00 30/09/2007 12:06
Re: Re:
Aialon, 30/09/2007 2.09:


Cristo disse "chi non mangia la mia carne e non beve il mio sangue ..." che intendeva?
io credo questo:

Io credo quest'altro,
Tutti i vangeli, infatti, furono scritti verso la fine del primo secolo d.C. Marco non fu un apostolo, e nel suo vangelo riporta cose dette da Pietro. Luca nemmeno fu apostolo, e per il suo vangelo raccolse e copiò qua e là da vari documenti. Giovanni fu un apostolo, ma il Giovanni del vangelo (Giovanni Zebedeo) non era lui ma un altro, che a sua volta scrisse il vangelo raccogliendo notizie da un terzo,Giovanni avrebbe dovuto scrivere il quarto vangelo da vecchio, anzi vecchissimo, sicuramente oltre gli ottant'anni, ma anche novanta. Nel frattempo avrebbe dovuto emanciparsi al punto da imparare a scrivere in lingua greca letteraria, avrebbe dovuto acquisire una cultura filosofica coerente con la teoria ellenistica del Logos. E poi, soprattutto, avrebbe dovuto sopravvivere fino a quell'età, mentre varie fonti letterarie, persino una profezia in bocca a Gesù nelle narrazioni evangeliche, testimoniano che egli fu giustiziato prima di raggiungere la vecchiaia. L’unico apostolo fu Matteo, però gran parte del suo vangelo lo copiò da Marco, che non fu un apostolo.
Quindi Credo che Paolo (che non aveva mai visto Gesù neanche in cartolina) avesse una fervida immaginazione per immaginare questa scena, un Rabbi che dice
"chi non mangia la mia carne e non beve il mio sangue ..."
Ma d'altro canto si sa come vanno le cose un avvenimento viene subito stravolto raccontato e reinterpretato lo vediamo con le notizie sui giornali, figuriamoci sugli eventi di 2000 anni fa e con tutte le traduzioni e rimaneggiamenti clericali.
Es. Si noti che soltanto il Vangelo di Matteo riporta il brano "tu sei Pietro...", quantunque anche Marco e Luca narrino la medesima scena (Marco 8:27-30 e Luca 9:18) e Giovanni ne faccia un accenno (Giovanni 6:68-70).
Questo è molto strano. TRE su QUATTRO evangelisti non riferiscono le parole che sarebbero la base di tutta la costruzione della dottrina sul papato.

Concludendo secondo Gesù avrebbe istituito la Teofagia durante una cena.
A volte penso cosa succederebbe ai giorni nostri se succedesse una cosa simile, vorrei continuare a scrivere un po', ma mi rendo conto di aver già abbondantemente urtato la sensibilità e di aver abusato della pazienza di molti, so benissimo cosa stanno pensando [SM=x511437] .
Quindi sarà opportuno che porga al più presto la buonanotte.
Aialon [SM=x511461]






Nel momento dell'ultima cena (dal punto di vista cristiano) Dio stipula il famoso nuovo patto con l'israele spirituale rappresentato in quel momento dagli apostoli di Cristo.
Un patto importante entrava in vigore quando vi era il sacrificio dell'agnello il cui sangue veniva versato all'altare del tempio(quando esisteva) e la cui carne veniva offerta in sacrificio a Dio.
L'agnello sacrificale è Cristo stesso, ed il patto è tra Dio e gli apostoli, bevendo il vino e mangiando il pane è come se gli israeliti bevessero il suo sangue e mangiassero la sua carne dimostrando cosi di far parte di quel nuovo patto (ricordiamoci che gli apostoli stessi insieme a tutti gli altri discepoli rappresentavano il tempio di Dio (la sua chiesa) ecco perchè mangiano e bevono quello che rappresenta il sangue e il corpo di Cristo).
Ricordiamoci inoltre il giorno di pasqua in cui questa cena viene fatta, la pasqua ricordava la liberazione degli israeliti dall'eggitto in cui l'angelo sterminatore passava oltre (paschà) le case degli israeliti nei cui stipiti era stato versato il sangue del'agnello sacrificale, anche nel caso dell'ultima cena il bere il vino ed il mangiare il pane, rende gli appartenenti del nuovo patto liberi dal peccato e dalla morte ricevendo le loro anime la promessa vita eterna come figli di Dio.
Prendendo in prestito questi simbolismi ebraici, il vino rappresenta il sangue del prossimo sacrificio di Cristo con la sua morte(per gli apostoli e il passato sacrificio per tutti i cristiani futuri) ed il pane il suo corpo, nessuna transustanziazione o teofagia è necessaria per essere parte di questo nuovo patto.

Per quanto riguarda il discorso di Pietro e la pietra di fondamento ti ricordo Aialon che tutti i non cattolici la interpretano diversamente quindi non serve delegittimare Matteo per questo, è una questione di interpretazione dove la pietra puo rappresentare o Pietro o Cristo stesso.
Saluti Mario
[Modificato da (Mario70) 30/09/2007 12:07]

"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)