Don't worry, ho contestato Marco quando scriveva qualcosa su cui non ero d'accordo.
In questo caso mi sembra abbia fatto una fotografia abbastanza realistica della situazione all'interno delle congregazioni.
Anch'io non ho mai sostenuto che nelle congregazioni vi fosse la perfezione.
Ma mi da fastidio il fatto che le si debba far passare come delle sale di tortura.
E così sta bene anche a me.
Infatti:
Ok, come dici tu questa è la tua mentalità, ma quando una persona decide di dare forma alla propria dimensione spirituale attraverso l'appartenenza a una religione in quel momento stesso assume la convinzione che la verità stia da una parte sola, ovvero ciò in cui crede.
Se non ricordo male, dovrei fare ricerche ma ora non posso, i TDG negli stati uniti manifestarono con cartelloni che dicevano:
La religione è un laccio e una truffa!
Non voglio offendere nessuno che appartiene ad una religione.
Però è innegabile il fatto che sono state le differenze dottrinali e non i comandamenti di Cristo a causare le guerre tra cristiani.
Questo non ha senso.
Io sono cristiano, tizio è cristiano.
Abbiamo letto tutti e due lo stesso vangelo.
Non abbiamo nessun dubbio circa i comandamenti di Cristo.
Ma io ritengo che tutti i cristiani andranno in cielo.
Tizio invece è convinto che alcuni resteranno sulla terra.
Io mi rendo conto che la mia interpretazione ha delle lacune. Non tutti i versetti sono concordi.
Ma onestamente mi sembra la più corretta.
Anche tizio si rende conto che alcuni versetti potrebbero essere usati per contestare la sua opinione.
Ma onestamente è convito di essere nel giusto.
Quindi iniziamo a parlarne.
Visto che nessuno può portare la prova definitiva rimaniamo di diverse opinioni.
Mi spiegate perchè uno dei due dovrebbe iniziare a bastonare l'altro fino a che non si convince?
Dopo che l'ha convinto chi ritenete ha davvero imitato Cristo?
A me sembra così chiaro.
Marco Piccioni