00 06/02/2008 19:35
per Hus:
lasciala parlare,tanto i suoi post li leggiamo io te e pochi altri

ALL'OSPEDALE DI CIRCOLO
Delicato intervento chirurgico senza trasfusione di sangue
La paziente è una 76enne Testimone di Geova

di ELEONORA MANTICA
­VARESE­

UN INTERVENTO chirurgico definito «eccezionale», eseguito su una paziente di 76 anni, Testimone di Geova, affetta da un tumore. Ad effettuare la delicata e complessa operazione, senza alcuna trasfusione di sangue, nel rispetto totale della religione della donna, è stata l’equipe guidata dal professor Renzo Dionigi, rettore dell’università dell’ Insubria e primario di Chirurgia dell’ospedale di Circolo di Varese, in collaborazione con il professor Rino Cuffari, anestesista. Tutto è successo un mese fa quando, la paziente, originaria di Gardone Val Trompia, nel Bresciano, è stata portata in condizioni disperate all’ospedale varesino dopo aver subito diversi ricoveri, senza successo, in altri centri ospedalieri d’Italia.

«IL TUMORE, originato dalla componente vascolare dei tessuti molli - spiega il professor Dionigi - stava portando la donna alla morte per choc emorragico». Al ricovero, la paziente presentava valori di emoglobina pari a 3,5 grammi al decilitro, un quinto rispetto ai normali livelli di emoglobina che in un individuo si aggirano intorno ai 13-15 grammi al decilitro. «C’erano dei problemi sia di natura anestesiologica - precisa Dionigi- sia di carattere chirurgico». Tuttavia, spiegano i medici, la degente, nonostante le gravi condizioni , aveva una buona funzionalità cardiaca. Si è così deciso di «portarla sul tavolo operatorio per asportare il voluminoso tumore che continuava a crescere», applicando una tecnica all’avanguardia , l’ «emostasi preventiva» e che consente, attraverso la somministrazione di farmaci, il recupero della massa ematica, senza così ricorrere alle trasfusioni. Un lungo intervento, durato diverse ore, durante il quale i medici hanno continuamente monitorato la funzionalità cardiaca della paziente per evitare il sopraggiungere di un infarto che le sarebbe stato fatale. Un’operazione perfettamente riuscita, tanto che la paziente ha già recuperato i normali valori di emoglobina nel sangue.

«LA DEGENTE sta bene - precisa il primario - ora, resta solo la ricostruzione plastica della quantità di sostanze perse». Non è infatti la prima volta che, all’ospedale di Circolo di Varese, si effettuano operazioni senza trasfusioni (la casistica parla di 10-15 interventi all’anno)anche perchè, afferma il professor Dionigi «è opportuno ricorrere a trasfusioni solo in casi eccezionali». Tuttavia non si era ma arrivati a operare una donna che aveva poche speranze di vita visto i livelli di emoglobina, senza far ricorso a sacche di sangue. «Quando la paziente è in buone condizioni, non come in questo caso - precisano i medici - si può utilizzare una tecnica preziosa messa a punto da noi, l’emodiluizione, da effettuarsi prima dell’intervento chirurgico».
«E’ stata un’operazione eccezionale - ha spiegato Mario Rezzadore, responsabile dell’ufficio relazioni pubbliche dei Testimoni di Geova di Varese - un intervento che, oltre ad aver salvato la vita alla donna, ha permesso di rispettare il nostro credo religioso».

Fonte: Il Giorno, edizione cartacea di Varese, del 17/1/2008, pg VI dell'inserto di Varese. La versione on-line è disponibile solo per abbonati.



ciao
bds