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Essere Umano

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    00 19/05/2007 14:58
    Re:

    Scritto da: (Upuaut) 16/05/2007 18.26
    Mi sembra ovvio che "l'uomo abbia bisogno di Dio"... altrimenti non se lo sarebbe neanche inventato.
    Del resto, è proprio da questo bisogno che nascono le ideologie religiose.




    Upuaut, non pejsi che l'innato bsigono di Dio nell'uomo sia una prova deduttiva dell'esistenza di quest'ultimo?
    D'altra parte perchè sentire il bisogno di qualcosa che non c'è?
    La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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    00 27/05/2007 19:21
    Re:

    Scritto da: (Upuaut) 16/05/2007 18.26
    Mi sembra ovvio che "l'uomo abbia bisogno di Dio"... altrimenti non se lo sarebbe neanche inventato.
    Del resto, è proprio da questo bisogno che nascono le ideologie religiose.




    Io non credo sia ovvio , io credo che Dio è scritto in noi , le ideologie sono tratte da libri sacri che noi riteniamo ispirati ne più ne meno
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    00 29/05/2007 14:31
    Re: Re:

    Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 19/05/2007 14.58
    Upuaut, non pejsi che l'innato bsigono di Dio nell'uomo sia una prova deduttiva dell'esistenza di quest'ultimo?


    Assolutamente no.



    Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 19/05/2007 14.58
    D'altra parte perchè sentire il bisogno di qualcosa che non c'è?


    Proprio perchè non c'è.

    Se fossimo infinitamente giusti, eterni, onnipotenti e perfetti, non avremmo bisogno di credere in un ente soprannaturale immaginario che ci sorveglia, ci protegge ed eventualmente ci fa vivere per l'eternità.
    Credere in dio è una grande consolazione per chi desidera credervi. Ma non è null'altro che un'opinione, o meglio: un auto-inganno più o meno volontario.

    La realtà oggettiva è un'altra cosa...





    [Modificato da (Upuaut) 29/05/2007 14.39]

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    00 29/05/2007 14:33
    Re:

    Scritto da: MauriF 19/05/2007 13.38
    Caro Upuaut, il procedere scientifico non "nega" l'esistenza di una cosa a priori.


    Infatti non c'è nessun bisogno di negarla. Una cosa indimostrabile si "nega" da sola, scientificamente parlando.

    Si legga in proposito il seguente topic: freeforumzone.leonardo.it/misc.aspx?f=43257&idd=3680&a=9




    [Modificato da (Upuaut) 29/05/2007 14.34]

    [Modificato da (Upuaut) 29/05/2007 14.40]

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    00 29/05/2007 15:29

    Se fossimo infinitamente giusti, eterni, onnipotenti e perfetti, non avremmo bisogno di credere in un ente soprannaturale immaginario che ci sorveglia, ci protegge ed eventualmente ci fa vivere per l'eternità.


    E perché no? Gli animali non sono eterni, onnipotenti e perfetti! Eppure non sentono affatto il bisogno di un Ente Superiore che li vigili e li conduca sulle vie della loro vita. Perchè allora l’uomo nella sua natura ha sentito la necessità di avere un Essere a lui superiore che lo completi? Perché ha la necessità di credere che esista qualcosa dopo la morte? Da dove gli deriva la capacità di compiere ragionamenti astratti rispetto alla realtà che lo circonda al punto da anelare a degli ideali? Avremmo potuto essere intelligenti anche senza questi bisogni che non sono affatto bisogni di soddisfacimento materiale (mangiare, bere, dormire, accoppiarsi, ecc…) ma bisogni spirituali. Il bisogno di credere in Dio è spirituale. Il bisogno di avere una moralità è spirituale! Il bisogno di battersi in nome di ideali giusti è spirituale. Ideali come libertà, uguaglianza e fratellanza scaturiscono dal piano spirituale dell’uomo. Il matrimonio, anch’esso è un fenomeno derivante da un altro bisogno spirituale umano che non si riscontra nell’ambiente animale (solitamente gli animali si accoppiano e non sentono l’esigenza di innamorarsi e essere amati da un esponente di sesso opposto).

    Insomma, perché esiste il piano dell’esistenza spirituale nell’uomo se l’unica cosa che c'è è la materia?

    Ho letto poi anche altre tue argomentazioni circa l’inesistenza di Dio. Il tuo discorso è che Dio non esiste perché la sua esistenza non è dimostrabile. Ci sarebbe quindi una curiosa equivalenza del tipo ‘indimostrabile = inesistente’.
    Ma questo assioma è vero?
    Fino al secolo scorso non si poteva dimostrare né matematicamente né sperimentalmente l’esistenza dei buchi neri nello spazio. Quindi se qualcuno, allora, se ne fosse uscito con l’idea che i buchi neri esistano, essendo che ciò che non si può dimostrare è automaticamente inesistente, allora i buchi neri non dovrebbero esserci. Con l’evolversi delle conoscenze fisiche e matematiche invece si è potuta dimostrare l’esistenza dei buchi neri. Ma non solo i buchi neri ma anche tante altre cose oggi basi portanti della scienza moderna fino a poco tempo fa non si potevano dimostrare.

    Questo dimostra che non erano reali?

    L’assenza di prove inconfutabili a mio avviso non dimostra nulla né a favore né contro l’esistenza di un determinato fenomeno (in questo caso Dio). Si può essere agnostici dicendo: “Se Dio esiste? Boh! Può darsi di sì come può darsi di no!”. Ma l’ateismo invece è una vera e propria forma di fede dogmatica quanto il credere!

    Anche la teoria del multiverso non è stata dimostrata eppure questo non spinge gli scienziati che l’hanno postulata a non supporre che esista. Perché potrebbe essere vera sebbene non sia stata dimostrata. Perché per Dio invece bisogna avere una prova schiacciante? Se c’è allora ci credo. Se non c’è allora non ci credo. Ma se non ci credi è perché tu decidi così! Non perché non ci si può credere finchè non viene dimostrata. E’ l’equivalenza ‘indimostata = inesistente’ che non mi trova per nulla d’accordo.


    o meglio: un auto-inganno più o meno volontario.



    Ma che ne sai se Dio esiste. Perché parti dal presupposto che l’esistenza di Dio sia impossibile? E’ questo che non capisco. Non pensi che sia molto più ragionevole la posizione agnostica che quella atea?

    [Modificato da Bicchiere mezzo pieno 29/05/2007 15.31]

    La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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    00 29/05/2007 16:48

    ||Proprio perchè non c'è.

    Se fossimo infinitamente giusti, eterni, onnipotenti e perfetti, non avremmo bisogno di credere in un ente soprannaturale immaginario che ci sorveglia, ci protegge ed eventualmente ci fa vivere per l'eternità.
    Credere in dio è una grande consolazione per chi desidera credervi. Ma non è null'altro che un'opinione, o meglio: un auto-inganno più o meno volontario.

    La realtà oggettiva è un'altra cosa... ||



    Se lo dici tu, evidentemente è realtà assoluta eh? Mi fa ridere il modo in cui ci si esprime credendo che ciò che si dice è verità inconfutabile.
    Se si studia bene ciò che ci circonda, le particolarità e le complessità della vita, del corpo umano, etc etc, ci si domanda
    almeno in parte se tutto ciò possa essersi autocreato da solo o se ci sia un architetto dietro, sinceramente asserire con tanto
    vigore che tutto ciò che vediamo è spuntato fuori per caso è vicino alla follia, visto ,ripeto, la complessità della vita.
    Capisco la posizione agnostica, ma la posizione atea sinceramente dovrebbe essere riveduta.

    X bicchiere

    ||Ma che ne sai se Dio esiste. Perché parti dal presupposto che l’esistenza di Dio sia impossibile? E’ questo che non capisco.
    Non pensi che sia molto più ragionevole la posizione agnostica che quella atea? ||


    Perchè ogni suo parere lo mette sul piedistallo ed è verità assoluta anche non sapendo di cosa si sta parlando.

    A presto
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    00 29/05/2007 20:03
    Re:

    Scritto da: ClintEastwood82 29/05/2007 16.48

    ||Proprio perchè non c'è.

    Se fossimo infinitamente giusti, eterni, onnipotenti e perfetti, non avremmo bisogno di credere in un ente soprannaturale immaginario che ci sorveglia, ci protegge ed eventualmente ci fa vivere per l'eternità.
    Credere in dio è una grande consolazione per chi desidera credervi. Ma non è null'altro che un'opinione, o meglio: un auto-inganno più o meno volontario.

    La realtà oggettiva è un'altra cosa... ||



    Se lo dici tu, evidentemente è realtà assoluta eh? Mi fa ridere il modo in cui ci si esprime credendo che ciò che si dice è verità inconfutabile.


    A me fai ridere tu. Che l'esistenza di Dio sia indimostrabile è un dato di fatto.



    Scritto da: ClintEastwood82 29/05/2007 16.48
    Se si studia bene ciò che ci circonda, le particolarità e le complessità della vita, del corpo umano, etc etc, ci si domanda
    almeno in parte se tutto ciò possa essersi autocreato da solo o se ci sia un architetto dietro,


    Un conto è porsi la domanda, un'altro conto è inventarsi una risposta che ci fa comodo.


    Scritto da: ClintEastwood82 29/05/2007 16.48
    Capisco la posizione agnostica, ma la posizione atea sinceramente dovrebbe essere riveduta.


    In realtà, chi è agnostico non può fare a meno di essere anche ateo, data l'intrinseca indimostrabilità dell'esistenza di Dio.

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    00 29/05/2007 20:21
    Re:

    Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 29/05/2007 15.29

    Se fossimo infinitamente giusti, eterni, onnipotenti e perfetti, non avremmo bisogno di credere in un ente soprannaturale immaginario che ci sorveglia, ci protegge ed eventualmente ci fa vivere per l'eternità.


    E perché no?


    Perchè saremmo degli "dei" noi stessi, e non avremmo bisogno di niente.


    Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 29/05/2007 15.29
    Gli animali non sono eterni, onnipotenti e perfetti! Eppure non sentono affatto il bisogno di un Ente Superiore che li vigili e li conduca sulle vie della loro vita.


    E chi te l'ha detto?
    In realtà, gli animali non riescono nemmeno a concepire come si possa costruire un'automobile, una pistola, una lancia, o di inventare una barzelletta per il buonumore (ad esempio), ma dubito che non gli farebbe assai comodo...



    Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 29/05/2007 15.29

    Perchè allora l’uomo nella sua natura ha sentito la necessità di avere un Essere a lui superiore che lo completi? Perché ha la necessità di credere che esista qualcosa dopo la morte?



    L'ho già detto. Perchè è consolatorio.


    Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 29/05/2007 15.29
    Da dove gli deriva la capacità di compiere ragionamenti astratti rispetto alla realtà che lo circonda al punto da anelare a degli ideali?


    Gli deriva da un uso più sviluppato della Ragione, ovvero da un più alto numero di sinapsi, che gli altri animali non hanno.



    Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 29/05/2007 15.29
    Avremmo potuto essere intelligenti anche senza questi bisogni che non sono affatto bisogni di soddisfacimento materiale (mangiare, bere, dormire, accoppiarsi, ecc…)


    Questi sono bisogni abbastanza istintivi, che anche gli animali hanno, e che quindi non necessitano di particolare intelligenza per esistere.
    Ma quando un essere vivente si accorge che prima o poi dovrà morire, o che la sua esistenza potrebbe anche essere del tutto inutile, allora ci pensa su un'attimino ed ecco che, per non cadere in depressione da crisi esistenziale, fin dalla preistoria l'uomo si è dato delle risposte che potessero allietare l'umore umano: si è dato uno Scopo.

    Ma questo Scopo è ovviamente una cosa a cui si può credere solo per fede, non è una cosa dimostrabile.


    Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 29/05/2007 15.29
    ma bisogni spirituali. Il bisogno di credere in Dio è spirituale.


    Ascoltare una sinfonia di Beethoven è un bisogno spirituale o materiale?
    Non è che esistono bisogni "materiali" e bisogni "spirituali"... i bisogni, semplicemente, esistono. Dipende dal livello di Coscienza che un essere vivente possiede...

    Uno può anche farsi domande sulla propria esistenza, ma può anche rispondere a sè stesso che la sua esistenza è puramente casuale (che poi è l'unica cosa che si può evincere dalle attuali conoscenze OGGETTIVE che possediamo sul Mondo).


    Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 29/05/2007 15.29
    Il bisogno di avere una moralità è spirituale! Il bisogno di battersi in nome di ideali giusti è spirituale. Ideali come libertà, uguaglianza e fratellanza scaturiscono dal piano spirituale dell’uomo. Il matrimonio, anch’esso è un fenomeno derivante da un altro bisogno spirituale umano che non si riscontra nell’ambiente animale (solitamente gli animali si accoppiano e non sentono l’esigenza di innamorarsi e essere amati da un esponente di sesso opposto).


    L'etica esiste a prescindere dall'esistenza di un dio.
    Gli ideali pure.
    In quanto al matrimonio, è un bisogno prettamente femminile essere legate ad un solo uomo. Il maschio per natura tenderebbe alla poligamia, come tutti gli altri animali del resto. Poi la cultura e le usanze, specialmente in Occidente (a differenza del mondo arabo), lo ha abituato alla monogamia.


    Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 29/05/2007 15.29
    Insomma, perché esiste il piano dell’esistenza spirituale nell’uomo se l’unica cosa che c'è è la materia?


    E dove sta questa "esistenza" spirituale? Una cosa o esiste in senso fisico, o non esiste affatto.


    Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 29/05/2007 15.29
    Ho letto poi anche altre tue argomentazioni circa l’inesistenza di Dio. Il tuo discorso è che Dio non esiste perché la sua esistenza non è dimostrabile. Ci sarebbe quindi una curiosa equivalenza del tipo ‘indimostrabile = inesistente’.
    Ma questo assioma è vero?
    Fino al secolo scorso non si poteva dimostrare né matematicamente né sperimentalmente l’esistenza dei buchi neri nello spazio. Quindi se qualcuno, allora, se ne fosse uscito con l’idea che i buchi neri esistano, essendo che ciò che non si può dimostrare è automaticamente inesistente, allora i buchi neri non dovrebbero esserci. Con l’evolversi delle conoscenze fisiche e matematiche invece si è potuta dimostrare l’esistenza dei buchi neri. Ma non solo i buchi neri ma anche tante altre cose oggi basi portanti della scienza moderna fino a poco tempo fa non si potevano dimostrare.

    Questo dimostra che non erano reali?

    L’assenza di prove inconfutabili a mio avviso non dimostra nulla né a favore né contro l’esistenza di un determinato fenomeno (in questo caso Dio). Si può essere agnostici dicendo: “Se Dio esiste? Boh! Può darsi di sì come può darsi di no!”. Ma l’ateismo invece è una vera e propria forma di fede dogmatica quanto il credere!

    Anche la teoria del multiverso non è stata dimostrata eppure questo non spinge gli scienziati che l’hanno postulata a non supporre che esista. Perché potrebbe essere vera sebbene non sia stata dimostrata. Perché per Dio invece bisogna avere una prova schiacciante? Se c’è allora ci credo. Se non c’è allora non ci credo. Ma se non ci credi è perché tu decidi così! Non perché non ci si può credere finchè non viene dimostrata. E’ l’equivalenza ‘indimostata = inesistente’ che non mi trova per nulla d’accordo.


    o meglio: un auto-inganno più o meno volontario.



    Ma che ne sai se Dio esiste. Perché parti dal presupposto che l’esistenza di Dio sia impossibile? E’ questo che non capisco. Non pensi che sia molto più ragionevole la posizione agnostica che quella atea?

    [Modificato da Bicchiere mezzo pieno 29/05/2007 15.31]






    Ti sei letto "Un drago nel garage"? Se lo hai letto, dovresti aver già trovato le risposte che cerchi...
    Ecco il topic: freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=43257&idd=3680








    [Modificato da (Upuaut) 29/05/2007 20.28]

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    00 31/05/2007 16:11

    ||A me fai ridere tu. Che l'esistenza di Dio sia indimostrabile è un dato di fatto. ||


    Se non lo sapessi è indimostrabile anche il contrario, e comunque, io non ho parlato di dimostrazione di un ente creatore, ma di una sorta di ragionamento che viene spontaneo guardando la complessità di ciò che ci circonda, sei stato tu invece che hai detto con tanta fermezza che non esiste alcun ente.



    ||In realtà, chi è agnostico non può fare a meno di essere anche ateo, data l'intrinseca indimostrabilità dell'esistenza di Dio.||


    Per lo meno non si sbandiera a tutta forza l'incredulità nei confronti di D_o.



    ||Uno può anche farsi domande sulla propria esistenza, ma può anche rispondere a sè stesso che la sua esistenza è puramente
    casuale (che poi è l'unica cosa che si può evincere dalle attuali conoscenze OGGETTIVE che possediamo sul Mondo). ||


    Semmai è il contrario, dall' attuale conoscenza sul mondo si può evincere che è molto difficile che ciò sia dovuto al caso. Le case non si costruiscono da sole e rappresentano nemmeno tanta complessità, tanto più il mondo e la vita che sono di gran lunga più complessi suscitano qualche domanda sul come siano venute fuori.

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    00 31/05/2007 20:46
    Re:

    Scritto da: ClintEastwood82 31/05/2007 16.11

    ||A me fai ridere tu. Che l'esistenza di Dio sia indimostrabile è un dato di fatto. ||


    Se non lo sapessi è indimostrabile anche il contrario,


    E' vero: nessuno può dimostrare che non esiste il drago invisibile e immateriale che c'è nel garage.
    E questo dovrebbe essere una prova della sua esistenza?
    Mmmm... [SM=g27986]


    Scritto da: ClintEastwood82 31/05/2007 16.11

    ||In realtà, chi è agnostico non può fare a meno di essere anche ateo, data l'intrinseca indimostrabilità dell'esistenza di Dio.||


    Per lo meno non si sbandiera a tutta forza l'incredulità nei confronti di D_o.


    E chi lo sbandiera?
    Semmai, è chi vi crede che lo sbandiera, lo proclama come verità assoluta, ha un culto, segue dei rituali, e cerca in ogni modo di fare più proseliti possibili.



    Scritto da: ClintEastwood82 31/05/2007 16.11

    ||Uno può anche farsi domande sulla propria esistenza, ma può anche rispondere a sè stesso che la sua esistenza è puramente
    casuale (che poi è l'unica cosa che si può evincere dalle attuali conoscenze OGGETTIVE che possediamo sul Mondo). ||


    Semmai è il contrario, dall' attuale conoscenza sul mondo si può evincere che è molto difficile che ciò sia dovuto al caso.



    Dall'attuale conoscenza oggettiva sul Mondo, NON esiste nessuna prova scientifica del fatto che esista un ente creatore. Anzi, esistono prove del contrario.
    Esistono molte prove del fatto che gli esseri viventi, ad esempio, sono il prodotto di un lungo processo di evoluzione e di una durissima selezione naturale, iniziata da reazioni chimiche del tutto casuali.

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