00 14/10/2007 11:04
Re:

Noi caro Juste. Crediamo che i santi trapassati non sanno nulla di noi e che non anno alcuna forma di comunicazione con il mondo dei viventi. Certo, per noi sono stati un esempio di carità cristiana e sono quindi un esempio da seguire. Gli stessi cristiani che hanno scritto il nuovo testamento come Paolo sono un esempio da seguire. Noi cristiani abbiamo il dovere di ricordarci di loro e prenderli come esempi per imparare meglio a seguire Cristo. La differenza con la Chiesa di Roma e che essa crede nell'intercessione dei santi trapassati nei nostri riguardi e che essi sappiano quello che noi facciamo su questa terra.
Ciao Gaetano.



In sintesi

960 La Chiesa è « comunione dei santi »: questa espressione designa primariamente le « cose sante » (sancta), e innanzi tutto l'Eucaristia con la quale « viene rappresentata e prodotta l'unità dei fedeli, che costituiscono un solo corpo in Cristo ». 521

961 Questo termine designa anche la comunione delle « persone sante » (sancti) nel Cristo che è « morto per tutti », in modo che quanto ognuno fa o soffre in e per Cristo porta frutto per tutti.

962 « Noi crediamo alla comunione di tutti i fedeli di Cristo, di coloro che sono pellegrini su questa terra, dei defunti che compiono la loro purificazione e dei beati del cielo; tutti insieme formano una sola Chiesa; noi crediamo che in questa comunione l'amore misericordioso di Dio e dei suoi santi ascolta costantemente le nostre preghiere ». 522


Noi crediamo nell'intercessione dei santi però a certe condizzioni

«Il Mondo non sarà mai abbastanza vasto, né l’Umanità abbastanza forte per essere degni di Colui che li ha creati e vi si è incarnato»
(P. Teilhard de Chardin, La vision du passé, in “Inno dell’universo”, Queriniana, Brescia 1995, p. 76)>>