00 13/03/2008 11:05
Scusate, accettate l'intervento di un TdG sincero?
Scusatemi se intervengo, sono un TdG rassegnato a rimanere tale per motivi familiari, perciò conosco bene la materia in questione e desidero intervenire, visto che chi non è TdG non conosce bene la nostra realtà e gli ex TdG tendono ad enfatizzare gli aspetti negativi del nostro culto, tuttavia devo riconoscere che i miei confratelli tendono solo a negare l’evidenza e a mistificare le prove dei problemi matrimoniali che riguardano i TdG, usano insomma la strategia di guerra contro gli “increduli” per mettere in buona evidenza il culto di cui facciamo parte in quanto ci è stato inculcato che solo nel nostro culto c’è salvezza e solo incoraggiando con la buona pubblicità e negando la cattiva pubblicità, si potrà riuscire a “salvare” dalla “fine imminente” le persone che “con cuore sincero, vogliono accostarsi alla verità [come inteso dal nostro CD, però]”.
Premetto che i problemi matrimoniali li abbiano tutti, indifferentemente dalla fede che professano, tuttavia devo purtroppo ammettere che se per i cattolici la fede non è quasi mai motivo di crisi coniugale, per noi TdG invece lo è spesso e volentieri.
Mi spiego meglio, se due cattolici o evangelici o altri cristiani sono in crisi tra di loro, la loro fede non è motivo di discordia, semmai sono loro che non hanno abbastanza fede o non mettono in pratica ciò che la loro fede insegna loro, perciò nel loro caso la loro fede non è stata sufficiente a salvare il matrimonio, inoltre i loro parroci o pastori opereranno, se loro richiesto o di loro stessa iniziativa se conoscono bene entrambi i coniugi, come mediatori tra i due coniugi in crisi per cercare di ricomporre la crisi e salvare il matrimonio.
Diverso è il discorso se la crisi riguarda famiglie laddove l’ideologia WTS ha fatto il suo ingresso, e diverse sono le procedure a seconda dei casi se si tratta di matrimoni misti in cui un solo coniuge è TdG oppure di matrimoni nei quali entrambi i coniugi sono TdG:
Se solo uno dei due coniugi è TdG allora la fede del TdG fungerà da detonatore che farà esplodere ancora di più la crisi, infatti è ormai noto a tutti cosa insegna la WTS ai TdG riguardo gli “increduli” e se c’è un minimo di crisi il coniuge TdG proverà ancora più livore verso il coniuge “incredulo” non TdG, inoltre gli anziani, impreparati e goffi nell’affrontare queste situazioni, non mancheranno di consigliare al coniuge TdG la separazione se incorre una delle cause di divorzio che la nostra dottrina ammette, in pratica se c’è stato adulterio da parte del coniuge non TdG ecco che gli anziani condurranno il coniuge TdG verso il divorzio, per poi orientarlo verso il servizio di pioniere e verso un nuovo matrimonio con un TdG, resta ovvio che il coniuge TdG potrebbe scegliere di salvare il matrimonio, tuttavia subirà forti pressioni sia dagli anziani che dalla propria comunità orientate alla rottura del matrimonio, insomma un matrimonio misto con un TdG può reggere solo se il coniuge non TdG accetterà i tanti impegni teocratici dell’altro coniuge e non farà pressioni per fargli abbandonare la fede WTS, insomma deve accettare volente o nolente gli impegni teocratici del coniuge TdG.
Se invece entrambi sono TdG, gli anziani tendono si a tenerli uniti, ma se uno dei due si rende colpevole di adulterio o altro peccato di “immoralità”, lasciano al coniuge innocente la scelta se perdonare e continuare il matrimonio o divorziare per adulterio, ovviamente la situazione cambia se il coniuge colpevole di adulterio non si mostra “sinceramente pentito” agli anziani, il colpevole sarà disassociato per “immoralità” e il coniuge innocente avrà pressioni sociali da parte della congregazione a divorziare da lui.
Se invece uno dei due coniugi TdG viene disassociato o si dissocia per “apostasia” allora il discorso è diverso, seppur l’apostasia cioè il non accettare una o più dottrine dello Schiavo (leggi CD) non costituisce motivo di divorzio, gli anziani consiglieranno indubbiamente la separazione dal coniuge apostata e dunque potenzialmente pericoloso per la fede del coniuge restato fedele alla WTS, per il divorzio la questione si fa più complessa, gli anziani indagheranno e cercheranno due testimoni per poter imputare anche l’adulterio al coniuge apostata e solo quando riusciranno a condannarlo per “adulterio” allora condurranno l’altro coniuge al divorzio sicuro dal pericoloso “apostata”, e il coniuge rimasto fedele potrà celebrare un nuovo matrimonio con un fratello/sorella maturo/a.
Saluti
[Modificato da Paolino.77 13/03/2008 11:06]