00 14/04/2007 19:02
Dunque il tuo io vorrebbe fare il bene ma il tuo corpo fa il male? Eppure è il soggetto stesso, nel suo essere un tutt’uno, che non sente più l’azione come un male, non mi sembra che il lesionato senta dentro di sé un io superiore che dice “non devo fare il male” ma poi il suo corpo si comporta in modo diverso. Inoltre, l’accrescimento spirituale, non passa forse attraverso il tuo corpo, attraverso ciò che sente e prova? Credo che qui Omero sia molto utile, perché mostra come la mentalità primitiva non sentisse il suo ego come qualcosa di immateriale localizzato da qualche parte, bensì era il corpo stesso a sentire, ad esempio quando dice che sono le sue membra a provare qualcosa.

[Modificato da Polymetis 14/04/2007 19.02]

---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)