00 13/03/2008 11:32
Non credo sia saggio proseguire, tra le parti, questa discussione.

Non vedo la possibilità di trovare un accordo.

I toni sono veramente aspri.

Andare avanti porterebbe certamente ad uno scontro solo distruttivo e non chiarificativo.

Sembra chiaro che lo scopo di Daniela47 non sia conciliativo ma, piuttosto, quello di intraprendere una strada piena di pesanti accuse nei confronti di Maria La Bidella.

Maria La Bidella, ovviamente, si difende, anche perchè ritiene che le accuse siano ingiustificate.

Leggendo i "botta e risposta" ritengo che, Daniela47, attribuisce un "cattivo spirito" alle azioni fatte da La Bidella.

La Bidella, invece, ha svolto un "lavoro" che denunciava "determinati soprusi" e lo ha sempre fatto con il buon senso, con grande rispetto, argomentando con logica le sue affermazioni.

La Bidella ha fatto parecchie domande senza ricevere risposte da coloro che avevano "responsabilità".

Non vedo "estremi di reato" nel modo in cui La Bidella ha portato avanti il suo "pensiero".

Trovo molto "esagerate" e "aggressive" le espressioni di Daniela47 verso La Bidella.

Considero Daniela47 una donna intelligente e mi rendo conto di quanta sofferenza abbia avuto per la sua "situazione".
Lei stessa dice che ormai "certe cose" appartengono al passato.
Allora perchè ancora tutta questa rabbia?

Un conto è battersi per difendere chi ha subito delle "ingiustizie", un conto è battersi per aiutare e soccorrere chi si trova in "difficoltà, un altro conto è l'accanimento e la "violenza verbale" per dimostrare qualcosa.

Non tutti gli uomini hanno le stesse idee e non si può andare d'accordo con tutti, si rischia di non andare d'accordo con nessuno.
Chi ha un pensiero diverso dal mio è da rispettare, chi viola i Diritti Umani del singolo è da combattere, sempre rispettando le regole del dialogo e del buon senso.

Saluti
Pino