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Di chi è la responsabilità di chi non agisce o di chi non rappresenta l'esigenza?

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  • u211155
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    00 17/10/2005 16:21

    Tra il 14 e il 16 settembre, a cinque anni dalla proclamazione della Dichiarazione del Millennio, 189 leader di stato e di governo si sono riuniti a New York per fare il punto sullo stato di attuazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDGs).

    La voce di coloro che in prima persona patiscono il flagello della povertà era però assente.

    Secondo il segretario di ActionAid ben poco è stato fatto per passare dalle promesse ai risultati. Le sue parole:

    «La distanza tra quanto dichiarato e quanto messo in pratica è abissale, come dimostra anche il comportamento del governo italiano: nel gennaio del 2002 il presidente del Consiglio manifestò l'intenzione di portare l'aiuto allo sviluppo del nostro paese all'1% del Prodotto Interno Lordo; la realtà è che da allora questa percentuale è scesa dallo 0,20% allo 0,15%».

    Non è questione di colorazione del governo, lo schieramento oggi all'opposizione non aveva disposto stanziamenti significamente diversi.

    E' questione di priorità da parte di tutte le componenti della società civile: cittadini, informazione (stampa,tv,internet, ecc.), istituzioni ed enti e sopratutto governi .

    Occorre che tutti indistintamente si impegnino, direttamente o esercitando pressioni, affinchè la lotta alla povertà divenga l'obiettivo primario dei governi, il primo problema da affrontare, non quello a cui destinare risorse marginali.

    Together, we can be the voice that makes the difference.


    [Modificato da Justee 30/03/2007 10.28]

  • Chi.dove.quando
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    00 18/10/2005 08:11
    Re:

    Scritto da: u211155 17/10/2005 16.21

    E' questione di priorità da parte di tutte le componenti della società civile: cittadini, informazione (stampa,tv,internet, ecc.), istituzioni ed enti e sopratutto governi .

    Occorre che tutti indistintamente si impegnino, direttamente o esercitando pressioni, affinchè la lotta alla povertà divenga l'obiettivo primario dei governi, il primo problema da affrontare, non quello a cui destinare risorse marginali.

    Together, we can be the voice that makes the difference.






    Condivido la tua preoccupazione... certamene non bisogna dimenticare, doprattutto non lo deve ignorare chi detiene le fila del potere!

    E' vero che molte persone nel mondo stanno molto peggio di noi, però come dimenticare che anche in questo nostro paese cosiddetto industrializzato la povertà c'è e s'aggrava ogni giorno di più.
    Di questo passo i poveri da soccorrere l'avremo in abbondanza vicino casa.
    Non dico vivere, ma sopravvivere sta diventando per moltissimi una realtà quotidiana.


    Tanti saluti
  • Seabiscuit
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    00 18/10/2005 14:56
    Re:
    Scritto da: u211155 17/10/2005 16.21


    Occorre che tutti indistintamente si impegnino, direttamente o esercitando pressioni, affinchè la lotta alla povertà divenga l'obiettivo primario dei governi, il primo problema da affrontare, non quello a cui destinare risorse marginali.




    Condivido il tuo pensiero come anche quello di Chidoqua. Una domanda sorge spontanea: Potremmo ogniuno di noi individualmente, chi nel suo piccolo, fare qualcosa? Se si, cosa?

    P.S. u211155 non ho letto una tua breve presentazione che , sicuramente sarebbe gradita da tutti affinchè possiamo sapere qualcosina di te e così darti anche il nostro benvenuto nel forum.

    Regolamento:
    2. Chi desidera postare nel Forum deve scrivere qualche riga di presentazione e il motivo per cui chiede di postare in modo da dare un segno di responsabilit e di libert di espressione nonch di garanzia e rispetto verso tutti i partecipanti. Tali valori sono proprio quelli che il forum intende difendere e di cui vuole farsi portavoce.

    Per visualizare l'intero Regolamento clicca qui



  • u211155
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    00 19/10/2005 13:34
    In Italia (nonostante il dettato costituzionale ripudi la guerra come
    mezzo di soluzione di conflitti, nonostante l'abolizione del servizio di leva
    abbia consentito il risparmio di ingenti risorse) le spese militari sono
    10 volte maggiori delle spese per la cooperazione e lo sviluppo dei paesi arretrati (1,5% del PIL contro 0,15% del PIL).

    Nelle altre nazioni con talune eccezioni (ad esempio i paesi scandinavi) la situzione non è sostanzialmente diversa.

    Intanto ogni 3 secondi soffre e muore una persona (in particolare bambini) per malattie connesse agli stenti patiti (carenze di cibo, acqua, vaccini ecc.).

    E' ammissibile?

    Se l'ONU deliberasse e imponesse che il rapporto tra spese militari e spese di sostegno al flagello della povertà fosse 1 a 1:

    sicuramente gran parte dei problemi dei paesi sottosviluppati si risolverebbero;
    probabilmente i 'millenium development goals (MDGs)' si raggiungerebbero;
    forse vi sarebbero meno conflitti armati o quanto meno la potenzialità devastatrice degli stessi diminuirebbe.

  • Seabiscuit
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    00 19/10/2005 13:45
    Caro u211155
    forse ti è sfuggito di vista il mio messaggio che trovi qui
    http://www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=43257&idd=1753
    dove ti invitavo a scrivere una breve presentazione di te. Prima che continui a postare ti pregherei gentilmente di rimediare.
    La sezione dove fare la presentazione è questa dove hai appena postato.

    grazie
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    Scripta Manent...
    Senior
    00 28/11/2005 15:23
    Re:

    Tra il 14 e il 16 settembre, a cinque anni dalla proclamazione della Dichiarazione del Millennio, 189 leader di stato e di governo si sono riuniti a New York per fare il punto sullo stato di attuazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDGs).



    è gia un passo avanti , speriamo in bene


    La voce di coloro che in prima persona patiscono il flagello della povertà era però assente.



    e questo non si capisce come mai ,mancando la loro voce ????



    «La distanza tra quanto dichiarato e quanto messo in pratica è abissale, come dimostra anche il comportamento del governo italiano: nel gennaio del 2002 il presidente del Consiglio manifestò l'intenzione di portare l'aiuto allo sviluppo del nostro paese all'1% del Prodotto Interno Lordo; la realtà è che da allora questa percentuale è scesa dallo 0,20% allo 0,15%».



    addirttura no è aumentata ma addirittura diminuita non è troppo ???


    E' questione di priorità da parte di tutte le componenti della società civile: cittadini, informazione (stampa,tv,internet, ecc.), istituzioni ed enti e sopratutto governi .



    questo sicuramente tutti dovrebbero agire nessuno si deve sentire escluso




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    u211155b
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    00 02/12/2005 15:25

    Ci si scandalizza per l'ignobile offesa ad un calciatore di colore in uno stadio di calcio e si è pronti a combattere 'crociate' affinchè non si ripetano fatti analoghi.
    Non ci si scandalizza a fronte delle innumerevoli vittime di colore in Africa subsahariana dell'indifferenza del mondo industrializzato.
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    Re:

    Scritto da: u211155b 02/12/2005 15.25

    Ci si scandalizza per l'ignobile offesa ad un calciatore di colore in uno stadio di calcio e si è pronti a combattere 'crociate' affinchè non si ripetano fatti analoghi.
    Non ci si scandalizza a fronte delle innumerevoli vittime di colore in Africa subsahariana dell'indifferenza del mondo industrializzato.



    Sono scandalose tutte e due le cose. Anche se la seconda cosa è molto più grave.
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    u211155b
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    00 09/02/2006 14:46



    Nella Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato (GU 27 gennaio 2006, n. 22) il testo del DPCM che regola l'erogazione del 5 per mille al non profit e alla ricerca scientifica.

    I contribuenti potranno scegliere nella prossima dichiarazione dei redditi se destinare facoltativamente il 5 per mille del gettito Irpef a uno dei soggetti rientranti nelle quattro categorie:

    - onlus e tutte le associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionali, regionali e provinciali;
    - ricerca scientifica e università;
    - ricerca sanitaria;
    - comune di residenza nel merito delle attività sociali.

    Occorre all'uopo indicare sulla dichiarazione dei redditi la categoria ovvero, per scelte specifiche, il codice fiscale della persona giuridica destinataria del gettito.

    Il legislatore si è tuttavia dimenticato dell'impegno che l'Italia ha preso insieme agli altri paesi dell'ONU di destinare il 7 per mille del PIL affinchè, come da proiezioni effettuate da insigni economisti, la lotta al flagello della miseria nel mondo produca apprezzabili frutti entro l'anno 2015 definiti come 'Obiettivi di sviluppo del millenio' (es. dimezzamento della povertà, vaccinazioni e riduzione drastica della mortalità, erogazione di acqua potabile, scolarizzazione ecc.).

    Allo specifico scopo infatti sono oggi destinate solo l' 1,5 per mille delle risorse disponibili (quota irrisoria, assolutamente insufficiente).

    Questioni di priorità.

    L'altro schieramento politico - se e quando governerà - saprà fare meglio?

    Riporto al riguardo le dichiarazioni del Direttore Generale di Volontari nel mondo-FOCSIV "Vogliamo tornare sui grandi temi dei vertici internazionali dello scorso anno per ricordare a chi sarà al Governo dopo le elezioni di aprile che avrà di fronte una società civile vigile, attenta, partecipe e decisa a non lasciare che i destini dei poveri si compiano nel silenzio e nel disinteresse della politica e dell'opinione pubblica”.

    Chi scegliere dunque nella prossima dichiarazione dei redditi quale destinatario del 5x1000?

    Questioni di priorità.
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    00 06/03/2006 12:23



    Nella Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato (GU 27 gennaio 2006, n. 22) il testo del DPCM che regola l'erogazione del 5 per mille al non profit e alla ricerca scientifica.

    I contribuenti potranno scegliere nella prossima dichiarazione dei redditi se destinare facoltativamente il 5 per mille del gettito Irpef a uno dei soggetti rientranti nelle quattro categorie:

    - onlus e tutte le associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionali, regionali e provinciali;
    - ricerca scientifica e università;
    - ricerca sanitaria;
    - comune di residenza nel merito delle attività sociali.

    Occorre all'uopo indicare sulla dichiarazione dei redditi la categoria ovvero, per scelte specifiche, il codice fiscale della persona giuridica destinataria del gettito.

    L'innovazione è lodevole, come lodevole, ad onor del vero, sono state la normativa sulla detassazione delle donazioni alle associazioni ONLUS e ONG e l'ipotesi di costituzione di un viceministro degli esteri che si occupi esclusivamente di cooperazione.

    Tuttavia - e questo è importantissimo - il legislatore si è dimenticato dell'impegno che l'Italia ha preso insieme agli altri paesi dell'ONU di destinare il 7 per mille del PIL affinchè, come da proiezioni effettuate da insigni economisti, la lotta al flagello della miseria nel mondo produca apprezzabili frutti entro l'anno 2015 definiti come 'Obiettivi di sviluppo del millenio' (es. dimezzamento della povertà, vaccinazioni e riduzione drastica della mortalità,erogazione di acqua potabile, scolarizzazione ecc.).

    Allo specifico scopo infatti sono oggi destinate solo l' 1,5 per mille delle risorse disponibili (quota irrisoria, assolutamente insufficiente).

    La coperta è corta? Questioni di priorità.

    Chi vincerà le prossime elezioni, sia l'uno o l'altro schieramento, saprà prendersi seriamente carico dell'emergenza umanitaria? O lascierà che questi problemi li risolvano Bill Gates e Bono?

    Riporto al riguardo le dichiarazioni del Direttore Generale di Volontari nel mondo-FOCSIV "Vogliamo tornare sui grandi temi dei vertici internazionali dello scorso anno per ricordare a chi sarà al Governo dopo le elezioni di aprile che avrà di fronte una società civile vigile, attenta, partecipe e
    decisa a non lasciare che i destini dei poveri si compiano nel silenzio e nel disinteresse della politica e dell'opinione pubblica".

    Chi scegliere dunque nella prossima dichiarazione dei redditi quale destinatario del 5x1000?

    La coperta è corta? Questioni di priorità.
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