Scritto da: Squarepusher 23/11/2004 23.50
Non stiamo giudicando.
Ci stiamo ponendo domande.
E porsi domande non è mai male e, sicuramente, è sempre utile.
"Il mistero che vede la coesistenza del libero arbitrio umano con l'onniscienza di Dio è qualcosa che va oltre le nostre capacità."
E' questa la chiave del discorso. Un'altro dogma.
Vedete, quando io mi trovo davanti ad un mistero, dico semplicemente: "Per ora non lo so, vediamo di indagare".
Non dico "è così perché deve essere così, è un dogma".
Perché quando ci si trova davanti ad un problema o ad una contraddizione, la risposta religiosa è sempre "mistero della fede"?
PS Sottovaluti troppo le capacità del genere umano.[Modificato da Squarepusher 23/11/2004 23.51]
Il dogma è sinonimo di chiusura mentale.
Secondo me, invece, la chiusura mentale è quella di colui che crede di poter limitare "tutte le cose" che lo circondano, considerandole sempre e comunque "fatte a misura sua".
Dio è qualcosa le cui caratteristiche non sono umane.
Pretendere di dare caratteristiche umane a Dio è fuorviante e limitante.
Così come è fuorviante e limitante pretendere che tutto sia percepibile e comprensibile per un essere umano.
La limitatezza e la chiusura mentale, quindi, io la vedo in chi non considera OGNI ipotesi.
Ti spiego perchè dico questo.
Sono sicuro che ogni essere umano deve, nel corso della sua crescita interiore (non parlo di fede), crearsi un'idea veritiera e riscontrabile (almeno sotto certi aspetti) dell'universo che lo circonda, visibile ed invisibile.
Con questo sono in totale accordo con te quando dici che l'uomo DEVE porsi delle domande, sempre, per ricercare questa idea dell'universo che sazi parte del suo desiderio di capire e conoscere.
Io, da cristiano, spiego questo desiderio di Verità...contemporaneo ad una ricerca della Felicità Assoluta, come la ricerca di Dio.
Non a caso Gesù ha detto io sono La Via, la Verità e la Vita.
L'uomo ricerca Dio, più o meno inconsapevolmente.
A parte questa parentesi personale...
Io, attraverso quello che tu vedi come "dogma" e cosa "illogica", trovo riscontro nel mondo reale che mi circonda...
Attraverso le esperienze che vedo e del quale sono anche partecipe, mi rendo conto che il meccanismo che si muove attorno a me, coincide con l'idea di Verità che mi sono costruito personalmente fino ad adesso.
E non ho ancora finito di aggiungere elementi a tale meccanismo, ed ogni elemento coincide alla perfezione, come un puzzle che permea cose visibili ed invisibili.
Il problema, per chi non ha fede, è che prende "a priori", la Parola di Dio come cosa errata.
Se il non credente provasse ad interessarsi e ad approfondire la Verità della Parola di Dio, troverebbe talmente tanti riscontri negli episodi del mondo reale, che non riuscirebbe a non credere.
Ma come ho detto, c'è una scelta personale che ciascuna persona deve compiere...
E non c'è alcuna influenza su questa terra e nel cielo (a parte Dio che però non vuole influenzare l'uomo) che possa illuminare l'uomo senza che lui non sia predisposto a ciò.
Ed è una scelta divina.
Proprio per questo io ritengo sterile una discussione fatta su due piani così diversi:
-Da una parte quello di un credente, il mio, che ha già davanti agli occhi, concretamente, le cause invisibili ed i loro effetti sul mondo visibile.
-Dall'altra quello di un non credente che considera errata ogni ipotesi che vede l'universo "non a misura sua".
In pratica.
Le prove che possono convincerti, le puoi avere solo se fai lo sforzo di aprire il tuo cuore, la tua mente, a cose che non sono a misura tua.
Se riesci a fare tale sforzo, non ti sarai fatto un auto-lavaggio del cervello, te lo assicuro.
Perchè di fronte alle cose concrete, non c'è lavaggio del cervello che tenga.
Quando, ad esempio, preghi con fede per qualcosa, e tale cosa ti viene accordata, SEMPRE e COMUNQUE..e CONCRETAMENTE...allora tutte le ruote del meccanismo tornano a posto.
Quelle parole strambe del genere:
"La mattina dopo, mentre rientrava in città, ebbe fame. Vedendo un fico sulla strada, gli si avvicinò, ma non vi trovò altro che foglie, e gli disse: «Non nasca mai più frutto da te». E subito quel fico si seccò. Vedendo ciò i discepoli rimasero stupiti e dissero: «Come mai il fico si è seccato immediatamente?».Rispose Gesù: «In verità vi dico: Se avrete fede e non dubiterete, non solo potrete fare ciò che è accaduto a questo fico, ma anche se direte a questo monte: Levati di lì e gettati nel mare, ciò avverrà. E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete»."
oppure:
"Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? O se gli chiede un pesce, darà una serpe? Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!."
Si concretizzano nel tuo mondo reale e concreto...perchè i doni di Dio non sono astratti, sono concreti.
Non c'è religione al mondo o fede al mondo nel quale Dio si è preso la briga di accordare OGNI COSA a coloro che glie la chiedono con fede assoluta.
Sai che cosa perderebbe Dio se venisse meno ad una promessa simile?
Ed affinchè il Padre ed il Figlio siano glorificati, tale promessa non viene meno.
Se tu hai la necessità e trovi la fede di non dubitare che ciò che chiedi ti venga accordato, puoi spostare le montagne...ma non metaforicamente, praticamente.
Dio, onnipotente, le sposta per te...come un padre accontenta suo figlio, anzi con un amore estremamente superiore.
Tutto questo per dire:
Dio vuole prima che tu ti muova verso di Lui, che tu faccia un passo...
Poi al resto ci pensa Lui.
Della tua goccia fa un oceano, con i tuoi 5 pani e 2 pesci sfama una moltitudine e ne avanza...
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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)