00 06/10/2007 17:34
La perseveranza dei santi (o "preservazione dei santi", o "eterna sicurezza") è una controversa dottrina della teologia cristiana particolarmente associata al Calvinismo. Essa fa parte dei cinque punti del Calvinismo definiti al Sinodo di Dordrecht.

Scusami per il ritardo con cui ti rispondo. E' vero Justee. Ma viene accettata anche da comunità evangeliche che non accettano invece altri punti del calvinismo. Mi fa piacere che tu conosca i canoni di Dordrecht

Essa insegna che coloro che Dio ha efficacemente chiamato alla salvezza e quindi all'eterna comunione con Lui ("santi" secondo la Bibbia), non possono scadere dalla grazia e perdere la loro salvezza. Quand'anche, nella loro vita, subentrassero impedimenti o peccati tali da farli arretrare nel cammino della fede o persino dovessero, per qualche motivo, giungere a rinnegare la loro professione di fede, essi (se sono autentici eletti) presto o tardi se ne ravvedrebbero tornando così in comunione con Dio. Questa dottrina si basa sul presupposto che la salvezza è opera di Dio dal principio alla fine, che Dio è fedele alle Sue promesse, e che niente e nessuno potrà frustrare i Suoi sovrani propositi.

Giusto, a parte l'affermazione "rinnegare la loro professione di fede". Daltronde se siamo salvi grazie a lui e a nessun altro...

Questa dottrina, nell'attuale panorama ecclesiastico protestante, può apparire sotto due forme: (1) la tradizionale dottrina calvinista che si ritrova nelle confessioni di fede cristiane riformate, e (2) una variante non-tradizionale che si ritrova in alcune chiese battiste e di altra denominazione. In un certo qual senso entrambe le forme descrivono i coloro che autenticamente sono cristiani come "una volta salvati, per sempre salvati", ma esse attribuiscono all'aggettivo "salvati" un significato diverso, a seconda che esso includa o no l'esperienza della santificazione. È per questa differenza che i calvinisti tradizionali tendono a preferire il termine storico "perseveranza dei santi", mentre chi sostiene la dottrina non tradizionale di solito preferisce il termine meno tecnico di "eterna sicurezza", "certezza incondizionata" o simili. Queste dottrine si assomigliano e spesso sono confuse. Sebbene abbiano lo stesso fine (cioè la certezza eterna della salvezza), lo raggiungono per strade diverse.

Non ho compreso bene la cosa Justee.

I seguaci di John Wesley concordano con gli arminiani che anche un vero cristiano possa perdere la sua salvezza, ma non concordano sul fatto se essi possano in qualche modo ricuperarla oppure no. Altri cristiani come i cattolici-romani e gli Arminiani respingono entrambe le versioni di questa dottrina.

E' vero.

Ciao Gaetano volevo capire se venerate i Santi come i cattolici

Noi caro Juste. Crediamo che i santi trapassati non sanno nulla di noi e che non anno alcuna forma di comunicazione con il mondo dei viventi. Certo, per noi sono stati un esempio di carità cristiana e sono quindi un esempio da seguire. Gli stessi cristiani che hanno scritto il nuovo testamento come Paolo sono un esempio da seguire. Noi cristiani abbiamo il dovere di ricordarci di loro e prenderli come esempi per imparare meglio a seguire Cristo. La differenza con la Chiesa di Roma e che essa crede nell'intercessione dei santi trapassati nei nostri riguardi e che essi sappiano quello che noi facciamo su questa terra.

Ciao Gaetano.