00 08/02/2007 15:23
Cara sorella F.ebe, se ho definito “insulsa” l’Adunanza di Servizio è stato per non definirla “Vomitevole Americanata”, infatti mancano solo le stelle e strisce, tutti ci vestiamo da venditori americani in giacca e cravatta e ci pavoneggiamo nella nostra eleganza, si lo ammetto negli “incontri d’istruzione” della mia azienda per la quale lavoro faccio la stessa identica cosa:

1) ben vestito in giacca e cravatta;
2) 24 ore alla moda;
3) sorrisetti ipocriti;
4) dimostrazione di come piazzare l’enciclopedia di turno con tanto di accettazione da parte del cliente;
5) tentativi di prendere per il deretano i colleghi per far carriera;
6) sfruttamento dei giovani nuovi commessi che dovranno versare il 5% delle loro vendite al sottoscritto che li ha istruiti;
7) e alla fine ci stringiamo le mani tra di noi e parliamo di cavolate e ce ne freghiamo del prossimo,

ma purtroppo questo è il mio lavoro e devo pur guadagnarmi la pagnotta in mezzo ad un nido di vipere!
Poi finito di lavorare, non vedo l’ora di recarmi in Sala del Regno e che cosa trovo lì il giovedì sera? Trovo l’Adunanza di Servizio , e:

1) ben vestito in giacca e cravatta;
2) 24 ore alla moda;
3) sorrisetti ipocriti;
4) dimostrazione di come piazzare l’enciclopedia (pardon, la rivista!) di turno con tanto di accettazione da parte del cliente (pardon, della persona interessata!);
5) tentativi di prendere per il deretano (ed in Sala so benissimo dove arriva la delazione gratuita, come incoraggiato dalla Società, di chi consideravi “fratello”) i colleghi (pardon, fratelli!) per far carriera (pardon, privilegi teocratici!);
6) sfruttamento dei giovani nuovi commessi (pardon, proclamatori!) che dovranno versare il 5% delle loro vendite al sottoscritto che li ha istruiti (pardon, a me non versano nulla in quanto alla fine si pappa tutto la Società!);
7) e alla fine ci stringiamo le mani tra di noi e parliamo di cavolate e ce ne freghiamo del prossimo (infatti come Congregazione NON prendiamo alcuna iniziativa per il prossimo, al limite rifileremo loro le riviste!),

ma questa “comune adunanza” non dovrebbe essere la manifestazione della mia fede, oppure mi sono recato ad un’altra riunione di lavoro?
Cara sorella F.ebe guarda che io sono un Testimone di Geova dedicato e battezzato da ben 15 anni e non accetto di sentirmi dire da te “oppositore”, il mio problema è solo che ho aperto gli occhi ed ho smesso di osservare la pagliuzza sull’occhio del fratello della “cristianità apostata” ma ho cominciato ad osservare le immense inquietanti travi poste sui nostri occhi, ed allora che fai, mi accusi di essere un’oppositore! Ancora con sta mania di considerarci sempre e comunque perseguitati?
Cara sorella, forse sei tu che soffri di manie di persecuzione, visto che la Società è tanto prodiga ad instillarcele per poter poi dire di essere “gli unici detentori della verità”, ma come si può se siamo solo una grande americanata commerciale! Perciò termino il mio lavoro con la nausea addosso e poi vado alla “Scuola di Ministero Teocratico” e alla “Adunanza di Servizio” per vomitarmi del tutto?
Cara sorella, se per caso la Società (che non si autodichiara infallibile) sbaglia, chi l’avvisa dei suoi errori, gli “apostati”? Forse è meglio che anche noi ci diamo da fare per evitare stare ancora nel ridicolo di un culto commerciale, perché … vedi, alla Società (che incassa!) va bene così!
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