00 30/05/2007 17:56
Sinceramente?
Scrivo in questo 3D ma avrei potuto sceglierne uno qualsiasi, o comunque fra tanti. Ho messo il naso qui dentro più volte e ne sono uscito con un po' di amarezza.

Interessa a qualcuno se vi dico le mie impressioni da esterno? Sì, perché è un mondo che non mi appartiene, né per esperienza diretta od indiretta. Ho avuto nel passato conoscenze tra i TdG, una in particolare molto importante ma in epoca adolescenziale, per cui con tutte le amplificazioni del caso. Pongo solo delle domande, spero non retoriche.

Cosa potrebbe spingere un ex-TdG a raccontare, ad esempio, pezzi di storia vissuta con dovizia di particolari? Non è sicuramente detto che quelli che intervengono in un Forum ad esempio siano rappresentatitivi di una categoria. Ma siamo così sicuri che dietro vi sia solo l'astio e non invece una buona dose di delusione non corrisposta, incompresa e forse osteggiata? Possibile che i pensieri sulla vita vissuta fra le loro fila, per le persone incontrate, per i momenti trascorsi e, perché no, per gli ideali che muovevano e che oggi forse si considerano deleteri, non siano sufficienti a manifestare opinioni più clementi? Ancora. Non è che il preteso scopo pedagogico adottato nei confronti dei fuorisciti porti invece ad acutizzare queste forme di rifiuto in coloro che invece non si lasciano disciplinare? Non è che, pur muovendosi nell'ambito di quelle che a torto o a ragione si credono essere principi neotestamentari, sia possibile interrogarsi sull'opportunità di percorrere altre strade che non siano quelle del muro contro muro?

Vi racconto un pezzo della mia vita spirituale. Forse lo ricorderete, ma ho militato per più di un decennio in un movimento ecclesiale che ho fatto MIO fin da subito. Circa sei anni fa ne sono "fisicamente" uscito (anche se non nell'adesione spirituale). E' vero che si tratta di un movimento e quindi non di una chiesa; sono e resto membro di quella cattolica. E' vero che non vi sono dei comportamenti nei miei confronti di "ostracismo" o cose di questo tipo. Ma ... vi assicuro che una forma strisciante di ... critica, incomprensione, delusione ... anche se controbilanciata da dimostrazioni di genuino affetto da parte di molti ... è stata comunque presente in questa storia.

Bene. Non perché io sia più buono di altri. Ma sapete cosa mi ha sempre trattenuto dal ripagare con simile moneta? o prendermi delle soddisfazioni personali? o godere di quelle piccole vendette ... insomma, ci siamo capiti no?

La memoria ...

Il ricordo dei momenti belli e meno belli. Delle persone con le quali ha vissuto quei momenti; alcune le incontro ancora. Altre sono morte, e per il rispetto della loro memoria mi astengo.

C'è chi in situazioni simili ha scritto lettere di fuoco anche a vescovi. Chi ha letteralmente esasperato gli animi. E sapete una cosa? Anche se ritengo di avere le mie motivazioni, non ho nessun rimpianto. Davvero. Ve lo dico col cuore ...

No regrets!


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[Modificato da M.Tamburino 30/05/2007 17.59]