00 03/04/2008 13:10
Re:
pyccolo, 25/03/2008 11.15:

Se madre chiesa non uscirà di scena dalla vita politica, condizionando pesantemente le scelte, sarà sempre caos. Qualche spiraglio sembra intravvedersi, ma è ancora molto presto per dirlo.
Se non si smetterà di foraggiare con l'8 per mille questi potentati sulle coscienze li avremo sempre ostili ed armati,come paladini di guardia delle prigioni del libero pensiero e delle coscienze, oltre che, e soprattutto, nemici dell'affermazione dei diritti umani fondamentali.
Una cosa è la religiosità, che va salvaguardata e difesa da ogni attacco.
Altro discorso è l'Ente religioso che si erge a paladino (per i propri interessi) della difesa della religiosità (in realtà non difende nulla, ma opprime).

Il potere politico per quanto discutibile va su e giù in una democrazia, a scelta e suffragio dei cittadini.
Non è così per i potentati religiosi.

Pyccolo





Anch'io penso che la Chiesa non debba avere parte attiva nella politica.
Ovviamente, deve poter parlare liberamente. Ma poi, a scanso di equivoci, non dovrebbe dichiarare, ad esempio, che "chi vota una certa legge si pone fuori dalla Chiesa".

O tu pensi che non debba parlare mai? O che se la Chiesa non avesse l'otto per mille, essa avrebbe diritto di parola?
Ne fai una questione di merito? Ad esempio, quando Giovanni Paolo II si schierava contro le guerre, o tuonava contro la mafia, le sue parole erano apprezzate anche sul fronte laico, e continuamente citate da persone come Bertinotti.