“Che cosa significa, senza confondere inutilmente i termini, come fa qualcuno?”
Il conetto di koinonia è alla base dell’ecclesiologia cattolico. Io non confondo alcun termine, semmai li salvo dalla banalità concettuale a cui tu vorresti relegarli. Per l’ennesima volta ripeto che il papa non ha detto che con un ex-cattolico non si devono aver legami sociali, bensì che non si ha più comunione, il che è un concetto meratifico che indica la partecipazione in quanto membra all’unico corpo di Cristo. Il fatto che non ci sia più comunione spirituale non implica l’ostracismo sociale.
“Che cosa significa, senza confondere inutilmente i termini, come fa qualcuno?
Significa che si deve (non è arbitrario), è un'imposizione. Che poi il cattolico non se ne faccia carico è un'altra questione. In linea di principio DEVE.”
Il fatto che è che la comunione spirituale è recisa che il cattolico lo voglio o no, perché non dipende dal cattolico il fatto che l’altro si sia allontanato dall’unione mistica che è la Chiesa. Appena quel tale apostata non spetta al cattolico rompere la comunione, perché l’ ha già rotta de facto colui che s’è allontanato.
“Cosa si deve intendere con comunione?”
Sul concetto di koinonia, che risale sino ad Aristotele e che tu depauperi in modo scandaloso, suppongo che potrebbe illuminarti il libro delll’allora card. Ratzinger “La comunione della Chiesa” (San Paolo, 2004)
“Che cosa dice infatti il riferimento scritturale di Giovanni 2:11???
Dice testualmente: "poiché chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse.. “
In primis non è Gv 2,11 ma 2Gv 2,11. in secundis come sempre tradurre è tardire, e si esige per chi vuole fare esegesi di saper leggere il testo greco. Il testo non dice banalmente di non salutare un eretico, bensì di non salutarlo come fratello, e nel contesto prossimo di non “augurargli il benvenuto” quando entra in casa. E’ sempre lo stesso discorso. Non puoi dire “fratello in Cristo” a chi è fori dalla koinonia che è il corpo di Cristo.
“E' da una vita che vado affermando che la CC si comporta esattamente come i TdG, con una differenza: Non sempre riesce con tutti a far valere la forza della coercizione o la forza dell'impegno a rendere impossibile la compagnia con gli apostati”
Non cìè il benché minimo paragone tar quello che fa la WTS e quanto detto dalla Chiesa cattolica. Vorrei proprio sapere quanti cattolici hai mai visto smettere di salutare un ex-cattolico, e sopratutto quando la Chiesa si sia mai sognata di prendere provvedimenti contro chi saluta un apostata.
Per Gengis
“Il fatto è che la non condivisione delle dottrine è talmente massiccia, specialmente in tema di contraccezione, divorzio, coppie di fatto che se volessero applicarle a tutti i dissenzienti rimarrebbe un così esiguo numero di non scomunicati da rendere questi ( e non i dissenzienti ) degli emarginati sociali.”
Caro Gengis, prima di parlare delle procedure ecclesiastiche forse sarebbe il caso di conoscerle. Chi abortisce è scomunicato immediatamente, e non perché l’autorità lo viene a sapere e imbastisce qualche strana cerimonia. Si chiama scomunica latae sententiae, ed è assolutamente automatica. Il punto è un altro: nessuno in casa cattolica si sognerebbe mai di togliere il saluto a uno scomunicato, sebbene io sappia che chi abortisce lo è.
Ad maiora
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)