00 27/03/2008 15:53
Innanzi tutto ringrazio per le risposte. Ringrazio Sonny anche se in realtà quello che tu mi hai spiegato lo avevo già compreso (stessa sostanza delle tre “persone”). La risposta di Mario, invece, ha centrato in pieno quelle che erano le mie curiosità. La risposta però mi ha fatto sorgere altre domande.

Tu dici: “L'unica cosa in cui sono uguali le tre persone divine è nella loro natura divina”, per cui, le caratteristiche che poi hanno in comune sono quelle peculiari di tale natura, ho capito bene? In questo senso poi dici: “Altre caratteristiche comuni alla deità sono l'onnipotenza, e l'onnisapienza…”? Insomma, l’onnisapienza e l’onnipotenza sono caratteristiche dettate dalla “sostanza” divina? Il Figlio sa le stesse cose del Padre e può fare le stesse cose del Padre fin dalla sua “generazione”? Allo stesso modo lo Spirito Santo?

Poi, citando Wikipedia, dici: “hanno ruoli e funzioni differenti”. Questo sottintende che esiste anche una diversità di poteri? Cioè, esistono rapporti di subordinazione tra le tre “persone” della Trinità? (Padre superiore al Figlio; Figlio superiore allo Spirito Santo; Spirito Santo inferiore a tutti?) Lo chiedo perché dalle Scritture sembra che sia così, lo Spirito Santo dev’essere chiesto al Padre o a Gesù; Gesù “manda” lo Spirito Santo. Insomma, sembra che lo Spirito Santo sia “l’ultima ruota del carro” (senza voler essere irriverente).

Infine, riguardo al termine “unigenito”. Dici che tale termine evidenzia da un punto di vista ontologico la natura divina di Gesù. A tal proposito mi è sorta una domanda: unigenito, almeno nella lingua italiana, descrive anche una condizione di esclusività, cioè, l’essere “l’unico generato”. Come si colloca in rapporto a questo termine lo Spirito Santo? Non è anch’esso “generato” da Dio? E se è così, come può essere il Figlio “l’unigenito”, visto che come minimo i “generati” sono due?

Mi fermo qui per il momento. Grazie dell'attenzione.