeva un tempo.

In una società poche e chiare regole di convivenza sono necessarie. Regole reclamate da tutti e dalla maggioranza condivise. Vi sono poi le solite associazioni a delinquere che non si dichiarano d'accordo. Tutto dipende da tutti: Vigilare per l'osservanza delle regole di convivenza comuni o dare carta bianca a promotori del pestaggio dei diritti umani fondamentali?
Da che parte vuole stare ognuno di noi?
Senza leggi e senza democrazia è anarchia, è la legge della giungla, legge che, personalmente, gradirei, purtroppo però non abbiamo il grado di intelligenza degli amici animali che, con nostro stupore, dimostrano di convivere da sempre meglio...senza regole comunitarie.

> Non è - parlo per iperbole! - che questa storia dei diritti inv
> iolabili dell'uomo non diventi a volte essa stessa
> un modo per imporre agli altri la propria visione
delle cose?

Verissimo, ed allora, caro Tamburino, saremo contro chi vuole stravolgere le regole della carta costituzionale dei diritti umani fondamentali.
Non è che bisogna andare troppo lontano.
Ci sono comunità ed associazioni, particolarmente religiose, che si riempiono la bocca di diritti umani, ma che poi, di fatto, li calpestano contro ogni buon senso o contro ogni buona ragione, come stiamo tentando di dimostrare.

Tanti saluti

Il Gabbiano