Esatto.
La scomunica è automatica e, per quanto riguarda l'aborto:
Può rimettere la pena stabilita dalla legge, che sia stata inflitta o dichiarata, purché non sia riservata alla Sede Apostolica (l'aborto non lo è):
- l'Ordinario che ha promosso il giudizio per infliggere o dichiarare la pena, oppure l'ha inflitta o dichiarata per decreto personalmente o tramite altri;
- l'Ordinario del luogo in cui si trova il delinquente, dopo aver però consultato l'Ordinario di cui sopra, a meno che per circostanze straordinarie ciò sa impossibile.
La pena latae sententiae non ancora dichiarata stabilita dalla legge, se non è riservata alla Sede Apostolica, può essere rimessa dall'Ordinario ai propri sudditi e a coloro che si trovano nel suo territorio o vi hanno commesso il delitto, e da qualunque Vescovo nell'atto della confessione sacramentale.
Ferme restando le disposizioni dei cann. 508 e 976, il confessore può rimettere in foro interno sacramentale la censura latae sententiae di scomunica o d'interdetto, non dichiarata, se al penitente sia gravoso rimanere in stato di peccato grave per il tempo necessario a che il Superiore competente provveda.
Non si può rimettere la censura se non al delinquente che abbia receduto dalla contumacia, a norma del can. 1347, § 2; a chi abbia receduto poi non si può negare la remissione.
(cfr. can. 1355, § 1-2; can 1357, § 1; can. 1358, § 1 del CIC)
Riguardo al tuo esempio, beh...se fosse mio fratello o un mio famigliare, malgrado le sue opinioni non vedo perchè non dovrei mangiargli insieme...ridere insieme a lui (magari non delle cose che ha detto)...ecc...
Oppure anche un mio amico.
Magari se lo conosco un po' meno non nego che farei fatica a rapportarmi con lui, più per imbarazzo che per altro.
Ci si può trovare in imbarazzo in certe occasioni...ma sono quegli imbarazzi che comunque si hanno quando si ha in compagnia persone non credenti e/o fermamente anticlericali.
Ovvio che se viene a Messa per 2 o 3 volte, interrompe le funzioni,ecc...deve essere allontanato quantomeno per rispettare il diritto di culto delle persone che sono in chiesa.
Lo stesso dicasi per eventuali riunioni, ecc...
Ciao
Mauri
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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)