Cari amici, sono tornato dalle ferie. Ma pittosto di tornare rilassato e soddisfatto torno veramente rattistato per non dire sconvolto.
E non certo per gli splendidi luoghi dove ho soggiornato e in ultimo per l'ottima ospitalità ricevuta, ma per un'esperienza
veramente angosciosa.
Perchè cari amici, una cosa è vedere certe scene attraverso il filtro di un teleschermo, che un pò ci ha assuefatti, altra cosa è vederle de visu con i propri occhi.
Vedere uomini come me, come noi, riversi e ormai privi di vita, semisommersi nella sabbia del bagnasciuga della parte più meridionale della nostra nazione, se vederli in TV fà già tanto male, vederli da vicino in faccia fà molto ma molto più male.
Povera gente, hanno lasciato le loro terre, le loro famiglia,
genitori o mogli, figli, fratelli, amici o fidanzate per tentare una sopravvivenza oramai quasi impossibile dalle loro parti per trovare la morte oramai in prossimità delle coste della loro speranza.
Poi ho visto qualcuno, sopravvissuto ma in condizioni disperate, raccolto magari dopo eroico salvataggio, essere preso e avviato senza alcun documento, verso i campi di prima accoglienza dove non è escusa la possibilità di essere bollato come clandestino e rispedito al mittente come un semplice pacco postale.
Cari amici, penso che da oggi in avanti sedermi a tavola dove il cibo non manca, fare shopping nei nostri negozi e nei nostri scintillanti supermercati, non sarà più come prima.
Sono ancora shoccato, ma le mie prime riflessioni me lo fanno comprendere.
Ciao a tutti.
L'amore può condurre alla morte, ma la morte non può condurre all'amore.-
Autore: IO