operman, 16/12/2007 21.15: Grazie per il tuo pensiero, che evidentemente nasce dal non essere cattolico, immagino. Se è così, però mi farebbe piacere conoscere il pensiero per chi Mons. Fisichella rappresenta qualcosa. Se, invece non è così perchè l'evangelizzazione da parte dei cristiani la vedi in maniera tanta negativa? E poi evangellizzare non mi sembra esclusiva dei cattolici, anzi, proprio per niente, se vengono paragonati ai TdG che fanno della predicazione il loro punto focale. Ciao.
L’evangelizzazione non è una delle tante attività dei cristiani: insieme alla celebrazione dell’eucaristia è il fondamento della fede cristiana. Tra i due momenti esiste una simbiosi tale che non può esistere una senza l’altra. Fin dai primordi del cristianesimo, la piccola comunità dei discepoli si è distinta da ogni altro gruppo per questo motivo. La celebrazione della cena del Signore, infatti, rendeva evidente ciò che la predicazione annunciava. Attraverso l’annuncio del Vangelo, la salvezza portata da Gesù raggiungeva i confini più estremi della terra, portando con sé l’anelito di pace, giustizia e amore che corrispondeva al desiderio racchiuso nel cuore di ogni persona. Con la celebrazione dell’eucaristia, la verità della predicazione diventava talmente evidente che ognuno aveva certezza di essere realmente salvato. «Guai a me se non evangelizzo », ripeteva l’apostolo Paolo; questa espressione mantiene immutata la sua forza. La nostra storia, dunque, si racchiude in questa parola; dimenticarlo sarebbe fatale.