Se è così ambigua, perchè il caro Achille non ha pensato di metterla anche in quel contesto con tanto di commentini in azzurro?
Perché una cosa ambigua non porta né da una parte né dall’altra, perciò non serve a nulla. Nell’intervista poi i trapianti vengono equiparati dal giornalista alle trasfusioni di sangue, e Piccioli e il suo collega non si affrettano a dire che la cosa è diversa, che il sangue è una chiara violazione dei comandamenti di Dio mentre per i trapianti no. Quale occasione migliore per dichiarare che le due cose erano su un piano diverso?
Io la dichiarazione di Piccioli la vedo come quando un fratello di fronte alla testimonianza in giudizio se gli venisse chiesto se i Tdg non votano, non dice che i Tdg non votano ma che la sua coscienza addestrata secondo le scritture gli fa comprendere che votare è sbagliato. Ma in realtà nessun Tdg vota, poiché la Società insegna che ciò è immischiarsi nella politica. Perciò la risposta del Tdg è ambigua, ossia non dice una bugia ma non dice nemmeno tutta la verità. Così mi sembra la risposta di Piccioli. Devia l’attenzione sul fatto che in Italia non ci sono stati casi di dissociazione per far capire che per i trapianti non si veniva disassociati.
Intanto lui la risposta senza mentire l’ha data. Poi se il giornalista capisce un’altra cosa è un problema suo.
Ma il punto è questo! Se un Tdg compisse un atto di cannibalismo sarebbe ancora accettato come Tdg? Se sì allora è possibile che la questione dei trapianti era davvero alla libera coscienza. Se no, allora non poteva far altro che essere disassociato, perché il cannibalismo è certamente una pratica anticristiana, non prevista fra l’altro solo dai Tdg ma da tutte le Chiese Cristiane.
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico