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Pranoterapia

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    Justee
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    00 28/01/2006 11:59
    Cosa ne pensate della Pranoterapia , è una scienza o qualcosa che ha relazione con Satana , o Satanismo o Religione ?
    Grazie delle Vostre risposte

    «Il Mondo non sarà mai abbastanza vasto, né l’Umanità abbastanza forte per essere degni di Colui che li ha creati e vi si è incarnato»
    (P. Teilhard de Chardin, La vision du passé, in “Inno dell’universo”, Queriniana, Brescia 1995, p. 76)>>



  • Mefisto3
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    00 28/01/2006 13:18
    La pranoterapia è quella scienza, già conosciuta agli egizi, per curare o diagnosticare un determinato male con l'emanazione delle mani. In Cina e Giappone è chiamata anche "emanazione delle forze armoniche".
    Nei secoli bui, chi praticava la pranoterapia, veniva messo al rogo, in quanto dicevano che erano figli di Satana; a questo fatto, tratta una leggenda in cui una donna di nome Sabrina, non riuscì a guarire il figlio di un alto prelato, ed alla morte di quest'ultimo, fu accusata di stregoneria e messa a morte mediante "purificazione dello foco"; la leggenda ho avuto modo di leggerla di persona, quando ero al Vaticano, a trovare un parente. [SM=g27987]

    In questo Link, spiega con parole più "dotte" la pranoterapia, comunque dovrei avere ancora un libro, scritto in italiano volgare, che accennano all' "Arte degli stregoni e delle streghe" ossia la pranoterapia; se riesco a ritrovarlo, ti faccio uno scannar proprio sull'argomento.


    Mefisto

    [Modificato da Mefisto3 28/01/2006 13.22]

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    elimol
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    00 30/01/2006 10:22
    ma è una terapia come un'altra (cosa c'entra il diavolo in questo caso???? a volte mi sorprendete con queste domande eheh)... si basa sull'imposizione delle mani tramite le quali c'è un passaggio di energia da una persona all'altra, è chiaramente una disciplina orientale, si lavora sul corpo astrale e sul corpo eterico di cui gli orientali parlano spesso (anche lo yoga stesso e un altra ginnastica di cui mi sfugge il nome si basano sul lavorare su questi due corpi piuttosto che sul corpo fisico in quanto se stanno bene essi di conseguenza verrà guarito anche il fisico!)
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    mioooo
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    00 30/01/2006 15:57
    Commento della CEI
    10. In qualche modo correlato con l’autonomia del paziente è l’emergere delle cosiddette medicine non convenzionali, termine onnicomprensivo con cui vengono indicate tutte quelle prassi mediche non fondate sui riscontri di anatomia, fisiologia, patologia e terapia propri della medicina occidentale. Si tratta di un gruppo assai eterogeneo di pratiche terapeutiche, più o meno diffuse, più o meno conosciute: erboristeria, agopuntura, omeopatia, reflessoterapia, iridologia, pranoterapia, reiki, shiatzu, ecc. Senza entrare nel merito di una loro possibile efficacia, bisogna rilevare innanzitutto la possibilità di un eventuale danno per il paziente che vi si sottoponga, abbandonando al contempo una terapia più “tradizionale” ma di provata efficacia. Il secondo, più delicato problema, anche di ordine pastorale per la Chiesa, riguarda il possibile coinvolgimento, da parte di alcune di esse, con filosofie orientali difficilmente compatibili con la fede cattolica e qualche volta persino accompagnate da pratiche occultistiche. Pertanto, mentre da un lato si dovrebbe tenere un atteggiamento rigorosamente prudenziale circa la loro possibile pratica in istituzioni sanitarie cattoliche, dall’altro la Chiesa deve sentirsi fortemente interpellata ad approfondire il problema, acquisendo la necessaria competenza per un sicuro discernimento, nel rispetto della metodologia scientifica che riconosce nella medicina una scienza sperimentale. In particolare, occorre chiedersi se il ricorso sempre più frequente alla medicina non convenzionale non sia per caso l’effetto di non adeguate applicazioni della medicina allopatica. È ormai evidente, infatti, che la variabilità individuale alla risposta ai farmaci è elevata. Occorre dunque prendere atto che la terapia di gruppo, mirata su un soggetto medio, è inadeguata. Una attenzione maggiore alla terapia individuale e al ruolo della componente genetica nella risposta al farmaco servirebbe anche a ridurre lo iato esistente tra medicine convenzionali e non convenzionali.
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    elimol
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    00 31/01/2006 11:25
    La differenza tra le nostre medicine e queste chiamiamole discipline sta che mentre i nostri medici si concentrano a guarire il fisico soffocando il dolore le discipline orientali si basano sul concetto di trovare cos'è che effettivamente ci provoca dolore, andando a scavare nella psicologia dell'individuo, nel suo passato, nelle cose che avrebbero potuto ferire la sua anima e di conseguenza il suo corpo.
    Indipendentemente dalla loro religione gli orientali fanno in modo che il corpo guarisca naturalmente, senza ricorrere a farmaci che appunto non guariscono ma semplicemente soffocano i dolori (non sempre, per esempio in vista di un infezione dicono loro stessi che sia giusto l'uso di antibiotici o antinfiammatori, qui si parla di quando il dolore fisico è provocato da qualche trauma psicologico).

    L'uomo tenta sempre di far passare in secondo piano e di sminuire le tecniche di cui sa poco per paura. E' risaputo.

    Dalla mia esperienza personale posso dire che lì dove la medicina occidentale ha fallito (nel senso che le medicine che mi davano non hanno fanno effetto) le tecniche orientali mi hanno aiutato a stare meglio (non si può dire ancora guarire perchè l'effetto non è immediato chiaramente!!!) Io infatti non ero ammalata fisicamente (tantovero che i medici continuavano a dirmi che non ho niente, e a darmi tranquillanti o pastiglie per dolori gastrici ma ripetendo che non capivano perchè sto male!!!) ma psicologicamente ed è lì che le tecniche orientali possono aiutare e addirittura guarire.

    Poi, come per tutto, bisogna stare attenti ai maghi, stregoni o che so io che si arricchiscono con le tasche degli ammalati, ma quelli sono appunto falsi medici!!!!
  • Teodoro Studita
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    00 01/02/2006 11:21
    Re:

    Scritto da: elimol 31/01/2006 11.25
    La differenza tra le nostre medicine e queste chiamiamole discipline sta che mentre i nostri medici si concentrano a guarire il fisico soffocando il dolore le discipline orientali si basano sul concetto di trovare cos'è che effettivamente ci provoca dolore,



    Ti rispondo da medico il quale ogni santo giorno fa l'esatto contrario di quanto affermi. Il pressapochismo di questa affermazione è piuttosto evidente.


    andando a scavare nella psicologia dell'individuo, nel suo passato, nelle cose che avrebbero potuto ferire la sua anima e di conseguenza il suo corpo.



    Questo mi risulta lo facciano gli psicologi (che medici non sono), non i pranoterapeuti, che viceversa si servono del "fluido" che emana dalle mani.


    farmaci che appunto non guariscono ma semplicemente soffocano i dolori (non sempre, per esempio in vista di un infezione dicono loro stessi che sia giusto l'uso di antibiotici o antinfiammatori, qui si parla di quando il dolore fisico è provocato da qualche trauma psicologico).



    E verso le malattie (che sono la maggior parte) che non provocano nessun dolore?


    L'uomo tenta sempre di far passare in secondo piano e di sminuire le tecniche di cui sa poco per paura. E' risaputo.



    Parafrasando il motto che tanto amiamo io direi piuttosto: medicus nihil adfirmat quod non probet.

    Comunque io opererei un distinguo tra tecniche che hanno una base razionale, come l'agopuntura, e altre che non ce l'hanno, come la pranoterapia.
    Per queste ultime da medico non posso che aspettare che questa tecnica diventi "evidence based". Fino a quando non lo sarà non posso che raccomandare la massima prudenza ed il ricorso alla medicina tradizionale, la cui efficacia è provata.




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    elimol
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    00 01/02/2006 11:26
    scusa teodoro, non sono stata chiara, mi riferivo al post precedente, dove si parlava anche di altre discipline orientali oltre la pranoterapia.

    io invece da quasi guarita vi posso dire che la pranoterapia serve(se fatta da persone che sanno quel che fanno e non ingannatori, quindi state attenti... tra l'altro di solito i pranoterapeuti non chiedono soldi ma solo un'offerta libera alla fine della terapia così se non ci sentiamo meglio allora non gli diamo un bel niente!!!!).
    Anch'io comunque suggerisco di intraprenderla o come metodo in contemporanea con medicine o quando proprio qualsiasi altra cura ha fallito.

    Teodoro si vede che tu sei un bravo medico eheh... di solito i medici ti danno un qualcosa che soffoca il dolore e via!!! parlo per aver provato eh

    [Modificato da elimol 01/02/2006 11.31]

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    Thommi
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    00 08/02/2006 20:46
    La medicina moderna ha fatto cose inumane esattamente come la psichiatria.
    La pranoterapia è una terapia leggera che a vedere dai dati cura veramente le persone, quindi direi che non ce un motivo scientifico per non fare la pranoterapia.

    Eppoi per smentire quello che afferma Teodoro: esiste in realtà una teoria di un fisico contemporaneo di Einstein che spiega come agisce questa terapia.
    clicca QUI e scorri fino a 'La Fluidoterapia'
  • Teodoro Studita
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    00 12/02/2006 17:54
    Io non capisco come una cosa, per il solo motivo di essere visibile su un sito, diventa credibile.
    Sul sito indicato da Thommi, curato da ignoti (chi avrebbe il coraggio di mettere il proprio nome sotto fesserie di tale stazza!), apprendiamo come il pranoterapeuta, tramite un campo elettromagnetico "sui generis", agisca sulle vie nervose periferiche dell'ammalato. Fin qui, a parte la totale assenza di riferimenti bibliografici (non mi sembra di aver letto nulla a proposito sulla pur copiosissima letteratura scientifica che ogni iscritto all'Ordine dei Medici riceve ogni mese, strano!), potremmo anche rimanere nel verosimile. Ma poi queste "onde" non si sa bene in base a quale meccanismo, agirebbero su non meglio precisate "ghiandole endocrine", che miracolosamente, tramite secrezioni altrettanto imprecisate, ricosituirebbero gli equilibri altrettanto imprecisati che la malattia avrebbe rotto.
    Ora, che un campo elettromagnetico possa dire ad una ghiandola endocrina cosa secernere è pura fantascienza, ma se vi piace crederlo ok , fate pure!
    Io ritengo invece che i pranoterapeuti possano avere una utilità per gli ipocondriaci, per chi non avendo assolutamente nulla, è in cuor suo convinto che solo la medicina alternativa possa guarire il proprio male, che in realtà è un patologico bisogno di attenzioni.
    Scientificamente parlando, non c'è nulla da dire, se avete dei riferimenti bibliografici sono disposto ad esaminarli, ma se il supporto "tecnico" si limita a ciò che abbiamo visto fin'ora, ci muoviamo nel vasto universo della fanfaluca.

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    Thommi
    Post: 878
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    00 12/02/2006 18:54

    Io non capisco come una cosa, per il solo motivo di essere visibile su un sito, diventa credibile.


    Cosa metti in dubbio? la credibilità di Todeschini come fisico o la malafede di chi ha scritto il testo?


    chi avrebbe il coraggio di mettere il proprio nome sotto fesserie di tale stazza!


    su quale base affermi che sono fesserie quando a quanto mi pare di capire nemmeno conoscevi il fisico Todeschini?


    potremmo anche rimanere nel verosimile


    ok, allora fin qui ci siamo



    Ma poi queste "onde" non si sa bene in base a quale meccanismo, agirebbero su non meglio precisate "ghiandole endocrine", che miracolosamente, tramite secrezioni altrettanto imprecisate, ricosituirebbero gli equilibri altrettanto imprecisati che la malattia avrebbe rotto.


    sull'elettroshock non fai questi discorsi però, li è evidente; invece come dell'energia che esce dalle mani di un uomo possa scuotere delle ghiandole e permetterli di riattivarsi.....
    se le ghiandole in questione hanno problemi o scompensi energetici (elettrici credo) credo non sia così strano che l'energia elettromagnetica emessa dalle mani di un pronoterapeuta possa esser utile a ripristinare il corretto flusso energetico (elettrico).


    Ora, che un campo elettromagnetico possa dire ad una ghiandola endocrina cosa secernere è pura fantascienza


    La ghiandola l'ha sempre saputo cosa doveva secernere, l'energia in questione non porta informazioni porta solo nuova energia che permetta alla ghiandola di riattivare le informazioni e il corretto funzionamento.


    Io ritengo invece che i pranoterapeuti possano avere una utilità per gli ipocondriaci, per chi non avendo assolutamente nulla, è in cuor suo convinto che solo la medicina alternativa possa guarire il proprio male, che in realtà è un patologico bisogno di attenzioni.


    Questo sicuramente ma la pranoterapia dagli esperiementi condotti funziona anche se il paziente non sa niente e magari subisce la terapia durante il sonno.


    Scientificamente parlando, non c'è nulla da dire, se avete dei riferimenti bibliografici sono disposto ad esaminarli, ma se il supporto "tecnico" si limita a ciò che abbiamo visto fin'ora, ci muoviamo nel vasto universo della fanfaluca.


    vedrò cosa posso fare.
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